Moschea in Zona 8

Ma come non c'era Daniela Benelli che vantava la maggior democrazia nel creare zone più piccole e numerose e.... nessuno parla nemmeno con Zona 8 per una Moschea, che oltretutto è invisa alla popolazione e rischia di bloccare Viale Certosa per ore.....

Il fantasma della democrazia.... la demagogia al potere.

Sono parecchio preoccupato dalla questione Moschea al Palasharp. Mi sono appena trasferito con la mia famiglia (ho due bimbi piccoli) da circa un mese nel quartiere Gallaratese, che trovo davvero bello e accogliente. Tranquillo con uno spazio vivibile per i bambini. Ovviamente acquistare qui è stato per me un sacrificio e l'idea che ci possano piazzare una moschea con cupola e minareto non mi lascia tranquillo. Ma come fanno a consentire di rovinare forse l'ultimo dei pochi spazi verdi e tranquilli di Milano?? Fra l'altro adiacente al Palasharp c'è un convento di suore e poco distante dallo stesso, in Via delle Ande, c'è un scuola elementare, oltre al fatto che una moschea costruita al posto del Palasharp rovinerebbe anche il quartiere adiacente, il QT8. E' per i Milanesi una priorità la moschea?? Potrebbero essere presi in considerazione altri progetti che più si integrerebbero con la realta dei due quartieri?? Perchè non chiedere ai Milanesi se la moschea la vogliono oppure no?? Essere ospitali e "rispettosi" dei diritti altrui (compreso quello di culto) non significa concedere quello che a noi, in altri paesi, non sarebbe mai concesso!! Sembra fra l'altro che negli ultimi giorni, nel tendone che è stato temporaneamente predisposto per la preghiera del venerdi, siano stati ospitati Imam non proprio "tranquilli" http://www.dirittodicritica.com/2014/05/07/palasharp-milano-moschea

Ad ogni modo teneteci informati!!

Ringrazio io Lei per aver dato risalto alla questione ed alla mia segnalazione, oltre che a mettere il suo impegno per difendere la zona. Molte persone del quartiere non sono nemmeno al corrente di quello che "potrebbe diventare" l'area del ex-Palasharp. Bisognerebbe esporre alla giunta ed al sindaco che inserire una moschea in un contesto come quello della Montagnetta non é un'idea brillante. Oltretutto, come giá segnalato, il Caim é molto vicino alle posizioni dell'Islam radicale (basta leggere sui giornali ed in rete  le dichiarazioni che D.Piccardo ha rilasciato contro israele in concomitanza della festa del 25 Aprile).

Nel 2007, al Palasharp, ebbi la fortuna di andare a vedere una conferenza del Dalai Lama, simbolo della vera libertá e della comunicazione tra i popoli. Mi dispiacerebbe che lo stesso posto venisse consegnato a chi di "tolleranza" ne ha davvero poca, per non dire nulla.

Meno male che c'é chi, come voi, cerca di fare qualcosa!!

Buonasera,

Il Suo scrivere sulla moschea che prende il posto del Palasharp nasconde l'elemento principale del tema che andrebbe invece posto come premessa: l'Islam come fenomeno culturale che fà paura.

Perchè usare la leva dell'effetto NIMBY ( not in my back yard ) (non nel mio giardino ) per rinnovare la paura di essere sopraffatti ?

Mi trovo ad Algeri per lavoro, qui certo non posso scrivere di essere esattamente in un paese paragonabile all'Italia democratica, eppure c'è la libertà di culto, qui sono 6.000.000 di abitanti di culto islamico e la comuità cristiana vanta circa 2.000 praticanti, un'esigua minoranza, eppure svetta dall'alto di una collina Notre- Dame d'Afrique, cattedrale cristiana e cattolica con tanto di vescovo.

Milano oggi ha circa 2.500.000 cittadini di cui una buona parte sono di confessione islamica ( certo molto di più di 2.000 ), Lei pensa che il problema sia legato alla moschea?

L'indebolimento di una cultura è il vero elemento di paura, quello sui cui dovremmo riflettere è l'assenza di un controllo efficace del fenomeno che poi non è il solo, l'assenza di una forza istituzionale che ci faccia sentire al sicuro, l'inefficacia e le contrapposizioni "capitali" della politica e delle idee di società.

Secondo Lei il quartiere zona 8 con una fortissima presenza di persone di fede islamica ha un problema di Moschea?

Sono convinto che oggi molte persone cercano un quartiere più controllato dalle forze dell'ordine,  con maggiori iniziative culturali, scuole, negozi, servizi al cittadino, maggiori attenzioni ai problemi dei malati in casa, strade migliori, giardini vivibili, case a costi accessibili, ospedali che funzionano anche per gli anziani, piste ciclabili, iniziative per i giovani, spazi di condivisione.

