Elezioni comunali di Milano: chiediamo l’iscrizione automatica dei cittadini comunitari nelle liste elettorali aggiunte

Io, che sono razzista, mi rattristo a leggere queste notizie: mi appaiono solo complicazioni di una cosa semplice.

Sei italiano, residente stabilmente a Milano, allora puoi votare.

Sei straniero, non hai la cittadinanza italiana o non sei residente abitualmente a Milano?

Non voti; ti fidi dei Milanesi (saranno mica più idioti di te nello scegliere chi deve governare la propria città).

Usare il termine "Comunitario" lo trovo altamente offensivo e discriminatorio.

Mi spaventa per me pensare che tra noi si aggirano dei "Comunitari" con chissà quali diritti e doveri.

Proprio perché razzista so che ci sono delle differenze, tra persona e persona.

La legge italiana regolamenta i diritti e i doveri degli italiani.

Gli altri hanno una loro legge che li tutela nel proprio paese e accordi internazionali per far valere alcune salvaguardie del nostro.

La creazione di "comunitari", questa categoria misteriosa titolare di diritti ma non si sa garantiti da chi, diversi dagli italiani ma tutelati dal nostro stato, nebulosa... non mi piace per nulla.

Sono anch'io comunitario o devo andare all'estero per esserlo?

E i miei diritti all'estero sono pari a quelli di un altro comunitario in Italia?

Vorrei poter reperire una carta dei diritti e dei doveri dei comunitari visto che lo sono e/o devo convivere con loro.

Torno a dire che mi sembra tutto molto complicato e nebuloso.

Discriminante, in senso assoluto.

Grazie per la risposta che mi ha spinto ad approfondire l'argomento.

A mio avviso ci sono due grossi problemi che si evidenziano in questa situazione:

1) Incompletezza della direttiva comunitaria 94/80/CE che come spesso accade dice agli stati membri cosa devono fare ma non come devono farlo. Ecco che si ricade nella giungla della burocrazia: paese che vai legge che trovi... e gli stessi diritti sono gestiti diversamente in ogni paese della comunità. Auspico che facciate anche una richiesta a livello europeo per far sì che la direttiva sia integrata con chiare istruzioni su come far sì che i diritti salvaguardati lo siano allo stesso modo in tutti i paesi membri.

2) Responsabilità che giustamente il comune non vuole assumersi: anche a causa del punto 1 appena illustrato. In pratica se l'iscrizione è automatica, è responsabilità del comune, della regione o di altra istituzione pubblica. Succederà allora (è certo che succederà) che per errore di qualcuno che non fa bene il suo lavoro qualcuno potrebbe restare escluso dalle liste. Apriti cielo! Mi tremano le gambe a immaginare le conseguenze: nel migliore dei casi ci sarebbero gli estremi per ripetere le elezioni... nel peggiore... quanto può costare per un giudice privare un cittadino comunitario del suo diritto al voto? In entrambi i casi milioni di euro di noi contribuenti che se ne vanno!

Quindi chi vuole si iscriva per tempo, producendo tutta la documentazione utile, nel frattempo portate avanti le vostre istanze a livello europeo, in modo che le cose si facciano davvero alla stessa maniera ovunque in europa.