8 anni fa
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Si parte con via Trasimeno e corso Indipendenza (interventi già calendarizzati). Demolizione degli abusivismi (1.200.000 stanziati per tre anni, dei quali 900 mila nel 2016).

Ci vorrebbe anche un bel numero di telefono al quale segnalarli, gli abusivismi.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_gennaio_27/via-demolizioni-abusi-edilizi-c3c0b10c-c467-11e5-8e0c-7baf441d5d56.shtml

Urbanistica

Via alle demolizioni degli abusi edilizi
Il Comune stanzia un milione di euro

Il progetto per abbattere le costruzioni illegali sulle proprietà private. Due gli interventi già in programma: in via Trasimeno e in corso Indipendenza
di Paola D’Amico



Cala la scure del Comune sugli abusi edilizi. Il settore Urbanistica avvia una nuova stagione. Ciò che non può essere sanato, va demolito. E se non provvederà chi ha commesso l’abuso, arriverà il Comune. Due gli interventi già calendarizzati, il primo in via Trasimeno, dove un privato ha costruito su terreno demaniale. Il secondo, un sopralzo di un importante edificio in corso Indipendenza. Sono stati necessari due anni per mettere a punto l’«accordo quadro», cioè la trafila burocratica che contempla anche i prevedibili ricorsi da parte del privato. Come un motore diesel, che ha bisogno di riscaldarsi, l’Urbanistica ora è partita con l’intenzione è di «fare sul serio». E ha uno strumento in più: un budget dedicato e un incarico dato in appalto a un unico soggetto. Per le demolizioni degli abusi edilizi, il bilancio ha stanziato un milione e 200mila euro per tre anni, di cui 900mila la tranche per il 2016. Altri due milioni e mezzo sono stati previsti per opere di bonifica urgenti, laddove il privato non intervenga (come è accaduto nelle campagne al limitare della città, in via Selvanesco), in incremento rispetto al 2015.

Il nuovo corso è stato illustrato nella seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Urbanistica di Palazzo Marino, convocate sulla manovra 2016 per la Direzione Centrale Sviluppo del Territorio, dal direttore Giuseppina Sordi. In assenza dell’intervento del privato dietro ingiunzione del Comune, l’amministrazione è pronta a procedere direttamente con un «intervento sostitutivo», per poi rivalersi sulla proprietà. Nel bilancio è previsto anche un aumento alla voce entrate in oneri di urbanizzazione da permessi a costruire(42,5 milioni nel previsionale 2016). Un segno più che sembra indicare il cambio di rotta dopo la grande crisi economica, che dal 2010 aveva fatto segnare un costante segno meno. Si riduce, infatti, anche la quota dei rimborsi di oneri già versati (3 milioni e 400 mila) all’atto del rilascio del «titolo edilizio a costruire» da imprenditori che hanno poi rinunciato a costruire. Il Comune ha anche incassato 10 milioni di euro dai vecchi condoni edilizi. Nonostante il settore urbanistica non abbia una task force diretta all’evasione dei condoni, negli ultimi anni ha «presidiato» il territorio» per intervenire nei casi più eclatanti.

Presente l’assessore Balducci, in commissione è stato illustrato nei dettagli il programma di investimenti in opere pubbliche — già iniziati, proseguiranno fino al 2017 —, attingendo ad un «tesoretto» di 122 milioni e 500 mila euro. Si tratta di oneri di urbanizzazione incassati cash negli anni e accantonati in un fondo vincolato. Con questo fondo sono state finanziate opere di riqualificazione di parchi (Ticinello, Teramo, Parco delle Cave, ex Sieroterapico), di urbanizzazione (quartiere Adriano, piazza Negrelli), di recupero del patrimonio storico (la zona archeologica) e delle antiche cascine. Infine, sono pari a 150 milioni di euro le opere di urbanizzazione realizzate in conto oneri (strade, asili nido, fognature). Al conto mancano le opere di urbanizzazione del PII Porta Vittoria, per 35 milioni di euro, appesi alla decisione di un giudice fallimentare.

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