Le confessioni sono un'espressione di cultura che non ha in sè aspetti negativi, sono le persone che possono divenire un l'elemento negativo soprattutto la dove possono agire senza essere minimamente contrastati, la costruzione di una moschea al contrario potrebbe essere percepita come un'espressione di forza, un segnale che certo non sposterebbe di un millimetro il problema dell'immigrazione incontrollata mentre renderebbe migliore una convivenza che oggi si poggia sul pregiudizio.

Buonasera,

non posso che apprezzare la forma di democrazia che Lei ben utilizza attraverso la raccolta delle firme, tuttavia mi soffermo ancora sull'argomento.

La moschea certo per Lei non dovrebbe essere tra le priorità della giunta e non dovrebbe esserlo neanche per Me, tuttavia preme dare seguito al  fatto che oggi molti Nostri concittadini subiscono la presenza di moschee improvvisate in ogni dove ( scantinanti condominiali compresi ), voglio anche aggiungere che essa verrebbe costruita a spese di privati e non della cittadinanza apparte la concessione edilizia che potrebbe essere data a titolo gratutito dall'assessorato.

Aggiungo che la msochea va anche costruita e questo è un buon argomento per compiere una battaglia affinchè la giunta conceda l'appalto alle aziende milanesi in modo da dare ossigeno al settore edile ed ai tanti artigiani che oggi sono ridotti allla fame.

Altro aspetto degno di nota è la riqualificazione del quartiere ospitante che potrebbe essere legata alla concessione, aggiungo lo svilippo del commercio indotto, essa veicolerà migliaia di fedeli che potranno così spendere un po' dei loro guadagni nei negozi che potrebbero essere aperti nelle vicinanze.

Come Lei ben ricorda, Milano oramai convive con tante etnie e confessioni diverse, esse sono e saranno sempre di più presenti nel quotidiano dei cittandini, credo tuttavia che la Sua campagna sia velata da una ideologia " carrociana " al grido di .... " mamma li turchi "......

C'è da dire che serve severità nel caso qualcuno sbagli e che si debba fare di più per portare la Nostra mentalità dentro le moschee e nelle case dei Nostri "ospiti".

La fiducia che potremo concedere và ripagata con la correttezza ed il rispetto come del resto accade nei Loro paesi dove non è concesso a nessuno sbagliare e chi sbaglia paga.... ma non si può negare il culto del proprio credo a nessuno in quanto diritto costituzione ed internazionale, e tutti hanno il diritto di esprimere la propria religiosità in un luogo dignitoso.

La Nostra storia ci insegna che occorre fermezza, severità e lungimiranza ....."DO UT DES".

Buonsera,

colgo l'occasione per suggerirLe una più attenta riflessione sulla parola " carroccio " o " carrocio "  vista la Sua  correzione di bozza  dettanta da una ancora più discutibile "tafazziata" certo lontana dal Mio voler rendere omaggio alla  leggenda del Giussano  in versione latina, tant'è che potrà meglio studiare gli avvenimenti dell'epoca leggendosi il RERUM ITALICUM SCRIPTORES  volume 14 di Ludovico Antonio Muratori dove potrà gustare in latino le cronache di Antonio Godi sulla discesa del Barbarossa e del carrocio legnanese ..................

Trovo effimero il  "masochismo" riferito alla questione della moschea che si riduce ad una dialettica tutt'altro che onorevole e tanto meno costruttiva.

L'idea dello " scranno " sia pure di minoranza rende bene il concetto di chi può e chi non può, peraltro le Sue battaglie sono condivisibili quando volgono al ripristino della legalità e del principio civico e Mi trovano concorde (  senza ampolla  piena di girini sia pure nordici ).

Intanto si goda Aldo Giovanni e Giacomo e faccia tesoro delle Loro locuzioni, forse potrà cogliere nella figura di Tafazzi un moderno San Sebastiano che, come tanti cittadini, sopporta  il proprio martirio ogni giorno "USQUE AD FINEM".

Cotraccambio gli auguri.

Ecco l'ufficialità.

In allegato la convocazione del Consiglio di Zona 8, martedi 18 Novembre 2014 ore 20,30.

Enrico Salerani

Breve resoconto del CdZ 8 circa aree di culto a Lampugnano

Come minoranza politica, con il supporto del numeroso pubblico presente nonostante la "trasferta" (siamo stati ospitati nell'aula del CdZ 9 in zona Maciachini), abbiamo evidenziato problematiche e forti perplessità anche urbanistiche all'assessore Majorino che, non rispondendoci su molti temi, comunque ha più volte ribadito che non intende assolutamente rinunciare all'operazione di destinare aree pubbliche a luoghi di culto, come da programma elettorale.

