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10 anni fa
Corso Indipendenza, 20129 Milano, Italia
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Noi che abitiamo da tempo nei dintorni di Corso Indipendenza abbiamo visto la genesi del parchetto spartitraffico, dalle case occupate in P.zza Concordia dei tempi della Milano da Bere, allo sgombero del palazzo comunale in Dateo per una ristrutturazione che è durata più di 20 anni, fino alla trasformazione del Corso in zona più o meno residenziale, con la chiusura di molti negozi di alimentari a vantaggio della GdO e l'apertura di un'infilata di Banche che sembra di stare nella City de noantri. Oggi non possiamo certo lamentarci, son sparite le baracche e i box di P.le Dateo sono terminati da tempo, sembra persino che gli alberi vengano monitorati con più attenzione.

Una cosa è rimasta invariata nel tempo, la situazione dell'ultimo pezzo di parchetto, quello che va dall'incrocio con Via Menotti fino a P.zza Concordia. Lì proprio non s'è fatto nulla, immutabile e stabile da 30 anni a questa parte. Abbiamo visto abitare lì prima i Nordafricani, poi gli Slavi, ora molti Russi. Non che si voglia accusare quei poveri disgraziati che vi stazionano senza avere alternative, non mi permetto di discutere il loro disagio o di accusarli per la miseria o la mancanza di speranza, però credo che si potrebbe fare qualcosa per rendere meno penosa la loro permanenza, per loro stessi e per i residenti di zona. Certo che lasciando la situazione com'è, cioè facendo finta che quel pezzo di giardino non esista, tacito patto con l'Opera San Francesco che li nutre, li lava e li veste, il Comune non ci fa bella figura. La disperazione porta a comportamenti estremi come l'alcolismo. Noi che passiamo, spesso assistiamo all'espletamento di funzioni corporali. Non è giusto, insisto, ne' per noi ne' per loro.

Si potrebbero mettere dei servizi igienici chimici, non fanno bello ma almeno questi signori non dovranno più fare i loro bisogni all'aria aperta, mostrano le pudenda ai cittadini; si potrebbe pulire più spesso, se lì ci abita della gente è inutile fare finta di niente e tanto vale migliorare la situazione. Si potrebbe rendere meno disagevole la situazione per tutti. Non più di due volte l'anno si vedono passare le forze dell'ordine, nonostante la caserma della Polizia sia a circa 200mt., qualche volta i Vigili urbani che però si limitano a dare multe a chi passeggia con il cane senza guinzaglio. Molti residenti lamentano di avere paura ma non esageriamo e rimaniamo sul concreto: nessuno, almeno da 30 anni a questa parte, è mai stato violentato o derubato in quel pezzo di parchetto, questa povera gente si guarda bene dall'andare oltre a qualche ubriacatura molesta, ma si molestano soprattutto fra di loro, quindi la presenza di una divisa ogni tanto servirebbe almeno da rassicurazione e monitoraggio della situazione. 

In 30 anni ne sono passate di Amministrazioni, quelle volte che i cittadini si sono mossi abbiamo visto le sfilate dei rappresentanti dei partiti in CdZ, ma non è cambiato nulla se non che adesso ci sono due evidenti zone differenti: quella destinata ai residenti con la piazza rifatta, la fontana restaurata e i giardini mediamente curati e quella in fondo, sporca, maleolente, dimenticata. Non si creda che non ci siano state iniziative di solidarietà da parte dei cittadini - non ci sono solo le lamentele dei perbenisti e dei difensori estremi dei loro privilegi - ma non sono bastate. Mi piacerebbe non assistere più alla vergogna di un uomo adulto obbligato a fare pipì in pubblico. Mi piacerebbe vedere un cambiamento, un modo diverso di approcciare il problema.

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