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Informativo
6 anni fa
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Al Comune di Milano, Assessorato alla Sicurezza ( forse il Sindaco Sala , forse la Sign.ra Scavuzzo o non so dopo la fuga alle regionali dell'Assessore/a  Sign.ra Rozza ).

Al consiglio di Quartiere zona 8 nella persona del PRESIDENTE di Giunta e Commissione 5.

Titolari:
- FRANCESCO FEDERIGHI - Partito Democratico

COMPONENTI:

Oliviero Giovanni Volpi – Partito Democratico - Vice Presidente
Marco Tansini – Partito Democratico
Maria Chiara Bertinotti – Partito Democratico
Gaia Romani – Partito Democratico
Paolo Romano – Partito Democratico
Giorgio Bianchini – Partito Democratico
Simone Zambelli – Sinistra per Milano 
Giovanni Del Genio – Sinistra per Milano
Pasquale Ermanno Gargano – Noi Milano ( Lista Civica ).
Maria Aurora De Muzio – Forza Italia
Vittorio Pagliuca – Forza Italia
Marco Anguissola di San Damiano – Forza Italia
Eugenio Dell’Orto – Milano Popolare
Igor Giancarlo Iezzi – lega Nord
Laura Aguzzi – Lega Nord
Alberto Arosio – Movimento 5 Stelle
Marco Lodigiani - Indipendente ( Cittadino ).

Segnalo dei lampioni spenti entro una distanza lineare di 500 mt. su 2 Vie. Cinque Maggio / Fabrizi.

Lampione spento angolo via Fabrizi/Cinque Maggio ( 1 mese ).

Lampione spento via Fabrizi altezza campo sportivo SEMPIONE ( 1 settimana ).

Lampione spento vi Cinque Maggio 19 ( qualche giorno ). 

Nonstante i cittadini ivi residenti abbiano chiamato A2A e Comune sentendosi rispondere che non era di Loro competenza ( ? ), L'aspetto di maggiore rilevanza è che non c'è un pattugliamento notturno nella zona e quindi nessuno si accorge di un problema banale come dei lampioni spenti ( meno male che c'è attenzione alle periferie fino all'ossessione ).

Peggio ancora,  se c'è non guarda agli aspetti principali rispetto alla sicurezza sociale e stradale.

Ora, siamo in periferia? 

Si. 

Siamo in una zona controllata efficacemente ?

Non saprei rispondere ma se c'è non si vede.

Se questa è normale amministrazione, non saprei. Il quartiere è praticamente al buio e nessuno lo sa, o peggio, se lo sa e non interviene siamo al paradosso.

Allora la questione non è solo tecnica, è politica. Ma quale politica?

Sarà retorica ma questa è una questione ben nota, questa zona è soggetta a fenomeni di deliquenza comune ( spaccio ) e malavita ivi residente ( come dire, la volpe non preda nei ditorni della tana ).

Diamoli anche il buio e poi ci mancano solo gli sgravi fiscali.

Prego chi di dovere di intervenire efficacemente in modo da ristabilire un sacrosanto diritto alla sicurezza sociale e stradale.

Aggiungo che ho tentato di inserire dei dati nel sito A2A adibito alle segnalazioni, ma è un sito assolutamente impraticabile per un semplice cittadino come la signora Maria, e fatto appositamente per scoraggiare le segnalazioni ( si chiede addiruttura il numero del lampione oltre che tutta una serie di dati personali ).

Siamo in attesa dell'evoluzione smart quando sarà monitorato ogni lampione con connessione wireless, ma fino ad allora l'unico modo è la verifica diretta / visiva.

Un tempo, quando i lampioni erano resistivi, c'era un trasformatore che variava gli avvolgimenti tramite un contrappeso che riequilibrava il rapporto, questo dava anche un feedback rispetto ai carichi elettrici funzionanti, oggi non esite più, ci sono le lampade led che portano verso un risparmio energetico, ma non ancora la rete di monitoraggio ( siamo a pieno titolo dentro alla legge fisica: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma e da qui non ci si muove ).

La Polizia Municipale che tanto fa per segnalare una lucerna spenta angolo Duomo/Palazzo Arcivescolvile, dov'è ?

Purtroppo non è solo una questione tecnica ma anche politica per quanto i circoli di sinistra cerchino di recuperare a parole i consensi delle periferie, peccato che i fatti siano di segno opposto.

Se questo è occuparsi delle periferie e soprattutto se questa è la sinistra ( prego astenersi da citare gli interventi sociali e culturali di integrazione e accoglienza non in discussione, qui si parla di cittadinanza e sicurezza delle strade e dei quartieri privi di controllo, quindi di doveri per la pubblica ammistrazione in capo anche ai Consigli di Quartiere e di diritti per i cittadini italiani retoricamente titolari della Repubblica Italiana e primi aventi diritto ad essere tutelati ).

Non allego foto in quanto buio completo.

Gianluca Gennai.

avatar Mauro Clemente 6 anni fa
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Sagge parole. Triste realtà. Il cittadino di fatto è inascoltato. Il problema è decisamente politico.