Bocciato dalla maggioranza un documento presentato da una parte del centro destra.

Ci sarà a breve una commissione del CdZ 8 al fine di elaborare un documento il più possibile unitario, da deliberare in Consiglio contenente richiesta modifiche linee guida per il bando. Visto le premesse dell'assessore Majorino sarà a mio avviso, una richiesta di "riduzione del danno". Nulla più.

Annunciato dal presidente Zambelli l'impegno per assemblea pubblica in quartiere il giorno 4 Dicembre ancora con la presenza  dell'assessore Majorino (luogo e orario li divulgherò appena saranno resi noti).

Ritengo, non ho mancato di evidenziarlo in aula, sia in atto dall'amministrazione una doppia operazione di mistificazione.

- Spacciare la scellerata cessione trentennale (rinnovabile) di aree pubbliche a costi assai irrisori come atto a "garantire il diritto di culto" sancito dalla costituzione.

- Nascondere la permanente mancanza di investimenti dell'amministrazione Pisapia nelle periferie, continuando a richiedere intervento ai privati, in questo caso ad organizzazioni religiose, per sostenere i costi che spetterebbero all'amministrazione.

Mercato Comunale al QT8, Cascina Torchiera a Musocco, Villa Caimi e palestra via Aldini a Q.to Oggiaro (da mesi centro accoglienza immigrati), sono alcuni esempi in Zona 8 di questo fallimento strategico e politico dell'amministrazione in carica.

Il giochetto, va smascherato.

Enrico Salerani - capogruppo Lega Nord CdZ 8

La prossima settimana due appuntamenti in Zona 8 sul tema luoghi di culto.
Giovedì 4 ore 21 assemblea pubblica al Gallaratese (vedi allegato).
Il giorno precedente (mercoledì 3) il CdZ 8 delibererà un OdG per chiedere delle modifiche al bando. Il testo ad oggi non è prevedibile. 

Come gruppo Lega Nord fin ora abbiamo espresso forti perplessità sia urbanistiche che di metodo all'assessore e alla cittadinanza.
- non si può procedere senza una variante al Pgt che non prevede luoghi di culto
- troppe 2 strutture su 3 alla stessa religione
- troppi i tempi di concessione (30 anni, rinnovabili) e ingiustificati gli sconti (70%+ulteriore 80% scomputo spesa per smaltimento PalaSharp)
- poco chiari i referenti e le modalità di recesso concessione

Garantire il diritto di culto non significa di fatto, regalare aree pubbliche. A nessuno.

Enrico Salerani - capogruppo Lega Nord Cdz 8

A fine anno, forse sperando che tutti si fosse indaffarati con la preparazione di grandi feste e cenoni, il Comune ha pubblicato il bando per l’assegnazione delle aree di culto (tra cui quella dell’ex PalaSharp a Lampugnano).

Ai primi di Dicembre, nell’ultima partecipata assemblea pubblica al Gallaratese, centinaia tra consiglieri e cittadini presenti avevano sentito la disponibilità dell’assessore Majorino ad accettare le modifiche richieste dalla sua parte politica di Zona 8. Strano che, contemporaneamente e nel medesimo luogo, il signor Davide Piccardo portavoce dei musulmani presenti a quell’assemblea, sfoggiava sorrisi a ripetizione. Sorrisi che infatti avevano lasciato in me forti perplessità sulle reali intenzioni dell’amministrazione.

Infatti il testo del bando appena pubblicato, si rivela sostanzialmente identico a quello della bozza che tante proteste aveva provocato nella cittadinanza residente, nell’opposizione politica e anche nella maggioranza di sinistra di Zona 8, tanto da indurre quest’ultima a votarsi una delibera richiedente all’amministrazione amica, una profonda revisione/riduzione del progetto.

Nulla di quelle richieste avanzate dalla stessa sinistra di Zona 8 è stato inserito nel testo del bando.

Nessuna riduzione dell’area interessata; rimangono i 5000 metri quadi (si richiedeva riduzione a 1150).

Nessun obbligo di predicare in lingua italiana.

Nessun vincolo urbanistico che eviti stravolgimento del paesaggio.

Permanenza delle “scontistiche” riservate ai luoghi di socialità e aggregazione (ma non erano loghi di culto?).

Nessun riferimento a valutare l’opportunità per un referendum zonale.

Nella sostanza, si sono così mostrate assolutamente inutili le assemblee pubbliche e i lavori del Consiglio di Zona richiedente una sostanziale modifica per tentare una riduzione del danno.

