8 anni fa
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Io li ricordo coi loro banchetti portatili, vestiti male, di corporatura esile ad inseguirti per le strade: "Vù cumprà? Vu cumprà?" insistevano puntando su quelle poche parole di italiano che conoscevano.

Gli occhi erano speranzosi come quelli di chi chiede l'elemosina con un pizzico di determinazione in più.

Dopo tutto si stavano impegnando per guadagnare quei pochi soldi che servivano per sopravvivere, e questo giustificava l'insistenza, tanto che qualche oggetto lo si comprava, anche per dargli un aiuto...

Quel nome gli è rimasto addosso anche se oggi si fa fatica a riconoscerli.

In questi giorni girando per Milano ne ho visti tanti, mi sembra quasi più del solito.

Con la pioggia poi sono una costante all'uscita della metropolitana, nei sottopassaggi di loreto o ancora in corso garibaldi...

Alti circa due metri, africani, con giubbotti nuovi (o per lo meno migliori di quelli che indosso solitamente io).

La merce è esposta ordinatamente per terra, tanto non c'è pericolo che passi qualcuno a sequestrargliela... e anche se fosse poco importa.

Stanno in silenzio ad armeggiare col cellulare, appoggiati al muro, o parlano tra loro (non sono mai da soli).

Soprattutto non ti dicono "Vù cumprà?".

Probabilmente sanno l'inglese meglio dell'italiano medio.

Ma raramente parlano.

A terra assieme alla merce c'è il cartello col prezzo, non contrattano più.

A loro non interessa vendere: ti interessa qualcosa? Glielo chiedi.

Sembra stiano lì per passare il tempo: sono lì per vendere la merce di qualcun altro, arrotondano un po', ma se vengono assoldati nei centri di accoglienza non devono vendere nulla per sopravvivere.

E' un extra.

Se una volta si diceva "Poverini: devono pur sopravvivere" oggi non mi spiego perchè non siano controllati dalla polizia, la merce sequestrata, istruite indagini per capire chi gli fornisce la merce e ci guadagna a discapito dei commercianti seri (Ma lì basterebbe andare a china town per vederli quando si riforniscono dai grossisti cinesi).

Una volta non avevano nulla e anche se li arrestavi non potevi togliergli niente... oggi hanno il sussidio e un posto nei centri di accoglienza.

Se compiono un atto illecito la prima cosa da fare sarebbe togliergli questi aiuti.

Sarebbe un bel deterrente.

Troppo crudele?

Non è crudele multare e far chiudere aziende e partite iva che spesso sbagliano in buona fede?

Molti si rimboccano le maniche ma c'è gente che si suicida... 

avatar Luca Vinti 8 anni fa
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Una nitidissima fotografia di una situazione entrata nella routine quotidiana. Nulla a che vedere con i VERI progetti di integrazione. La dimostrazione che la legalità nel nostro paese anzichè essere la trave...