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11 anni fa
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NEL NOME DI SANT’AMBROGIO

SALVIAMO LA CHIESA DI SANT'EUSTORGIO

E DI SAN LORENZO 

Appello internazionale ai vescovi d’Italia

In tutta Italia ci stiamo organizzando.. Siamo i promotori di un appello internazionale tra uomini di cultura e semplici cittadini, offesi  a Milano dalla recentissima occupazione abusiva di un edificio destinato alla scuola di ballo della Scala, da parte di un gruppo di individui  irresponsabili, già protagonisti di numerosi episodi di violenza. Queste persone hanno aperto di fianco alla insigne basilica di Sant'Eustorgio (il primo luogo apostolico dove venne aperta una fonte battesimale, luogo dove erano custodite le spoglie dei Re Magi, etc), una osteria e una discoteca abusiva con vendita di alcool per minorenni, tra sporcizia e degrado. Infine hanno deturpato la prospettiva della piazza con graffiti e disegni che non si inseriscono affatto nel contesto medievale della piazza.

Tutto ciò è un insulto alla legge, al riposo dei residenti, alla nostra cultura ma anche alla bellezza. E purtroppo questa situazione di illegalità, arbitrio e abuso si consuma tra l’indifferenza e la inefficienza delle Autorità e delle Istituzioni che dovrebbero tutelare la città e i cittadini: proprio di fianco alla chiesa di san Lorenzo, a pochi passi da un parco giochi di bambini, a poche centinaia di metri da Sant’Eustorgio, l’assessore al commercio di Milano D’Alfonso ha irresponsabilmente fatto posizionare un fatiscente baracchino in lamiera destinato a vendere alcolici e panini al popolo della notte, deturpando la visione della basilica dove nacque il canto ambrosiano su iniziativa di Ambrogio e dove pregò Agostino. Un albero secolare è stato abbattuto per permettere a questo baracchino, gestito da una anonima società croata, di posizionare gabinetti chimici e tavolini ..

Del degrado intorno alle colonne di san Lorenzo, il più importante monumento romano trasformate nel dehors dei locali notturni, si era già occupato il filosofo Massimo Cacciari, con un appello-video ( https://www.youtube.com/watch?v=XLLKdwsgYbE ) finora inascoltato dagli amministratori. Un altro bar, sempre alle Colonne, gestito da un noto pregiudicato che pare intoccabile, deturpa con una enorme insegna (“sono tornati i due killer”) la Pusterla medievale di Azzone Visconti, che fu costruita per difendere Milano dal Barbarossa. Una anziana è morta per lo stress e per il rumore causato da una discoteca abusiva sotto casa.

Da Torino ora arriva un appello per salvarci dalla incultura dello sballo, ma anche dal silenzio delle Sovraintendenze e delle amministrazioni; per il diritto al riposo notturno; contro la movida maleducata che trasforma in tutta Italia  i centri storici in un luna park  insostenibile; per tutelare la bellezza dei nostri monumenti storici deturpati dal graffito e da pub, discoteche, birrerie e ritrovi fracassoni; contro l'alcolismo e il consumo di droga propagandato dai locali della movida selvaggia; contro la confisca di spazi pubblici e privati da parte di gruppi politicizzati ed eversivi, che propugnano l’illegalità come strumento di lotta politica. I nuovi barbari, i nuovi Barbarossa della movida incontrollata  vanno fermati.

Ancora oggi sembra di sentire la voce del vescovo Ambrogio  (unico baluardo sul finire dell'impero romano al potere  della sopraffazione dell'imperatore Teodosio) risuonare contro il "potere del circo". Oggi il nuovo circo sono  vita notturna senza regole e lo sballo, quest’ultimo inteso come unico messaggio che le  amministrazioni di ogni colore offrono alle nuove generazioni.

Le ultime inchieste della magistratura hanno inoltre rivelato, da Milano a Roma, l'interesse di organizzazioni criminali ( 'ndrangheta e camorra) nella gestione dei locali della movida.

Occorre reagire! Siamo stupiti e ammirati dal coraggio dei preti ortodossi che a Kiev difendono la libertà dall’oppressione di una dittatura morente..

Chiediamo ai vescovi italiani di difendere la nostra libertà dal sopruso della movida selvaggia che distrugge il sonno, le famiglie, i nostri ragazzi, la nostra cultura e il nostro lavoro.

 

Vi chiediamo quindi di far girare questo appello dei comitati di Torino, in vista di una futura riunione a Milano per dire no alla movida maleducata e per il diritto al riposo notturno e alla tutela della bellezza dei nostri centri storici, ed in vista di iniziative per difendere la nostra qualità della vita:

 
Gentili signori,

    Come associazione "Rispettando San Salvario" patiamo lo scempio che si sta facendo dell'ambiente sociale, culturale e artistico in moltissime città italiane.

Ultimamente noi ci siamo rivolti al vescovo di Torino che è intervenuto bacchettando gli Amministratori (che non l'hanno presa bene), accusandoli di saper offrire ai giovani solo "panem et circenses" come nell'antica Roma, per tenerli buoni. Noi abbiamo rincarato la dose, bacchettando oltre ai politici anche La Stampa che ha provato a censurare le parole del vescovo riportando solo quelle relative alla liberalizzazione della cannabis (non come terapia medica, ma anche come sballo, pardon "divertimento"). Ne è venuto fuori un bel polverone: non so quanto produrrà, ma almeno un attacco di bile questa volta l'hanno avuto lor signori.

Perché non ci muoviamo in tutte le città rivolgendoci ai vescovi locali? Dopotutto anche questa scelta ha un nobile e antico precedente storico: nei secoli bui del Medio Evo, dopo il crollo dell'Impero Romano, mentre tutti i rappresentanti delle Istituzioni e i ricchi abbandonavano le città per rifuguarsi nelle "ville fortificate in campagna (dove almeno il cibo c'era mentre in città non arrivava), chi è rimasto a presidiare le città in rovina e proteggere gli abitanti? proprio i vescovi! Nella latitanza totale (se non indifferenza al bene comune e forse complicità) delle istituzioni di ogni livello, appelliamoci anche noi, come i nostri lontani antenati, all'unica porta a cui non abbiamo ancora bussato. Chissà che non ci risponda?

Eliana Strona

Segretaria di "Rispettando San Salvario" 

Vicepresidente del "Coordinamento Associazioni e Comitati Torinesi"

I PROMOTORI:

COMITATO PARCO DELLE BASILICHE-COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI E COMITATI TORINESI –COMITATI

parcobasiliche@tiscali.it, www.milanosmarritatv.net

avatar Paolo Caminati 11 anni fa
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Il problema è che da noi,  il concetto di "legalità" è come il fumetto di tiramolla. Da una parte fanno gli indignati speciali e gridano "vergogna" ad ogni piè sospinto, appena qualcuno sgarra. Dall'altra si...
avatar Angelo Mandelli 11 anni fa
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Meno male che qualcuno cerca di reagire al festival della menzogna e del conformismo di sinistra, denunciare le occupazioni abusive dei centri sociali, e dire che i graffiti (abusivi) dei writers sono una...
avatar Ruggero Erba 11 anni fa
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I primi a cui non importa nulla di tutto questo scempio stanno a Palazzo Marino.