Degrado Viale Toscana via Castelbarco: mercatino abusivo alla fermata della 90

La ringrazio per la risposta, ma non la comprendo. Se la polizia locale sa che c'e' quel mercatino, lo fa sgomberare e fa in modo che non si ripresenti. Questo mercato c'e' tutti i giorni senza che nessuno intervenga. Non credo si risolva spostando l'entrata del pane quotidiano. Lo si risolve impedendo di esporre la merce ad una fermata dell'autobus. La città si merita un decoro diverso.

Allego la foto per capire meglio...

Probabilmente non è chiaro che il problema non è il mercatino sulla pensilina della 90, ma il mercatino in quanto abusivo.

Premesso questo, credo che spostare l'ingresso di "Pane Quotidiano" NON sia la soluzione al problema, ma semplicemente sia "spostare" il problema in un altro posto.... fino a quando altri cittadini infastiditi protesteranno.

Non è questo il modo corretto di procedere!

Va impedito lo svolgersi del mercatino, con i mezzi di cui il Comune di Milano dispone.

Sul sito "Fare Impresa - Commercio in forma itinerante" del Comune di Milano nella sezione "Requisiti oggettivi" non si parla di bancarelle, a meno che per "mezzi mobili" non si intenda qualcosa di fisso/permanente.

Ora mi chiedo: se per via di queste leggi i risultati sono questi (Milano è invasa da queste bancarelle, vedi MM Romolo per esempio), le leggi possono essere cambiate?

Una considerazione: se da inizio anno questo signore è stato sanzionato numerose volte e parimenti si è proceduto ad inoltrare informative al Settore Commercio per la revoca del titolo autorizzativo, ci deve essere qualcosa che non quadra o qualcuno che non fa il proprio dovere fino in fondo, dal momento che sono passati 11 mesi e le cose non sono cambiate.

Queste le mie osservazioni:

"Vi ringrazio per la risposta, ma come sempre rimango basito da come ci si pari dietro alla legislazione italiana. Io credo che se c'e la volontà la persona la si allontana e non la si lascia fare un mercato abusivo sui marcipiedi. Atrimenti e non mi sembra sia cosi' ci sarebbero mercati ovunque, con o senza legittime licenze.
Probabilmente non c'e la volontà e si lascia la città in mano agli abusivi, come succede purtrooppo in diverse parti. Navigli, Castello..."

e questa la risposta conclusiva:

Buongiorno Signor Fedeli, sperando di non apparire polemici, si ribadisce che nel solo mese di novembre sono stati effettuati n°16 interventi nella località, effettuando n°10 sequestri.
Purtroppo non è possibile effettuare un presidio fisso per evitare il posizionamento dell'ambulante.
Si deve altresì precisare, che il nostro intervento deve essere rispettoso della Legge in vigore, anche se non sempre appare risolutiva delle problematiche.
Si ribadisce che l'attività di contrasto proseguirà anche in futuro.

Marco, non posso che concordare . Giustissima osservazione!

Buongiorno,

allego le foto fatte nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 20 gennaio '16, a testimonianza che l'esposizione di merce continua alla fermata della 90 in Viale Toscana, angolo Castelbarco, di fronte all'ingresso del Pane Quotidiano: coperte varie e un tappeto tipo orientale (tutto esposto sulla balaustra che separa la carreggiata dal marciapiede di sosta per chi attende l'autobus), un carrello del supermercato con all'interno merce varia e altro materiale che occupa un fronte di 4-5 metri del marciapiede.

Per la precisione aggiungo che l'ambulante è il personaggio con jeans, giubbino scuro e berretto sulla sinistra delle foto perchè è colui che mi ha inveito contro (in arabo) quando si è accorto che scattavo le foto.

Anche io ogni mattina prendo atto di questo SCEMPIO.

Peraltro la zona diventa di completo degrado. E' uno spettacolo inaccettabile.

Non entro nel merito della licenza (mi pare assurdo)  ma dovranno esserci delle aree da non adibire a tale scopo ad esempio i centri di una carreggiata. Si creano anche delle situazioni di pericolo enorme: le persone che vedete attraversano le strade senza regola, correndo, fuori dalle stisce, scavalcando le divisioni etc. e peraltro disturbano anche notevolmente le auto che attendono al semaforo vicino. E' una situazione inaccettabile. Se ci sono le leggi c'è anche la possibilità LEGALE di trovare delle vie per impedire il fenomento anche indirettamente (non ho idea di come) ma non deve essere una cosa tollerata o impunita.

