Politecnico di Milano, test di ingegneria «Mille chilometri per un sogno»

C'è chi per sostenere il test a Milano ha affrontato un viaggio di oltre mille chilometri. E chi pur di fare Ingegneria proverà il quiz anche in altre città. Eccole, le aspiranti matricole del Politecnico: vengono da tutta Italia (quest'anno gli iscritti non lombardi sono aumentati del 14%) e sono molto determinate. Come Andrea De Giorgi, leccese, che fin da bambino sogna di fare l'ingegnere. Purtroppo la sua prova (65 quesiti di Matematica, Inglese, Comprensione testi e Fisica da risolvere in un'ora e 50) non è andata bene: 58 punti su 100, il minimo per passare è 60. Ma Andrea ci spera ancora: se ci fossero delle rinunce, potrebbe immatricolarsi. Unico obbligo, rifare il test prima di sostenere gli esami. Andrea se lo augura: «Vorrei tanto studiare a Milano». 

FLESSIBILITA' E PREPARAZIONE - Anche Francesco La Marca e Pietro Pascarella vengono da lontano (Napoli e Caserta), ma sulle sedi sono più flessibili: se non sarà il Politecnico, sarà la Federico II o Siena. Hanno già pronta la maratona delle prove: «L'importante è fare Ingegneria, una delle poche lauree che danno lavoro». In tempi di crisi i giovani fanno questo conto: «Io mi iscriverei a "terapia della neuropsicomotricità" - racconta Eleonora Milani - ma ho provato Ingegneria biomedica perché è un titolo più spendibile». «Un ragionamento diffuso - commenta il prorettore vicario del «Poli» Alessandro Balducci - Tant'è che sempre più ragazzi si prenotano il posto già in quarta superiore con il test anticipato. Comunque noto un buon livello di preparazione: chi si iscrive sa che la competizione è alta, perciò si allena seriamente». Oggi, lunedì e martedì si replica con altre sessioni del quiz. Le graduatorie escono venerdì 6 settembre.

30 agosto 2013 | 8:58