9 anni fa
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Nel quadrilatero della moda pare saranno graffittati.

Nella periferia dei poveracci (e comunque al di fuori di via Montenapo & C.) credo ai cittadini milanesi basterebbe fossero posti a livello dell'asfalto stradale (ce ne sono di quelli sprofondati anche di vari centimetri).

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Da Armani a Prada, in Montenapoleone anche i tombini sono griffati

In via Montenapoleone sfilano i tombini d’artista, anzi di stilista: martedì 24 febbraio in concomitanza con la «Milano Fashion Week» è stata inaugurata la mostra open air «Sopra il sotto – Tombini Art raccontano la Città Cablata». Fino a gennaio 2016 si possono ammirare per strada 24 tombini griffati dai grandi protagonisti della moda italiana, in questo ordine di percorso: Giorgio Armani, Just Cavalli, Etro, Missoni, Larusmiani, Laura Biagiotti, Costume National, Moschino, 10 Corso Como, Prada, Trussardi, DSquared2, Versace, Iceberg, Brunello Cucinelli, Hogan, Alberta Ferretti, Valentino, Salvatore Ferragamo, Emilio Pucci (nella foto), Giuseppe Zanotti Design, Ermenegildo Zegna e con la partecipazione di Istituto Marangoni. Racconta Mario Boselli, presidente della Camera della Moda e di Metroweb, la società che ha sviluppato e gestisce la più grande e capillare rete in fibra ottica di Milano: «Oggi sono doppiamente felice: questa mostra è una bellissima sintesi tra due mondi, quello del fashion system e della tecnologia, che fanno grande Milano, che è la capitale della moda ma anche la città cablata più grande in Europa>», mentre Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano, ci spiega: «Ci piacerebbe estendere questa iniziativa anche al di fuori del quadrilatero della moda, in altre aree e sono sicura che presto ci riusciremo» (Laura Vincenti, foto Fotogramma)

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