Se poi succede un incidente chi ne risponde???? il guidatore italiano con assicurazione o il mercante pseudo autorizzato che pensa di potere GESTIRE LA ZONA COME UN SUO GHETTO/TERRITORIO????

Lunedì 1 agosto, ore 18 mi capita di passare proprio davanti alla "famosa" fermata della 90.

Il venditore ambulante è sempre lì, occupa oramai quasi tutta la pensilona con la sua mercanzia.

Noto proprio davanti alla fermata non una, ma ben due pattuglie dei Vigili Urbani con tanto di lampeggianti accesi e tra me e me penso: "Che sia la volta buona che risolvono questa imbarazzante situazione?"

Purtroppo no! Le due pattuglie erano lì a presidiare una buca.

Infatti ripasso verso le 20 in direzione opposta ed il simpatico omino era ancora al suo posto intento a sistemare la mercanzia prima di andare a casa.

Chissà per quanto tempo andremo avanti con questa storia.

Sig.ra Duina, ma quanto ci vuole a revocare 'sta licenza???

Nella foto è ben visibile la buca che i vigili presidiavano (vedere post precedente).

E' proprio davanti alle bancarelle.... sono passati 4 mesi ma nulla è cambiato.

Che schifo!!!

Lo ripeterò all'infinito: non è vero che non si può fare nulla... NON SI VUOLE FARE NULLA!!!

Leggo solo oggi quest'articolo sul Corriere della Sera: 
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_agosto_20/rivendevano-alimenti-poveri-due-egiziane-scattano-multa-daspo-25542e4c-859d-11e7-b1e0-e6345c4f0510.shtml

Speriamo che la parola fine sia stata finalmente scritta su questa brutta vicenda di degrado urbano che proseguiva da anni.

Grazie alle preziose segnalazioni dei cittadini abbiamo effettuato i controlli del caso e abbiamo diramato, esattamente un mese fa, il seguente comunicato stampa che illustra quanto accertato/fatto:

Milano, 18 agosto 2017 – In viale Toscana l’Unità Antiabusivismo della Polizia Locale ha scoperto un vero e proprio mercato illegale, gestito da due sorelle di origine egiziana, di generi alimentari sottratti all’associazione “Pane Quotidiano”, che ogni giorno assicura cibo e generi di conforto alle fasce più povere della popolazione. Gli agenti della Polizia Locale hanno accertato che due donne, entrambe con regolare permesso di soggiorno, ogni giorno accumulavano notevoli quantitativi di alimenti acquistandoli per pochi soldi da persone, per lo più nordafricani e senegalesi, che simulando uno stato di bisogno ricevevano quotidianamente dall’associazione benefica alimenti e bevande. Acquistate le derrate le due donne gestivano un vero e proprio mercato illegale, rivendendo o barattando i prodotti proprio nelle vicinanze della sede dell’associazione. L’Unità Antiabusivismo ha sequestrato quintali di alimenti (come latte, uova, salumi, pesce, yogurt e formaggi) in gran parte avariati. I prodotti infatti erano mal conservati in pessime condizioni igieniche e durante la vendita erano esposte al sole ad alte temperature. Oltre ai generi alimentari la Polizia Locale ha posto sotto sequestro quintali di merce usata di ogni genere – capi di abbigliamento, scarpe, pentole e padelle, ecc. – spesso sudicia e maleodorante che le donne ponevano in vendita senza curarsi delle minime precauzioni igieniche. La Polizia Locale ha identificato e sanzionato, oltre alle due donne che gestivano il mercato illegale, anche gli altri responsabili collegati all’attività illecita. Oltre alle sanzioni previste per la vendita abusiva, ai trasgressori è stata applicata la cosiddetta legge “Minniti”, ovvero l’ordine di allontanamento per 48 ore. Gli agenti dell’Unità Antiabusivismo hanno effettuato anche una serie di controlli in Via san Martini dove sono stati posti sotto sequestro 5 banchi di vendita abusivi e sequestrati oltre 5200 pezzi, in particolare generi di bigiotteria, accessori per cellulari e orologi, con marchio contraffatto o senza i requisiti di tutela dei consumatori previsti dalla legge.

Carmela Rozza