Ordine del Giorno per i 134 Consigli Comunali
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Questo è l'Ordine del Giorno che io e Filippo Errante abbiamo presentato a Buccinasco e che, come Lista Civica Costituente per la Partecipazione - la Città dei Comuni proponiamo a tutti, affinché finalmente si discuta il processo costitutivo della Città Metropolitana, esercitando un protagonismo effettivo come comunità locale, senza aspettare che il sindaco di ognuno dei 134 comuni riceva le indicazioni dal partito. La città metropolitana policentrica é possibile e la Conferenza Metropolitana dei sindaci è un organismo concreto e paritario, senza voto ponderale. Le soggezioni gerarchiche sono solo nella testa e negli scambi non detti di tanti amministratori, ma ledono la dignità dei comuni che già Carlo Cattaneo indicava come fondamento del Patto Civile. Ogni consigliere comunale può presentare il testo che, in coerenza con l'appello aperto a tutti, propone procedure certe e trasparenti per l'effettiva elezione diretta del sindaco metropolitano che, senza la suddivisione del comune capoluogo in zone dotate di autonomia amministrativa, non si avrà con la sola definizione statutaria.
ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI
PREMESSO CHE:
con l’elezione del Consiglio metropolitano, incaricato di redarre lo Statuto, il processo costituente della Città Metropolitana è entrato nella sua fase cruciale;
PRESO ATTO CHE:
la Legge 56/2014: - all’art. 1 comma 4 prevede che “La conferenza metropolitana è composta dal sindaco metropolitano, che la convoca e la presiede, e dai sindaci dei comuni appartenenti alla Città metropolitana.”; - all’art. 1 comma 9 prevede che “La Conferenza metropolitana adotta o respinge lo statuto e le sue modifiche proposti dal consiglio metropolitano con i voti che rappresentino almeno un terzo dei comuni compresi nella città metropolitana e la maggioranza della popolazione complessivamente residente.” ; - all’art. 1 comma 22 prevede che ”22. Lo statuto della Città metropolitana può prevedere l'elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano (...). Per le sole Città metropolitane con popolazione superiore a tre milioni di abitanti, è condizione necessaria, affinché si possa far luogo ad elezione del Sindaco e del consiglio metropolitano a suffragio universale, che lo statuto della Città metropolitana preveda la costituzione di zone omogenee, ai sensi del comma 11, lettera c), e che il comune capoluogo abbia realizzato la ripartizione del proprio territorio in zone dotate di autonomia amministrativa, in coerenza con lo statuto della città metropolitana.
AFFERMA:
1- la volontà di costituire la Città Metropolitana come città policentrica e non come estensione periferica del comune capoluogo; 2- la volontà di prevedere l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano; 3- la necessità di garantire condizioni previste dalla Legge 56/2014 affinché l’elezione diretta del Sindaco metropolitano e del Consiglio metropolitano siano effettive già dal 2016;
IMPEGNA:
il Sindaco, in quanto rappresentante del Comune e membro della Conferenza metropolitana, a chiedere al Sindaco del Comune capoluogo (Sindaco metropolitano pro tempore) di adoperarsi affinché la ripartizione del proprio territorio in zone dotate di autonomia amministrativa sia realizzata dal Consiglio comunale in tempo utile per consentire l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitani già dalla loro prossima elezione.
Materiale informativo
Milano Città Metropolitana: una falsa partenza? (su cittaconquistatrice.it)
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Articoli di Fiorello Cortiana pubblicati su ArcipelagoMilano
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