Tutto si è rivelato solo uno “sfogatoio” per chi contestava il progetto e, ancor più grave, fumo negli occhi per chi ha creduto alle promesse di “partecipazione”, ai “percorsi di scelte condivise” tanto sbandierate dall’amministrazione Pisapia, supponente ed insensibile anche alle richieste dei propri fedelissimii sul territorio.

Enrico Salerani - capogruppo Lega Nord CdZ 8

Come ci dice l'articolo del corriere, tra i requisiti per vincere il bando ci sarà l'uso dell'italiano, inoltre il bando prevede che nell'area vicina all'ex Palasharp lo spazio riservato alla preghiera non superi i 1000 metri quadri.

Legga bene tutto, si informi meglio. Non si tratta di requisiti stringenti ma solo di caratteristiche che fanno graduatoria. Persino essere nella lista Amato, quella che dovrebbe certificare la non appartenenza a gruppi terroristici, resta solo un requisito che fa graduatoria. Non é stato stilato alcun regolamento che escluda qualcuno per nessun motivo, persino il più pericoloso. Inoltre lo smantellamento sarà a carico di chi vincerà il bando ma lo stesso potrà godere di uno sconto o di un rimborso per i lavori eseguiti. Questo vuol dire essere a carico dei contribuenti. I canoni di affitto li ha poi guardati? Come considera 10.000,00€ annui per un'area di 5000mq!? E il fatto di aver preso in giro i cittadini con la partecipazione alla commissione come lo considera?

Datti un pizzicotto e svegliati per favore.

Altro che schiena dritta.

Di fronte allo schiaffo ricevuto dal totale rifiuto delle (loro) richieste da parte della (loro) amministrazione Comunale per modificare lo sciagurato bando riguardante la grande area ex PalaSharp di Lampugnano la sinistra maggioranza del Cosiglio di Zona 8 si accoda supinamente all’amministrazione Pisapia.

Limitazione dell’area, eliminazione delle agevolazioni economiche, obbligo dell’uso della lingua italiana nelle predicazioni, integrazione dell’edificio con il paesaggio circostante erano le più significative istanze di modifica.

Nulla di ciò è presente nel bando in corso.

Visto ciò, e dato il silenzio di chi governa la Zona 8 gli stessi che con una delibera richiedevano modifiche, ieri si è svolto il CdZ (affollatissimo) indetto dalle opposizioni le quali hanno cosi dato un’occasione a tutto il Consiglio di farsi sentire “ai piani superiori”.

Niente da fare. Respinte le nostre richieste (unitarie di minoranza) per il ritiro del bando (relativo all’area ex PalaSharp) e successivamente quella di indire, autonomamente a livello zonale, una consultazione nei quartieri interessati cioè QT8, Lampugnano e Gallaratese come previsto dai regolamenti Comunali. Abbiamo assistito a funamboliche arrampicate sugli specchi da parte del presidente Zambelli e di tutta la maggioranza che compattamente, gettando la maschera, ha negato queste opportunità, votandosi invece un proprio documento che lascia tutto invariato anzi, richiede altri bandi per altre aree oltre a quello in atto. Avanti Savoia!

Altro non ci si poteva attendere da chi in aula invoca una Milano come Istanbul o chi inulta il sottoscritto urlando in maniera sclerotica provocando la sospensione della seduta, oppure dai molti che maledicono la Regione Lombardia che impone dei limiti con le proprie leggi.

Se qualcuno nei quartieri adiacenti l’area sperava in atto di orgoglio, illusa da qualche incantatore di serpenti, apra gli occhi. Sveglia, è ora!

Enrico Salerani capogruppo Lega Nord CdZ 8

che peccato, con una moschea di fronte il monte stella non potrà più essere un punto di ritrovo per molti bimbi, giovani, adolescenti: l'esperienza di viale jenner e imbonati è molto esaustiva riguardo la vicinanza..

Nessun progetto ci è stato mostrato e non ci sono novità sostanziali.
Ci è stato comunicato che entro la pausa estiva verrà comunicato il vincitore del bando il quale sarà quindi autorizzato a presentare il progetto esecutivo che verrà vagliato dagli uffici tecnici del Comune.
Non tutte e tre le associazioni islamiche hanno firmato il "patto" richiesto dal Comune.
Ovviamente sull'iter molto, se non tutto, dipende dal ricorso del governo Renzi in carica, riguardante la costituzionalità dei vincoli previsti dalla legge della Regione Lombardia in merito alla costruzione di nuovi edifici di culto sul territorio lombardo.

Enrico Salerani - capogruppo Lega Nord CdZ8