Ecopass, Congestion, Ipocrisia: 3 parole con lo stesso significato

Ognuno ha il diritto di sfogare il proprio dissenso e di accostare il fabbisogno di cassa con qualsisasi iniziativa, ma non è detto che sia quello il vero problema da discutere.

In tempi non sospetti avevo dichiarato il mio dissenso all'ecopass per come era stato congeniato, una sorta di fin troppo facile lavacoscienza.

Il vero problema è che una città come Milano deve creare massa critica per sostenere meglio (e con meno tasse o ticket) il costo del trasporto pubblico che è strategico per la mobilità urbana e la salute dei cittadini, e per questo serve un cambio di cultura.

L'auto deve restare a casa per usi più selettivi, intasare il centro città non è più possibile, lo stato dell'arte della nostra civiltà ce lo suggerisce, irrilevante il nome della tassa interditrice e le finalità di fare o meno cassa.

Vogliamo discutere seriamente del problema o ci limitiamo ai suoi contorni? Basta dirlo.

Perfettamente d'accordo, escludendo le targhe alterne che privilegiano chi è dotato di due auto, il traffico in città va limitato nel territorio Comunale per un lasso di tempo tale da disincentivare il pendolarismo per/da centro città.

Occorre cambiare cultura, e fare in modo che con il potenziamento della massa critica degli utenti del mezzo pubblico si possa anche fare di più e di meglio, mentre nel lungo termine occorre riparlare anche di MM6 e oltre, ben sappiamo che per fare una linea occorre iniziare a parlarne almeno 10/15 anni prima, stare zitti significa pregiudicare il futuro dei nostri figli.

Un capitolo a parte meritano i treni pendolari, alcune linee sono veramente ridotte male, specialmente quelle liberate dalla messa in servizio dell'alta velocità ferroviaria, e ci si aspettavano miglioramenti, ma il materiale rotabile, le carrozze e le motrici sono vecchie, malfunzionanti e non garantiscono una media di servizi accettabile tale da attirare utenza.

Il problema nel suo complesso è noto, le soluzioni anche da tempo immemorabile, occorre solo muoversi nella direzione giusta con coraggio, coesione e decisione informando bene il pubblico, mettendo al bando coloro che predicano l'inciviltà di non pagare il biglietto sui mezzi pubblici andando ad ingrossare le fila dei "portoghesi".