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7 anni fa
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Anche Milano avrà i suoi contributi per la riqualificazione delle periferie, meglio dire " la città metropolitana " .

Il titolo del progetto è :

" Welfare metropolitano e rigenerazione urbana ".

Il titolo non dà dubbi, ci si è concentrati sulla riqualificazione delle periferie a sostegno dei cittadini che le abitano.

I progetti sono disponibili in un documento pubblico che riporta il titolo del tema ed un sottotitolo : "superare le emergenze e costruire spazi di coesione e di accoglienza" ( in allegato ).

Tuttavia entrando nel dettaglio, alcune voci meritano una riflessione.

Per esempio la prima voce del documento:

- Ristrutturazione e riqualificazione funzionale stazioni linea metropolitana M2 nel tratto Martesana/Adda.

 Le stazioni in causa, sono gestite da ATM Spa, quindi un soggetto aderente al diritto privato sia pure a partecipazione pubblica ( Comune di Milano ).

Andando a leggere i dettagli dell’intervento, si parla di rendere maggiormente funzionali le stazioni oltre che architettonicamente più adatte, soprattutto dal punto di vista dell’accessibilità per le persone diversamente abili o debilitate, anche in termini di sicurezza o emergenza la dove si debba evacuare a seguito di un incidente.

La cosiddetta "funzionalità", sembra celare una "messa a norma" delle stazioni o meglio l’abbattimento delle barriere architettoniche, tale per cui dovrebbe essere un onere a carico di ATM in quanto gestore delle stazioni e non a carico dei fondi destinati alla riqualificazione delle periferie.

La somma è di 5.209.500 più 2.000.000 di euro di spesa coperta, quindi del Comune di Milano, visto che è totalmente assente la partecipazione privata, per un totale di 7.209.500 euro.

Aggiungo un dettaglio, la linea M2 è funzionale al progetto HUMAN TECHNOPOLE.

Mi pare ragionevole pensare questa cifra per un'altra destinazione d'uso, visto il tema di base e soprattutto che queste opere potevano essere inserite negli obblighi di concessione legate ad HUMAN TECHNOPOLE anche tramite intervento di fondi privati.

 L’altra voce è legata ad un intervento nel comune di Sesto San Giovanni:

- Interramento elettrodotto linee a 220 Kv.

La somma è di 5.453.000 euro interamente a carico del progetto per le periferie.

Certamente Sesto San Giovanni è una periferia.

Il motivo dell’interramento posso intuirlo, ma non mi pare pertinente con gli obbiettivi dei finanziamenti e comunque non è un urgenza.

Tale operazione, già in discussione da anni, nasce da un'esigenza di una parte di cittadini che, attraverso comitati, ne chiedono l’interramento lamentando effetti malevoli dati dall’elettromagnetismo, oggi ripreso nel conio liguistico "ELETTROSMOG",  il tanto temuto campo magnetico generato dalle linee di alta tensione, tema portante dei tanti radicalTesla di città.

Le linee sono gestite da TERNA, non so chi sia il proprietario dato il dedalo infinitesimale in cui versa la rete elettrica italiana, dove la maggior parte delle linee sono di proprietà di Ferrovie dello stato, Edison ed altri soggetti tra i quali Enel.

TERNA comunque gestisce la rete, quindi ne è responsabile, anche in casi di danni a terzi diretti o indiretti.

Mi permetto di fare cenno sull'argomento essendo un portatore sano di studi tecnici.

Gli effetti elettromagnetici di cui si parla, si annullano esponenzialmente in funzione della distanza dalla fonte che in questo caso è all’apice di un traliccio di alta tensione molto al disopra del limite minimo di esposizione con un eventuale corpo umano.

Quindi non c’è un'emergenza salute, anzi, a ragion del vero, l'interramento non diminuisce gli effetti del campo indotto, per cui, se l'intento era di ridurre l'esposizione eventuale, con l'interramento, si attua il paradosso, in quanto le linee si avvicinano ad una eventuale esposizione, il terreno non annulla il campo magnetico ( per l'argomento troverete in allegato un piccolo doc ).

Allora si interrano per un effetto estetico ? Non mi pare sia un'emergenza di periferia.

Se vi fosse una condizione di pericolo conclamato per una comunità, dovrebbe essere la stessa TERNA ad assumersi l'onere della spesa " in toto ".

Mi pare vi siano degli insistenti elementi poco aderenti con il tema della riqualificazione per come è stata interpretata nel titolo del progetto.

A Mio parere poteva essere una somma indirizzata a lavori più urgenti ma anche più pertinenti al tema della riqualificazione, anche nella stessa Sesto San Giovanni dove ci sono ancora molti spazi da recuperare a favore della vivibilità.

Una piccola declinazione tecnica specialistica.

Parlando di esposizioni ai campi magnetici, a parte i nostri telefoni cellulari ( con buona pace dei radicalTesla ) emettitori di microTesla ben al di sopra di qualsiasi fonte a cui possiamo essere esposti, a Milano tutto il quartiere in prossimità dell'ingresso dei binari in stazione centrale, è fortemente esposto, allora dovrebbe essere interrato gran parte del sistema ferroviario, dove i cosiddetti interruttori extrarapidi o di prima e seconda fila, collocati su tutte le linee in ingresso alla stazione centrale, quando si aprono, emettono dei campi magnetici impressionanti date le correnti in gioco ( 2500 ampere di media ), non parliamo dei contatti dei cosi detti " pantografi " dei locomotori, quelli che strusciano sul trefolo ( si chiama così ) da dove il treno prende la tensione di alimentazione dei motori elettrici di bordo.

Altra voce non chiara :

- sviluppo di comunità community hub per un importo di 3.305.000 dove vi sono 950.000 euro di spesa coperta, più 840.000 di contributo privato, con una copertura a progetto di 2.355.000 euro presi dal piano periferie.

Potremmo avere i dettagli visto che si parla di spazi di condivisione come piazze ecc. ?

Anche i questo caso si ripropone il tema HUMAN TECHNOPOLE.

L’impressione è che i fondi siano andati a coprire voci non del tutto pertinenti con il progetto di base, nato dalla sinergia tra i comuni e il governo a favore di evidenti stati di degrado persistenti da anni nelle periferie milanesi.

Gianluca Gennai

Allegati (3)

PROGETTI RIQUALIFICAZIONE PERIFERIE

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Campi magnetici - Sesto San Giovanni

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LINEA 220 Kv Sesto San Giovanni

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