L'inciviltà delle punte acuminate nelle recinzioni: eliminiamole!
Un ragazzino di 14 anni è rimasto gravemente ferito per essere rimasto infilzato tra la mandibola e lo zigomo nel tentativo di recuperare la palla.
Ancora esistono questi metodi di dissuasione dal tentare di entrare (ricordo gli antichi pezzi di vetro cementati sui muri di cinta) che chissà quanti ferimenti (se non morti) hanno provocato?
Cosa si aspetta ad eliminarli totalmente?
I vigili del fuoco tagliano la cancellata per liberare il ragazzo (foto di Vittorio Aggio)
Cesano Boscone
Il giovane, 14 anni, ricoverato in gravi condizioni a Niguarda
di Olivia Manola
È ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda il ragazzino di 14 anni che lunedì sera è rimasto infilzato al volto dalla sbarra di un cancello a Cesano Boscone. L’incidente è avvenuto poco dopo le 22 in via Gobetti, davanti alla scuola. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, il 14enne stava giocando a pallavolo in strada insieme a un gruppo di coetanei davanti all’ingresso secondario dell’oratorio Sant’Ireneo. Quando il pallone è finito dentro il cortile della scuola il ragazzo si è precipitato a recuperarlo. Ha scavalcato, ma è scivolato ed è rimasto trafitto da una sbarra del cancello, tra la mandibola e lo zigomo. Sul posto sono arrivati l’automedica inviata dal 118, i carabinieri e i vigili del fuoco. Considerata la condizione critica del ragazzo, i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare il cancello con un flessibile per permettere ai soccorritori di trasportarlo in ospedale. Sotto choc gli amici che hanno assistito all’incidente.
9 settembre 2014 | 09:15