Inique e stolte decisioni comunali: le strisce blu in periferia!

Milano ha un milione di City users al giorno, ossia pendolari ed altri utenti temporanei, che sono sicuramente una ricchezza ma anche un serio problema di uso delle infrastrutture e di contributo ai picchi di inquinamento e congestione da traffico. Le strisce blu in prossimità delle fermate della metropolitana, con autorizzazione di sosta gratuita per i residenti della zona corrispondente, "possono" essere uno strumento efficace per dissuadere i pendolari dall'uso dell'auto privata a favore di altri sistemi di trasporto pubblico meno impattanti od almeno un incentivo ai sotto-utilizzati parcheggi di interscambio in periferia. E' ovvio che questo tipo di misura ha un costo per i pendolari, che però respirano la stessa aria dei residenti, e che di conseguenza deve essere associata a politiche di trasporto integrato e di investimento sul trasporto ferroviario provinciale/regionale adeguate. E' anche evidente che se continuiamo a pensare che una citttà di impianto medioevale come Milano possa essere pensata per il traffico automobilistico privato siamo esposti a costi economici, sociali ed ambientali che non possiamo più permetterci. Le altre città europee e non insegnano che un'altro modello di convivenza è possibile e le strisce blu a mio parere sono un possibile strumento (insieme a molti altri come le piste ciclabili ed il bike e car sharing od il car pooling) di politica della mobilità che impatta direttamente sui costi sanitari e sulla vivibilità della città per residenti, turisti e pendolari.

Io sono un nemico dell'automobile, tenetene conto.

Se i milanesi sono tutti uguali hanno diritto a pari trattamento e quindi regolerei la sosta allo stesso modo in tutta la città.

Per chi viene da fuori città: Parcheggi di interscambio, paghi il costo di 3 biglietti, lasci l'auto 24 ore e ottieni un biglietto giornaliero urbano.

Se parcheggi fuori dalla circonvallazione esterna paghi sempre lo stesso ma hai un tagliando che vale solo per 2 viaggi sulla rete ATM.

Se parcheggi in centro non ottieni alcun titolo di viaggio: paghi e basta.

Tutto fare ma almeno in giro non pigliare (avrebbe detto Tommaso*)

Da febbraio partirà la sosta a pagamento anche a San Siro (80 cents/ora, dalle 8 alle 13): "Per scoraggiare gli automobilisti che arrivano la mattina e lasciano la macchina parcheggiata tutto il giorno occupando tutti i posti utili per i residenti".

Balle.

Fosse davvero per questo: non bastava fare parcheggio gratis con disco orario la mattina?

Tra l'altro: costi per pitturare le strisce blu, pali sui marciapiedi per informare delle tariffe ed orari, sistemi di esazione dei ticket e quant'altro, vorrei vedere se il Comune ci perde o ci guadagna.

Il diritto alla circolazione (su tutto il territorio nazionale) è garantito dalla Costituzione. E, la sosta, fa parte del concetto/diritto di circolazione.

Quello che negativamente mi colpisce è come, questa nostra nuova giunta, abbia fatto suo un provvedimento della precedente giunta Brichetto/De Corato che non dovrebbe essere difficile capire come alla sua base non possano esserci grandi ideali democratici.

* Chi è Tommaso? Tommaso era un personaggio delle notti milanesi che girava per i navigli con dei borsoni pieni di giocattoli strani (tipo dentiere che camminano, cerchietti per la testa con manine, pettinoni senza denti, ecc.). Partecipava ai notturni che facevo tanti anni fa su TRM2 i venerdi. La sua massima principale era: "Tutto fare, basta pagare". (Forse della vita aveva capito tutto)