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Informativo
8 anni fa
Piazza Abbiategrasso, 2, 20141 Milano, Italia
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Quando un cittadino butta un mozzicone di sigaretta per terra, viene giustamente sanzionato. Quando un cittadino lascia una bottiglia rotta o una lattina per strada viene stigmatizzato. Ma ciò non avviene quando una istituzione abbandona in strada un edificio intero. Ed è di questo che vogliamo parlare.

La ex Scuola media Silvio Pellico di Piazzale Abbiategrasso a Milano si trova nella periferia Sud della città, presso il famoso quartiere Stadera. Chiusa negli ultimi anni 90, da allora è stata sottoposta ad un progressivo abbandono e degrado.

Proprietà del Comune di Milano, si pensava di costruirvi una futura sede della Polizia Locale oppure un Centro Ricerche Teatrali; tutte illusioni. Nel 2009 divenne oggetto di attenzione da parte di un famoso Campione del mondo dei massimi leggeri WBC, il pugile Giacobbe Fragomeni. Nato in zona Stadera, il pugile attivò i canali Comunali per chiedere di trasformare la Scuola in una palestra, che togliesse i ragazzi dalle strade e che diventasse comunque una struttura educativa. Purtroppo nessuno aiutò il campione, nonostante le promesse.

A quei tempi la Scuola era già stata oggetto di occupazioni varie, dapprima da parte di gruppi Punk, quindi di persone di etnia ROM. Il degrado era già ampiamente iniziato come documentato da questo video pubblicato su facebook il 12 maggio 2016.

La scuola venne poi venduta o svenduta dal Comune di Milano alla Banca BNP Paribas per una cifra di 2.900.000 euro, secondo le risposte ottenute da un consigliere di Zona con una interpellanza al vicesindaco di Milano Ada Lucia de Cesaris.

Nel giugno 2014 dunque, la Banca emetteva un bando di vendita dove il prezzo veniva fissato a 6.300.000 euro.

Da allora il nulla: nessun acquirente sino ad oggi. I cittadini assistono ad un continuo e progressivo degrado della struttura, indifferente ai cambi di colori politici al Comune di Milano.

Viene sollevato il sospetto della presenza di amianto della Scuola, ma nell’aprile 2015 un giornale online locale, La Conca, afferma che l’ASL avrebbe escluso tale presenza di amianto.

La situazione si aggrava nel 2014-2015 in quanto numerosi immigrati, in genere giovani magrebini, trovano rifugio al freddo invernale nelle penose aule della scuola.

Nel 2016 il Corriere della Sera pubblica alcune lettere da parte di cottadini indirizzate ad Isabella Bossi Fedrigotti,  ed infine un consigliere di zona raccoglie, con una petizione controversa, le firme necessarie per giungere allo sgombero dei ragazzi magrebini. Ciò viene ottenuto ed per alcuni mesi  le auto di Vigilantes stazionano all’interno della Silvio Pellico.

Ma il problema centrale rimane: la scuola è un pugno di degrado nel centro del quartiere Chiesa Rossa; ci si chiede come sia possibile che una struttura fatiscente e pericolosa rimanga abbandonata per 15 anni, quando schiere di politici si affannano a combattere a parole il degrado urbano. Tali strutture degradate alimentano ulteriormente il degrado, attirando disperati e creando intorno ad esse le basi per il proliferare della microcriminalità. Non sembra nemmeno giusto dare una risposta abitativa simile ad immigrati di vario tipo che rimangono orfani di qualsiasi assistenza organizzata.

Siamo dunque arrivati ad oggi quando è in corso una petizione per la raccolta di firme per richiedere la demolizione della Scuola. Sino ad ora sono state raccolte circa 300 firme.

La Social Street di Facebook “Baia del Re” della zona 5 di Milano ha aderito alla diffusione di filmati, posts e richiesta di raccolta firme per la demolizione della Scuola.

Attualmente (novembre 2016) alcune persone magrebine senza fissa dimora trovano temporaneo riparo nella scuola.

Pensiamo che non sia possibile da parte di una struttura privata abbandonare un immobile in condizioni vergognose per una intera fetta di città. Si auspica che strutture pubbliche e private cooperino per rispettare la dignità dei cittadini di Milano, giustamente adirati per tale incuria.

Il quartiere (Baia del Re, Via Montegani, Chiesa Rossa, Piazzale Abbiategrasso) sito a 3,9 km da Piazza DUOMO è in degrado; abbondano le strade con immondizia abbandonata, bottiglie rotte, schiamazzi notturni, vetri di macchine in frantumi, auto incendiate, cani come rottweiler in libertà senza museruola: ma un quartiere di periferia ha bisogno della stessa attenzione dei quartieri del Centro.

Il nostro problema attuale è che non troviamo referenti della proprietà della Scuola. Mentre alcuni mesi fa  da BNP Parisbas ci erano state date alcune mail dalle quali avevamo ottenuto risposte lapidarie, ora, dopo aver raccolto 300 firme nessuno risponde.

Ma chi sono i veri referenti della proprietà dela Scuola? Qualcuno ha risposte certe? Si prega di segnalarceli: i nostri quartieri hanno bisogno di un ambiente costruttivo e dignitoso. Degrado crea degrado.

Vogliamo costruire una città dignitosa? Vogliamo rispettare la cittadinanza? Per quanto tempo è lecito abbandonare aree ed immobili degradati nella nostra città? Giungeranno risposte costruttive? I cittadini di Milano Sud attendono fiduciosi.

Umberto Maggi (maggi.umberto@gmail.com)

avatar Massimo Donizelli 8 anni fa
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...che il nostro quartiere sia stato da tempo dimenticato dai piani alti di palazzo Marino mi sembra più che un impressione! Dal degrado, alla viabilità, alla perenne sosta selvaggia impunita fino alla...
avatar Paola Angelillis 8 anni fa
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Il comune di Milano deve fare per forza qualcosa, altrimenti cosa fa? Ci abbandona? O  l'ha già fatto? Per favore smentitevi! i quartieri sono la vita da cui dipendete voi politici! prima o poi il prezzo lo...