7 anni fa
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Faccio un post un po' atipico, sperando di non infrangere nessuna regola di partecipaMi...

Oggi girando per la città ho visto come al solito molto degrado, che equivale quasi sempre a molto lavoro da fare per pulire, ripristinare, aggiornare, sorvegliare, ecc.

Il discorso che ormai tutti conosciamo: il lavoro da fare c'è, quello che mancano sono i soldi (e la volontà ma questo è un altro discorso difficile da smontare se c'è la scusa pronta che mancano i soldi).

Bene, andiamo sul concreto e vediamo come si potrebbe fare in un paese normale.

Partiamo dalla classica buca stradale, questa ad esempio è in piazza fontana, in pieno centro.

Ripararla oggi costa 100.

Ripararla tra un anno costerà 110 perchè nel frattempo sarà peggiorata la situazione.

Quindi converrebbe ripararla subito, ma mancano i soldi.

Visto che prima o poi la si dovrebbe comunque riparare, e più si aspetta più costa sarebbe bello poter fare un prestito senza interessi per ripararla subito e pagarlo tra un anno... vero?

Intanto in un anno potrebbe succedere che ci inciampa qualcuno o cade uno in bici e il comune dovrà risarcirgli i danni.

Oppure ci passa sopra un bus pubblico e a furia di scossoni si rompe l'ammortizzatore.

O ancora, considerata assieme a tutte le altre fonti di degrado, allontana risorse turistiche che vedono una città abbandonata a se stessa.

Finanziariamente quella buca è un debito per la città.

Per sanare quel debito servono soldi e oggi come oggi i soldi il comune li prende dai cittadini attraverso tasse e imposte.

Nel concreto avviene che il "debito" della buca viene spostato dalla realtà alle tasche dei cittadini che se ne fanno carico. 

Aspettare vuol dire far crescere quel debito.

Chiedere un prestito ad una banca è forse ancora peggio perché aggiunge degli interessi negativi a quel debito.

Facciamo ora una ipotesi un po' fuori dagli schemi.

Debito per debito che deve essere il comune stampa dei buoni di debito (che ovviamente garantisce come spendibili per tutti i suoi servizi e le imposte) e trova una ditta disposta ad accettarli per fare il lavoro subito.

Il comune ha spostato il debito della buca non più sul cittadino ma su se stesso.

In pratica prima aveva una buca che rappresentava un debito crescente.

Ora ha un debito fisso che equivale alla buca.

Contabilmente nulla è cambiato, ma il danno è riparato e non peggiorerà più col tempo.

Ora vediamo le obiezioni che potreste fare.

La prima è sull'azienda che fa i lavori: perché dovrebbe accettare dei buoni di credito dal comune invece che euro sonanti?

Beh... in primo luogo li avrebbe subito (e di questi tempi non è cosa da sottovalutare) e in secondo luogo se l'importo non è esagerato (politica inversa alle grandi opere e ai grandi appalti in cui si affida la riparazione di tutte le buche della città ad una sola azienda che poi le subappalta) sono buoni che l'azienda può spendere per i sevizi, le tasse e le imposte comunali.

Se proprio non riesce a spenderli in un anno o non vuole gli saranno convertiti in euro appena possibile.

Se poi possono essere ceduti ad altri soggetti ecco che i dipendenti possono riceverli nello stipendio per pagare la Tari o la Tasi o una pratica in comune...

Ok, arrivo alla seconda obiezione: così è come se il comune stampasse una propria valuta per evitare di indebitarsi con le banche. Ma si troverebbe un debito in buoni da garantire in prima persona. E dove li prende i soldi per farlo?

Innanzitutto vi rispondo che quei lavori prima o poi vanno comunque fatti.

L'alternativa è una città abbandonata, in cui non viene fatta manutenzione e non si erogano i servizi.

Escludendo questo catastrofico scenario i soldi vanno comunque trovati, e abbiamo visto che chiederli in prestito alle banche o procrastinare i lavori in attesa di un miracolo crea solo danni e un ulteriore aggravio di spesa.

Se un giorno il comune si trovasse indebitato coi suoi buoni per 1.000.000 di euro e li chiedesse in prestito alle banche si sarebbe comunque risparmiato tutti gli interessi compositi che avrebbe avuto indebitndosi subito.

Inoltre la garanzia che copre il valore dei buoni è il valore stesso del comune.

Quindi se la buca è riparata il comune vale di più, perché attira più turisti, non deve pagare i danni a chi cade per strada o riparare i bus.

Questo modo di utilizzare il debito pubblico è sostenuto anche da diverse realtà politiche (specialmente a livello nazionale) e se vi incuriosisce approfondire la cosa cercatele (io posso suggerirvi ad esempio il F.S.I. fronte sovranista italiano o il 4polo).

In qualche modo dobbiamo trovare una alternativa a questo paese dell'incontrario.

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