Sindaco Sala, non si governa con gli 'istigatori' al suicidio radicali. Lipparini se ne vada (e anche la giunta tutta)

Che succederebbe se si scoprisse che una Amministrazione ha vinto le elezioni grazie alla alleanza con una associazione criminale che promuove ed esalta reati? 

Eppure è esattamente la situazione in cui si trova Milano.

La giunta Sala è infatti riuscita ad andare al governo di Milano grazie all'accordo (in fase di ballottaggi) con Marco Cappato, Presidente dei Radicali Italiani, accordo da cui è scaturita la nomina ad assessore di Lipparini.

Peccato che Marco Cappato è uno che promuove ed esalta REATI.  E li promuove ed esalta a nome del suo gruppo politico.

Cappato è esattamente colui che ha autodenunciato i Radicali per essere quelli che hanno aiutato Dominique Velati ad andare in Svizzera per suicidarsi nel dicembre 2015.

Inoltre ha emesso recentemente, sul sito della associazione Luca Coscioni un comunicato dove afferma: "con Mina Welby e Gustavo Fraticelli, riprenderemo presto con l'organizzazione di viaggi di malati terminali in Svizzera".

Qualcuno dirà che in Svizzera il "suicidio assistito" non è reato.  Può darsi. Ma resta comunque reato, in Italia, istigare o aiutare al suicidio.

Infatti recita così l' articolo 580 del codice penale italiano: "Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima”

Ora, torniamo alla questione iniziale. Che succederebbe se si scoprisse che una Amministrazione è nata e si è perpetuata grazie alla alleanza con una associazione criminale?

Per un elementare principio di equità anche  la giunta Sala dovrebbe saltare, in quanto frutto di una alleanza scellerata..

Come Minimo dovrebbe essere estromesso l'assessore Lipparini, non solo perchè frutto di questa alleanza scellerata, ma anche perchè lui di fatto condivide quello che fa il so "capo" Marco Cappato, cioè aiutare il suicidio assistito, e perciò è connivente con l’illegalità.

Qualcuno dirà “ma come fai ad affermarlo con tanta sicurezza? Solo per "proprietà transitiva"?

No, perchè,il 20 settembre scorso ho mandato io stesso, per conto della associazione “Lombardia per la Vita”, una mail all' assessore dove chiedevo cosa ne pensasse delle "iniziative" di Marco Cappato.

Ecco uno stralcio della mail di risposta di Lipparini:  "... confermo che le iniziative da lei citate si inseriscono in una ampia campagna per la legalizzazione dell'eutanasia in Italia e l'emersione della tragica realtà della eutanasia clandestina. La campagna vede giacente in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della eutanasia, in attesa di essere calendarizzata, e le attività di disobbedienza civile che lei cita. Lungi dal voler rifuggire le proprie responsabilità queste iniziative sono basate proprio sulla auto denuncia, affinché si possa provocare in tutte le sede istituzionali e giudiziarie il dibattito intorno al tema.
Una pratica nonviolenta dalla storia antica che io spero possa avere efficacia nel favorire la discussione e la riforma dell'attuale normativa.".

Al di là del linguaggio viscido e sfuggevole di chi vuol dire e non dire chiaramente le cose, potete ben vedere che di fatto lui non condanna le iniziative di Cappato, ma anzi le esalta come "pratica non violenta".

Mi chiedo come si faccia a definire "pratica non violenta" aiutare la gente a morire? Allora uno che, trovando un tizio sul ponte pronto a buttarsi, gli desse la spinta, sarebbe "non violento"? Per me sarebbe un assassino.

Siamo di fronte alla solita ipocrisia radicale, che ben conosciamo, fin dai tempi dell'aborto.

A proposito tutto (o quasi) quello ho scritto, non è frutto solo delle farneticazioni di un poveretto. Lo potete trovare anche in questa petizione Online, promossa da Citizengo, (che non ho promosso io) e che ha già raccolto oltre 2000 firme: