Il BikeMi anche in Livigno / Dergano / Maciachini?

Purtroppo nel progetto BikeMi è obbligatorio fare postazioni dentro la cerchia 90-91 e le zone citate sono fuori.

Trovo ridicola pure io questa limitazione, in particolar modo in piazza Maciachini ci starebbe benissimo (visto l'intercambio con la metropolitana ed il capolinea dei tram).

Altra cosa che non mi è mai piaciuta di BikeMi è che non è h24 ma solo dalle 6-24. Perchè poi?

Io sono d'accordo con voi.

Ma questa è solo una delle n mila cose che si fanno in centro e non nelle periferie: 

1. mezzi pubblici efficienti

2. sorveglianza stretta (in periferia è inesistente)

3. AREA 30 che servirebbe proprio più nelle periferie dove la gente DORME.

La verità è che gli amministratori si fanno solo i propri comodi. Inutile fare petizioni, non vi ascoltano. Pero' se organizzate una raccolta firme io ci sono per apporre la mia!

Anche secondo me le petizioni hanno poco successo, tuttavia ci sto a farne per la questione in oggetto.

Poi (forse egoisticamente) capisco quando si parla di ultra-periferia proprio al confine della città (che ne so, ad esempio ospedale sacco o centro commerciale metropoli, o cimitero bruzzano, o simili) ma quando si parla di Maciachini mi sembra eccessivo ridurre la città al limite 90-90. 
Quella è la storica cerchia di Milano degli anni '50, ora si è ingrandita e non poco: basta vedere appunto che la stessa metrò gialla prosegue molto dopo maciachini con altre 3 o 4 fermate almeno!

A tal proposito è appena stato diramato questo Comunicato Stampa del Comune di Milano:

MOBILITÀ SOSTENIBILE. GALLETTI E PISAPIA FIRMANO PROTOCOLLO PER MILANO PRIMA CITTÀ AL MONDO CON BIKE SHARING INTEGRATO  
Finanziamento Ministero per realizzare nella città dell’Expo 80 stazioni con 1.000 bici a pedalata assistita  

Milano, 17 luglio 2014 - Grazie ad un Protocollo d’Intesa firmato oggi a Milano dal Ministro Gian Luca Galletti e il Sindaco Giuliano Pisapia, la città dell’Expo 2015 sarà la prima nel mondo ad avere un grande sistema di bike sharing integrato. L’iniziativa, finanziata dal Ministero dell’Ambiente con un contributo di oltre 4 milioni di euro, prevede l’ampliamento dell’attuale sistema BikeMi, già attivo nel Comune di Milano, con la realizzazione di altre 80 stazioni di sosta e l’acquisto di 1.000 bici a pedalata assistita a batteria che dalla città potranno raggiungere il sito dell’Esposizione, a diversi chilometri dal centro urbano. BikeMi conta già 199 stazioni con oltre 3.500 biciclette a disposizione dei cittadini che hanno effettuato nel 2013 quasi 2 milioni di prelievi.  

Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente una nuova mobilità urbana sostenibile e ‘pulita’ favorendo sempre più l’impegno dei singoli cittadini verso pratiche quotidiane che rispettino l’ambiente attraverso, ad esempio, la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. La spinta verso un’economia verde annunciata dal Ministro Galletti nell’ambito dell’apertura del Semestre Europeo si concretizza subito con un primo segnale forte sul tema della lotta ai cambiamenti climatici. Su questo fronte Milano è già impegnata da tempo e partecipa alla rete mondiale C40 di cui ospita la direzione europea e, recentemente, ha ricevuto un premio dall’Ocse per le politiche sulla mobilità.  

L’iniziativa presentata oggi dal Ministro Galletti e dal Sindaco Pisapia  rientra, infatti, nella strategia che valorizza la mobilità ciclistica per l’abbassamento dei livelli di emissioni inquinanti connessi alla mobilità, incentivando la realizzazione di attività volte al cambiamento delle abitudini dei cittadini, anche grazie alla cooperazione con Amministrazioni locali virtuose. Milano, con il suo sistema di bike sharing integrato, grazie anche alla vetrina dell’Expo, diventa un modello di sostenibilità da replicare in tutto il Paese. 

Ahimè, nè bici normali, nè bici elettriche,

bensì scooter elettrici! Così oltre a farsi ancora più male la gente, si pagherà un bollo, un'assicurazione e tanti saluti all'EPAC.

Le iniziative, mi spiace segnalarlo, NON si stanno attuando in periferia e vorrei invitarvi a provare la ciclabile che da Maciachini va in Pellegrino Rossi.

Magicamente all'altezza degli ultimi 300m di Via Carlo Imbonati "sparisce" per deviare coattamente in strada o, peggio, su un marciapiede distrutto che all'interno contiene ancora i vecchi binari del Gamb' de Legn.

E pensare che più volte ho ricordato all'Assessore Maran e all'Assessore Rozza cosa ne avessero fatto degli oneri di urbanizzazione incassati ben 13 anni fa con la costruzione della Giax Tower che vigila assonnata da lassù...

UN BEL DILEMMA... RIPROVIAMO ASCRIVERE TUTTI QUANTI INSIEME AGLI ASSESSORI SOPRA CITATI?

Saluti :D

Quella parte è terribile... almeno fino alla (nuova) area Carlo Erba è veramente una zona franca al degrado ed alla sporcizia.

qualcuno le usa?