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9 anni fa
Via Bonaventura Broggini, 30, 20153 Milano, Italia
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Così dice il dizionario della lingua italiana alla voce parco: “Zona più o meno estesa di un territorio nazionale, tutelata da apposite leggi che mirano alla conservazione del patrimonio floristico e faunistico” eppure nel Parco delle Cave non crescono solo funghi ma anche costruzioni.

Ho avuto occasione di ammirare alcune immagini che mostrano una bella gettata di cemento sorta rapidamente ai primi di marzo, con sovrapposte casupole in legno: nuova sede degli “Shadow Archery Team Parco delle Cave”. Confesso di non conoscere quest’associazione, ma sono certo che svolga la sua attività in maniera egregia e utile alla società.

Il mio articolo non è quindi contro quest’associazione, ma contro le stranezze che, secondo me, riguardano la costruzione della loro nuova e prestigiosa sede all’interno del territorio del Parco delle Cave, in luogo di quella precedente, molto meno invasiva. Come ho scritto nel primo capoverso, rifacendomi alla definizione letterale del significato del termine “Parco”, le aeree occupate da un parco dovrebbero essere destinate solo alla conservazione del patrimonio floristico e faunistico e queste costruzioni di certo non rientrano in questa casistica.

Leggendo poi il cartello di cantiere, che mi sembra incompleto in diverse voci, si scopre che quest’opera è eseguita da Expo 2015 nell’ambito di quanto previsto nel “Progetto vie d’acqua sud”, e qui mi chiedo cosa c’entra l’Expo 2015 con gli arcieri? Vuole forse dotarsi di una milizia silenziosa per contenere le orde di turisti? Cosa c’entrano gli arcieri con le vie d’acqua? Gradirei una risposta sensata a queste mie domande, inoltre mi piacerebbe anche conoscere il costo di quest’operazione, visto che sono tra i contribuenti e non mi dispiacerebbe sapere come vengono spesi i miei soldi.

Dove sono i “No canal” che tanto giustamente si opposero alla grande boiata del “Canale Expo”? Forse sono protestanti a tempo determinato? In pochi mesi hanno perso la voce e non riescono più a gridare allo scandalo? Oppure gli si sono chiusi gli occhi e non vedono più cosa succede all’interno del Parco delle Cave? Mi sembra triste constatare persone che si sono occupate di una questione seria come la salvaguardia di questo prezioso parco cittadino per qualche tempo, per poi dimenticarselo. Almeno così sembrerebbe.

Mi si obbietterà che all’interno del parco esistono altre due sedi di associazioni recintate (Cava Aurora e Bersagliera). È vero ma si sa che esistono da molti decenni prima che il Parco delle Cave fosse pensato e realizzato (1997), mentre gli arcieri sono successivi all’istituzione del Parco.

Ora vorrei capire anche qual è il ruolo del Comune di Milano in quest’operazione edilizia: il Parco delle Cave è di proprietà comunale e quindi l’Ente Expo 2015 avrà chiesto il permesso all’amministrazione comunale per poter effettuare i lavori, ma a quale titolo il Comune di Milano ha concesso questo permesso? E a quali condizioni? E perché solo a loro e non ad altre associazioni?

Quest’operazione edilizia nasce con molti lati non chiari che una amministrazione trasparente dovrebbe aver già chiarito preventivamente senza che siano i cittadini a sollevare il problema. I nostri amministratori cittadini sono stati delegati da noi, ma non per questo hanno la facoltà di fare quello che vogliono senza dover rendere conto.

Ci aspettiamo che tutti questi quesiti trovino una doverosa risposta al fine di riportare la serenità e allontanare ogni sospetto da quest’azione che ritengo, allo stato dei fatti, non molto chiara.

Attendo fiduciosamente un vostro cenno di risposta.

Roberto Gariboldi - CSA Petrarca







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