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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

COMUNE. 154 RICHIESTE PER DIVENTARE GIUDICE POPOLARE
Sono in prevalenza donne, tra i 43 e i 52 anni, impiegate o insegnanti

Milano, 25 agosto 2013 – Sono 154 - 85 donne, 69 uomini - i cittadini che hanno fatto domanda al Comune di Milano per l’iscrizione all’Albo dei Giudici popolari di Corte d’Assise.  

Ecco una fotografia di chi ha presentato la richiesta. Le donne, 85, sono poco più della metà, il 55%. Per quanto riguarda l’età, obbligatoriamente compresa tra i 30 e i 65 anni, la fascia più giovane e quella più anziana sono anche quelle meno rappresentate: tra i 30 e i 32 anni figurano solo 11 persone (7 donne, 4 uomini); all’estremo opposto, ossia tra i 63 e i 65 anni, solo 9 (2 donne, 7 uomini). Le restanti domande sono così ripartite: 42 (18 donne, 24 uomini) provengono da 53-62enni, 44 (24 donne, 20 uomini) da 33-42enni e 48 (34 donne, 14 uomini) da 43-52enni.      

Le professioni prevalenti, sulla base di quanto registrato all’Anagrafe, sono “impiegato” e “insegnante”.

Oltre al criterio dell’età, che deve essere compresa appunto tra i 30 e i 65 anni, per entrare a far parte dell’elenco di persone qualificate a ricoprire le funzioni di Giudice popolare presso la Corte d’Assise di primo e secondo grado (Corte d’Assise d’Appello) occorre essere cittadini italiani “di buona condotta morale” e godere dei diritti civili e politici. Altri requisiti sono il titolo di studio di scuola media di primo grado per l’Albo dei Giudici popolari di Corte d'Assise e il titolo di studio di scuola media di secondo grado per l’Albo dei Giudici popolari di Corte d'Assise d’Appello.  
Sono invece esclusi dall’ufficio di Giudice popolare i magistrati e , in generale, i funzionari in servizio appartenenti o addetti all’ordine giudiziario; coloro che appartengono a qualsiasi organo di polizia, anche se non dipendente dallo Stato, in attività di servizio; i ministri di culto e i religiosi di ogni ordine e congregazione.  

Le domande devono essere presentate dal 1 aprile al 31 luglio di ogni anno dispari. Oltre a coloro che lo richiedono volontariamente, fanno parte dell’elenco anche i cittadini iscritti d’ufficio: quest’ultimi a Milano sono 12.478 (6.033 donne e 6.445 uomini), estratti casualmente dalle liste elettorali per sostituire un numero corrispondente di cancellazioni. Ad essi si aggiungono 463 persone (227 donne, 236 uomini) già iscritte all’Albo dei Giudici popolari da altri Comuni che si sono trasferite a Milano nell’ultimo biennio.

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