A cosa servono le aree riservate ai cani?

A non incorrere in sanzioni (per il proprietario) se il cane provoca lievi danni alla cosa comune.

In città diventa sempre più difficile trovare spazio per questo animale da compagnia, a causa della cementificazione e della densità di popolazione i pochi spazi verdi aperti al pubblico rischierebbero di rimanere danneggiati o non pienamente usufruibili se tanti cani li utilizzassero liberamente.

Per questo esistono aree riservate.

Auspico che se un cane o il suo padrone danneggiano un'area verde non dedicata o la rendono meno usufruibile questi siano denunciati e sanzionati con una giusta multa.

Bisogna però avere il coraggio di denunciarli.

Prima delle leggi e delle norme viene il buon senso: la legge stabilisce i diritti e i doveri ma è solo il buon senso che può aiutarci a vivere civilmente.

Svincolare la colpa dal danno è insano.

Siamo troppo abituati a nasconderci dietro a leggi e regolamenti.

Se un cane sta al seguito del suo padrone come fosse al guinzaglio senza dare fastidio ognuno potrà dire che il padrone ha fatto bene o male, e tutto quel che ne può nascere è solo una discussione da bar.

Di fronte a un danno tangibile, concreto, qualunque cittadino sarà indignato e il più delle volte lo stesso padrone avrà rimorsi o semplicemente paura per quel che è successo.

Noi cittadini non ci muoviamo mai come una collettività.

Quando un cane sporca e il padrone non raccoglie, subito quattro o cinque cittadini dovrebbero fargli una bella ramanzina e obbligarlo a rimediare come è giusto che sia.

Anche quando si chiama un vigile, prova a farlo con l'appoggio di altre dieci persone e vedrai che l'atteggiamento cambia da svogliato a zelante.

Specie se le persone sono coordinate, coese, sanno quel che vogliono e lo chiedono con fermezza senza azzuffarsi tra loro.