Via Morgagni: è bella, facciamo in modo che continui ad esserlo!

Buongiorno sig.Guani Lei ha ragione quando tesse le lodi della "sua" via aggiungendo pero' quegli elementi che ne depauperano il potenziale di bellezza. Aggiungo che fra un albero e l'altro, specialmente verso p.le Bacone parcheggiano auto e suv, che son stati installati in aprile altri cartelli pubblicitari, che le auto in divieto di sosta assediano le zone alberate lungo tutta la via e nelle due piazze Bacone e Lavater, che gazebo e distributore di benzina eliminano la vista della lunga prospettiva verde che potrebbe avere il viale. Come vede qui nessuno si e' dimenticato di questa via, anzi. Vorrei fossimo tutti consapevoli che il suo lento degrado e' lo stesso degrado che ha ammorbato un po' tutta Milano in questi due decenni. Lo sa che per corso buenos Aires sono stati spesi 6 milioni di euro? Li trova ben spesi? Il corso e' così diverso da prima? Quanti micro interventi di riqualificazione si possono fare con quella somma? Le manifesto il mio impegno ed interesse insieme a quello dei miei colleghi consiglieri di maggioranza di zona 3 per fare qualcosa, potremo discuterne insieme quando vorrà . Gabriele Mariani (consigliere PD zona 3)

Mi occupo da anni di viale Morgagni, sono stato promotore e ho seguito il progetto di risistemazione del 1999 che ha creato la pista ciclabile, le aree cani, i campi gioco e le piste di bocce come consigliere della zona 3 e presidente della commissione territorio.

Allora discutei molto con i progettisti del settore parchi e giardini del comune perché utilizzassero soluzioni solide che potessero durare anni, rispetto a soluzioni più belle ma più fragili (panchine, recinzioni, vialetti) ma senza grande successo. Ottenni comunque la creazione della pista ciclabile che l'allora assessore De Corato non voleva, preferendo un maggior numero di posti auto a spina di pesce tra gli alberi.

Il progettista arch. Marinoni insistette anche per un percorso pedonale sinuoso tra le aiuole con bei vialetti, con il risultato che chi ha fretta o ha la carrozzina percorre la pista ciclabile.

Dal 1999 ad ora non sono più stato rieletto in consiglio di zona e solo ora sono tornato dopo 12 anni di assenza.

In questi anni ho promosso con gruppi di cittadini l'estensione del campo giochi di piazzale Bacone sotto gli alberi per eliminare la situazione di degrado e l'estensione del campo giochi verso piazzale Lavater.

Mi sono molto preoccupato per l'impatto sul viale dei parcheggi sotterranei previsti in piazzale Bacone e piazzale Lavater e ho dato per primo la notizia di questo progetto sul giornale la Voce di Zona 3, permettendo ai residenti di costituire un comitato che ha condotto una lunga battaglia vittoriosa contro il parcheggio.

In Bacone ho segnalato l'esistenza di un acero monumentale al centro dell'area cani che diventerà il tetto del parcheggio sotterraneo, se sarà realizzato. Ecco perchè il Comune non si cura dello stato dell'area cani !

Il comitato di piazza Lavater ha studiato un progetto di risistemazione della sosta a spina di pesce nelle vie che portano alla piazza che consentirebbe di eliminare tutta la sosta intorno alle aiuole  e di aumentare nonostante ciò il numero di posti auto.

Ho proposto di recente alla società di car sharing di Atm Guidami di prevedere anche alcuni posti auto per il car sharing, che è a mio parere l'unico sistema per ridurre fortemente il numero di auto possedute dai milanesi (600 per 1000 abitanti). Un'auto in car sharing sostituisce 6 auto ed il 20% degli iscritti al servizio hanno venduto la loro auto. Tenere un'auto ferma in superficie occupa spazio prezioso, oltre ad emettere benzene nelle giornate calde.

La soluzione di creare parcheggi sotterranei, che sembra semplice a prima vista, crea parecchi problemi durante i cantieri per la loro durata (minimo 2 anni) e possibili danni alle case per il terreno sabbioso su cui è costruita Milano ed anche dopo con grate, costruzioni per scale e ascensori, rampe, esalatori dei fumi non è di solito esteticamente accettabile in luoghi di pregio ambientale come viale Morgagni. Per non parlare degli alberi di alto fusto che vengono eliminati o danneggiati per gli sacvi vicino alle radici e sostituiti da piante di piccole dimensioni.

In passato alcuni residenti avevano proposto la costruzione di piccoli parcheggi meccanizzati a forma cilindrica da collocare nelle vie di attraversamento delle aiuole (Redi, Broggi) da 70 auto ognuno, con scarso impatto sul verde, tempi rapidi di costruzione, maggiore sicurezza di prelievo non dovendo andare sotto terra a prendere l'auto, mancanza di esalazioni.

Il progetto non  fu mai preso in considerazione perchè il comune preferiva grandi parcheggi a rampe nelle piazze Bacone e Lavater.

L'assessore Maran, intervenendo in piazzale Lavater una settimana fa, ha dichiarato che se i cittadini non vogliono i parcheggi sotterranei devono anche rinunciare a qualche auto e sono pienamente d'accordo.

Bisognerà anche controllare l'uso delle strice gialle e blu, in cui parcheggiano tutti per mancanza dell'intervento degli ausiliari del traffico.

Gentile Andrea,
grazie per aver affrontato l'argomento di Via Morgagni. Anche io sono molto affezionata a questa via, avendo vissuto a lungo lì vicino.

Purtroppo, ho un'opinione radicalmente opposta alla sua riguardo alla qualità  del progetto di riqualificazione. Via Morgagni è secondo me un esempio palese di cattiva progettazione dello spazio pubblico. alcuni esempi li ha già fatti Sacerdoti nella sua risposta a questo post, potrei aggiungerne molti altri. Per esempio la follia dei recinti: che senso ha recintare le aiuole di cespugli, e i pochi brandelli di prato (che tra l'altro proprio a causa dei recinti restano pieni di foglie secche?) e peggio ancora, che senso ha recintare lo spazio con i tavoli in cui gli anziani giocano a carte? non rimane un frammento di spazio libero in tutto il viale. per non parlare del vialetto pedonale che di colpo, verso Piazzale Bacone, finisce in mezzo alle rotaie e spinge i pedoni a camminare sulla ciclabile. a questo si aggiungono le panchine con il bracciolo in mezzo, utile solo a impedire di sdraiarsi. insomma: si è progettato uno spazio redendolo soffocante e poco utilizzabile, e pensando solo a limitare la capacità di movimento delle persone.

Spero che la questione del degrado dell'area intorno a Piazzale Bacone non venga affrontata con la stessa ottica miope, e che si riesca a fare un discorso di qualità a livello cittadino sulle metodologie di progetto dello spazio pubblico.

Se fate caso, ovunque prima passava il tram c'erano giardini ed alberi ben tenuti (Anche Buenos Aires aveva gli alberi nell'epoca pre-metrò).  La sciocca dismissione del tratto inferiore del tram sta portando al declino dell'area (la pista ciclabile ci stava all'interno) e impedisce sia di avere una linea in sede propria, sia dei collegamenti che fanno bene alla rete, in quanto evitano lunghi giri dell'oca ai tram in caso di incagli o per il rientro in deposito. Ora sta succedendo lo stesso con il tratto usato solo per l'accesso al deposito (spreco di infrastrutture: i binari vanno sfruttati al meglio, facendovi ritornare una linea tranviaria, basta creare delle banchine di fermata a norma).

Il tram è sempre stato amico del verde