Sulla collocazione del nuovo cartellone pubblicitario di via Amadeo

Scusami Ilaria, hai perfettamente ragione, ma sei troppo politicamente corretta. Quel cartellone VA ABBATTUTO e basta. Si deve sapere che ha autorizzato un simile scempio!

Ecomostro in via Amadeo

Come segnalato da Ilaria, da qualche giorno è spuntato un mostruoso cartellone pubblicitario in via Amadeo all'altezza dell'incrocio con via Aselli.

Non vi è alcun motivo di deturpare la città in questo modo! Vi prego gentilmente di farmi sapere chi ha autorizzato (con i nomi delle persone e non nomi di enti) un simile schifo. Credo sia diritto di tutti i cittadini conoscere chi odia Milano. Vorrei poterlo insultare personalmente.

Vi prego di rimuovere quanto prima l'orribile oggetto anche perchè può essere pericoloso. I sudditi potrebbero trasformarsi in cittadini!

Rimango in attesa di un vostro gentile cenno di riscontro.

Con viva cordialità

Non penso possa essere una soluzione quella di dimezzare la dimensione, perché in questo caso è la collocazione ad essere del tutto inadeguata. Cartelli di questo tipo possono andare bene sulla Statale Varesina, non in una via che conserva le caratteristiche delle vecchie vie di Milano, con il pavé, i vecchi tram che tutti ci invidiano e le vecchie case popolari.

La invito a fare un sopralluogo in via Amadeo e a leggere tutti i messaggi che sono stati attaccati sul cartellone da cittadini incavolati neri, che ancora una volta si sentono vittime di chi, con arroganza, agisce senza interpellarli.

Per rispettare la loro volontà, sarebbe un bel segnale da parte della nuova amministrazione far rimuovere il cartellone il più presto possibile.

Per aumentare gli introiti necessari a finanziare i servizi ai cittadini, come il bike mi, si potrebbe valutare, ad esempio, l'idea di aumentare il prezzo degli spazi pubblicitari già presenti nei chioschi delle fermate di tram e autobus.

Mi fa piacere che sia già previsto di affrontare la questione in consiglio di zona. Anche perché i cittadini del quartiere si stanno già organizzando. So che questa mattina al civico 18 di via Aselli c'era un banchetto per raccogliere le firme per rimuovere il cartellone.

La Commissione con il punto specifico non è stata convocata per i seguenti motivi

- l'argomento è stato trattato pubbllicamente tra le comunicazioni durante una precedente commissione e ampiamente discusso coi presenti, tra cui anche il Cons. Boari che quindi potrebbe evitare di aprire le solite inutili polemiche.

- essendo stato detto in Commissione che la proposta non poteva che essere la rimozione e/o lo spostamento in altro luogo, naturalmente dopo aver raccolto tutta la documentazione necessaria, si è deciso che convocare una commissione ulteriore per un problema che comunque i cittadini avevano già segnalato anche con una raccolta firme, sarebbe stata una inutile spesa per i cittadini stessi.

Quindi l'ascolto non è venuto meno e non c'è stata nessuna incoerenza con quanto affermato nel programma.

L'ascolto può avvenire in tanti modi.

Si convocano i cittadini per ascoltarne le ragioni e valutare insieme, se possibile, le strade percorribili. Se la strada è già tracciata, suggerita peraltro dai cittadini stessi, non resta che cercare di accelerare i tempi e quando possibile, come in questo caso, evitare di convocare una commissione per dire ai cittadini che avremmo chiesto esattamente quanto ci hanno chiesto loro, al solo scopo di fare intascare il gettone di presenza ai componenti della Commissione.

Dario Monzio Compagnoni

Presidente Commissione Qualità dell'Ambiente urbano e Mobilità - CdZ3

monzio.compagnoni@yahoo.it

Buongiorno Ilaria.

Grazie della segnalazione, ci attiveremo al più presto nei modi opportuni.

Sara Rossin

Allego al delibera del consiglio di zona 3 a cui l'assessorato di Tabacci ha risposto così il 18/10:

Egregio Presidente,

in merito all'istanza di cui all'oggetto, di seguito Le trasmetto il riscontro fornito dagli uffici competenti.

Cordiali saluti.

Bruno Tabacci

Assessore al Bilancio, Patrimonio, Tributi Piazza Scala, 3

Egregio Presidente,

con deliberazione n. 2214 del 23/7/2010 la Giunta Comunale ha deciso di procedere con la fase 2 del servizio di mobilità ecosostenibile denominato "bike sharing", che prevede la posa di ulteriori 100 stazioni e dei relativi impianti pubblicitari.

L'impianto pubblicitario di Via Amadeo risulta regolarmente autorizzato quale impianto a copertura dei costi del servizio bike sharing. E' doveroso evidenziare che le installazioni dei suddetti impianti sono effettuate a seguito della formalizzazione di provvedimenti autorizzativi, emessi su istanza della società gestore del suddetto servizio, al termine dell'espletamento di procedimenti certificati, che prevedono l'acquisizione, nell'ambito della conferenza dei servizi, ai sensi di legge, di tutti i pareri normativamente previsti, compresi i nulla osta espressi dal punto di vista viabilistico nel rispetto del Codice della Strada. Nel caso in questione risulta rispettata la prescrizione dell'art. 8, comma 1, lettera n) del già citato Codice divieto di installazione a meno di due metri da balconi, finestre, affaccio e vedute di stabili limitrofi o adiacenti.

