11 anni fa
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Una recentissima esperienza di follia burocratico/informatica mi spinge a pregare l'amministrazione del comune a lavorare per:

1) Decentramento intelligente.

Quando si tratta di spostare un ufficio dal centro città in periferia ci sono due modi per farlo, quello sbagliato è spostare in blocco tutti i servizi di un ambito specifico, obbligando tutti i cittadini dell'intera città a far riferimento al nuovo ufficio ubicato in una zona meno servita e più scomoda. Anche perché spesso servono diversi documenti per ottenerne altri, e fare il giro della città più volte per recuperarli tutti è una folle tortura.

Il modo giusto per decentrare i sevizi e gli uffici che li erogano è in strutture medio/piccole che possano fare tutto localmente.

"Come?" si starà chiedendo il burocrate medio... "Attraverso l'informatica" rispondo io.

E sì, l'informatica serve proprio a questo, ad avere un impiegato competente ma generico dietro lo sportello, che ha a disposizione un software unico, di facile utilizzo, semplice e veloce, che fornisce l'elenco esatto dei documenti necessari per ottenere quello successivo, e proprio perchè è unico, è in grado di produrre tutti (e dico tutti) i documenti.

L'esperienza di oggi mi ha mostrato ora come ci siano diversi uffici, lontanissimi tra loro, i cui impiegati fanno esattamente la stessa cosa:

a) Ti chiedono un documento di identità.

b) Segnano su un programma sempre diverso e specifico, in costante aggiornamento e che poco funziona (detto da loro), sempre gli stessi dati.

c) Ti fanno compilare una dichiarazione in cui certifichi sotto la tua responsabilità alcune cose.

d) Ti richiedono uno o più documenti (fatti o da fare esattamente nello stesso modo in altri uffici)

e) Battono l'invio e attendono la stampata, poi un timbro e la firma.

f) In ultimo arriva l'inutile foglio della privacy che ti informa che se vuoi fare quello che stai facendo devi rinunciare a qualsiasi privacy sui dati personali.

Alla luce di tutto questo richiedo all'amministrazione comunale l'istituzione di un archivio pubblico della privacy, ovvero:

2) Archivio comunale dei dati sensibili del cittadino:

Un bellissimo database che viene compilato sempre, a meno che il cittadino non richieda espressamente di esserne escluso.

In questo archivio confluiscono tutti i dati che il comune e gli altri enti hanno già, così che non siano dispersi e duplicati ovunque ma raccolti in modo ordinato e anche più facile da proteggere.

A questo archivio possono accedere sempre gli enti pubblici (salvo limitazioni espressamente richieste dall'interessato), quindi comune, provincia, stato, regione, forze dell'ordine, asl, ecc.

Basta un documento di identità e in qualsiasi ufficio il software unico recupera i dati che servono a fare qualsiasi documento, quelli che mancano vengono richiesti attraverso un'autocertificazione e quindi inseriti pronti per essere usati o controllati per una verifica a campione.

Questa è l'informatica: gestione dati attraverso database e trasmissione degli stessi all'utente che ne fa richiesta.

Troppo semplice?

Forse sì per chi ha qualcosa da nascondere e non vuole che i vari dati siano incrociati per un controllo immediato.

L'italia è maestra nel nascondere il malaffare dietro le lungaggini burocratiche.

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Partiamo dall'inizio: mi dia il suo codice fiscale, anzi lo digiti Lei che io controllo. Da qui escono: documenti di identità, eventualmente multipli dati immobili catastali patenti RCA INPS...
avatar Andrea De Gradi 11 anni fa
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Finchè in politica ci sarà gente vecchia che ritiene il computer lo strumento del diavolo e va anche in televisione a dubitare dei mezzi informatici e criticare chi li utilizza, queste cose ce le possiamo...
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In tutti gli enti il computer è usato per stampare i fogli, anche negli ospedali o poco più. Sta a voi giovani fare cultura.
avatar Andrea Arancio 11 anni fa
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Ciao, secondo me il focus è lievemente diverso. Il tema non è quante attività si eseguono sul computer, e nemmeno che computer o che competenza hanno i singoli esecutori. Il tema, ormai un probl-tema, è che...
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Ma certo, i processi: poi si scopre che tanti processi sono inutili perchè i dati esistono già altrove e necessitano solo di essere presi. Non parlo ora di ottimizzazione delle procedure, ma almeno di...