6 anni fa
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Ieri avevo voglia di prendere a calci qualcuno, augurargli del male, insultarlo, ma non sapevo di preciso chi.

Purtroppo credo sia una condizione abbastanza diffusa tra i dittadini.

Per la sanità mentale di questi ultimi ritengo sia doveroso da parte dell'amministrazione cittadina fare quanto possibile per aiutare il cittadino nelle sue attività quotidiane, specie nel fruire di importanti servizi pubblici anche se non direttamente erogati dal comune.

Internet è diventato ormai un riferimento per tantissime persone.

Si cercano orari, luoghi, servizi, numeri di telefono, mali, procedure, ecc..

Quando passa un'informazione sbagliata in rete, una "bufala" riferita a un servizio pubblico i disagi sono tangibili.

Esempi reali potrebbero essere mille, ma quelli che sono capitati a me in pochi giorni riguardano gli uffici asl di scelta e revoca non più siti in via Ripamonti ma in Corso Italia e gli orari del giudice di pace.

Cosa è accaduto in definitiva?

I siti "ufficiali" non sono spesso tanto chiari, e non sono certo i primi a comparire sui motori di ricerca.

Quando qualcuno cerca un'informazione in rete, magari anche con un po' di fretta, ecco che spuntano siti specializzati nel fornire orari e informazioni in modo più raggruppato e schematico.

In teoria un servizio utile in più, nella pratica un modo per confondere e indurre all'errore il cittadino se non sono aggiornati.

Capita infatti che alcuni siti lascino notizie vecchie ed errate, e col tempo si accumulano.

Il risultato è che l'ufficio trasferito anche da anni risulta ancora attivo al vecchio indirizzo, o che gli orari siano incompleti, almeno facendo riferimento a molti siti che riportano queste notizie.

Se da una parte il comune può lavarsene le mani visto che non è colpa sua, è anche vero che vigilare sulla corretta informazione aiuterebbe i cittadini.

Si dice che "nessun uomo è un'isola" e io direi che questo detto si può ben adattare anche ai siti internet.

"Nessun sito è un'isola" nel senso che le informazioni passano sempre ad altri siti collegati e formano un raggruppamento informativo che deve essere aggiornato nella sua interezza.

Un problema da affrontare e superare per una città che vuole essere "smart".

Visti gli investimenti nel settore per atre cose piuttosto inutili si dovrebbe pensare a un ufficio preposto alla sorveglianza (che controlli periodicamente le informazioni essenziali per i milanesi che sono presenti in rete), alla comunicazione (quando avviene una variazione possa comunicare in brevissimo tempo a tutti i principali siti collegati di aggiornare i dati), e a raccogliere le segnalazioni (se trovo un sito che riporta informazioni palesemente sbagliate non ho un canale di segnalazione unico ma devofarmi carico di comunicare di volta in volta coi vari gestori).

Non è un problema solo di Milano e servono competenze per trovare e proporre soluzioni tecniche.

Forse qualcuno tra gli affiliati a CCC potrebbe interessarsi presso il comune?

avatar Luca Vinti 6 anni fa
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