Si fa presente che nel territorio della Zona 3 risultano attive 3 stazioni di bike sharing, alle quali se ne aggiungeranno 2 di prossima installazione, per un totale di cinque stazioni.

Gli impianti pubblicitari posati nella stessa Zona a finanziamento del servizio citato sono complessivamente quattro.

Cordiali saluti.

Dott.ssa Pamela A.Mondino

Direttore Settore Pubblicità ad interim

Il consiglio di zona 3 dovrà attivarsi per ottenere ulteriori chiarimenti, anche a fronte della delega prevista dall'attuale regolamento sul Decentramento della concessione degli impianti pubblicitari ai consigli di zona, finora non attuata dal Comune.

Ha ragione Daniela, speriamo in un impegno del Presidente del Consiglio di Zona 3 per far rispettare le istanze che vengono dal basso...

Lo scorso mese di luglio compariva in via Aadeo angolo via Aselli un enorme pannello pubblicitario.
Dopo aver compiuto un sopraluogo decisi di presentare in Consiglio di Zona un'interrogazione per conoscere quale fosse l'introito per le casse del Comune legato a questo tipo di pubblicità:

Ecco la risposta ottenuta dopo quasi 4 mesi:

con  deliberazione  n.  2214  del 23/7/2010 la Giunta Comunale ha deciso di procedere  con la fase 2 del servizio di mobilità ecosostenibile denominato "bike  sharing",  che prevede la posa di ulteriori 100 stazioni e dei relativi impianti pubblicitari.
L'impianto  pubblicitario  di  Via  Amadeo risulta regolarmente autorizzato quale impianto a copertura dei costi del servizio bike sharing. E’ doveroso evidenziare che le installazioni dei suddetti impianti sono effettuate a seguito della formalizzazione di provvedimenti autorizzativi, emessi su istanza della società gestore del suddetto servizio,  al termine dell'espletamento di procedimenti certificati,  che prevedono l'acquisizione, nell'ambito della conferenza dei servizi, ai sensi di legge, di tutti i pareri normativamente previsti, compresi i nulla osta espressi dal punto di vista viabilistico nel rispetto del Codice della Strada.  Nel caso in questione risulta rispettata la prescrizione dell'art.8, comma 1, lettera n) del già citato Codice “divieto di installazione a meno di due metri da balconi, finestre, affaccio e vedute di stabili limitrofi o adiacenti”:
Si  fa presente che nel territorio della Zona 3 risultano attive 3 stazioni di  bike  sharing, alle quali se ne aggiungeranno 2 di prossima installazione, per un totale di cinque stazioni.
Gli impianti pubblicitari posati nella stessa Zona a finanziamento del servizio citato sono complessivamente quattro.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Pamela A.Mondino
Direttore Settore Pubblicità ad interim

In seguito è arrivata anche la risposta al mio secondo quesito dell'interrogazione:

in risposta al vostro quesito preciso quanto segue.
La deliberazione di Giunta Comunale n° 2214/2010, autorizzando l'avvio della 2° fase di realizzazione del servizio pubblico di (100 stazioni e 2.250 biciclette) BIKE SHARING mediante sfruttamento pubblicitario a copertura dei costi di gestione (ordinaria) del servizio stesso, ha ritenuto "la congruità del Piano Economico Finanziario......convenendo che, in base alle stime di costi e ricavi forniti ed elaborati dal gestore, risulta conforme la concessione di una superficie pubblicitaria pari a mq. 2.926 al fine di consentire al gestore di ottenere una redditività in linea con i livelli medi di mercato".
In particolare dal Piano Economico Finanziario (PEF) richiamato in delibera si evince che il ricavo pubblicitario medio realizzabile dal gestore Clear Channel è pari a circa €/anno/mq 1.500,00.
Ovviamente trattasi di stima che, per quanto attendibile, ha natura prettamente indicativa se riferita ai singoli impianti pubblicitari in quanto calcolato con riferimento al servizio BIKE SHARING inteso nel suo insieme.
Inoltre diverse sono le componenti e variabili di cui tener conto in ordine ad ogni singolo impianto, quali la loro tipologia, l'ubicazione, le dimensioni, ecc.....
Pertanto l'impianto pubblicitario di via Amadeo in questione (di mq. 6,82), ipoteticamente e in termini approssimativi sulla base del PEF, consentirebbe al gestore la realizzazione di un introito pubblicitario medio pari ad € 10.000,00/anno (= € 1.500,00 x mq 6,82).
La collega dott.ssa Guadagno è a disaposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

Ecco quindi scaturire una domanda... ma quella bruttura vale solo 10 mila euro l'anno? Ne vale la pena?

Gianluca Boari PdL
www.quizona.it