Voltarsi dall'altra parte e far finta di non vedere (al tunnel di via Mambretti)

Buongiorno sig. Chianca,

la ringrazio per la segnalazione con testimonianza diretta e foto allegate ( Lei ha colto l'attimo ).

Le scale portano direttamente al tunnel della strada Interquartiere Eritrea/Expo e sono une delle uscite d'emergenza in caso di bisogno ( incidenti, icendi, ecc. ).

Solitamente queste uscite sono monitorate da un sistema di Controllo Accessi e antintrusione che, in questo caso, o non è stato installato o non funziona o peggio, funziona ma viene ignorato.

Attraverso le porte dotate di maniglione antipanico, quindi correttamente funzionanti per l'evacuazione d'emergenza, possono essere raggiunte, aperte e utilizzate come ingresso all' ipprovvisato dormitorio o per altri fini come giustamente Lei  scrive. E' evidente che uno dei frequentatori, che di solito fa da capo branco, dà l'accesso ai poveracci che preferiscono non andare in uno dei 2 centri d'accoglienza situati nelle vincinanze a chiedere aiuto, ma anche a qualche possibile delinquente che cerca un valido rifugio dove nascondersi per una notte non di rado dietro un compenso.

La invito a sporgere denuncia alle Forze dell' Ordine perchè è un  fatto molto grave e potenzialmente criminogeno.

Ricevo da: Segreteria.AssessoreSicurezza@comune.milano.it e pubblico di seguito:

"Egregio  Signor Gentile,

in riscontro alla Sua segnalazione, La informiamo che, in merito alla sicurezza del tunnel di via Mambretti, l’Unità Problemi del Territorio della Polizia Locale ha effettuato un sopralluogo unitamente ad AMSA per verificare la situazione. Contestualmente ha interessato della problematica la proprietà affinché provveda alla bonifica del tunnel in quanto lo stesso non può essere chiuso avendo  la funzione di uscita di sicurezza.

Cordiali saluti.

La Segreteria

Assessorato  alla Sicurezza
Polizia Locale, Protezione Civile
Comune di Milano
Via Beccaria, 19
20122 Milano

Tel.: 02. 772.72356 /02.884.54072

e-mail: Segreteria.AssessoreSicurezza@Comune.Milano.it"

Al Comandante dei Vigili Urbani di Milano.

All'Assessore alla Sicurezza.

Nonostante le ripetute lamentele e chiamate alla Polizia Municipale ( una delle Mie ultime, risale alla fine di Luglio ), il problema del bivacco nella rampa di sicurezza del tunnel Eritrea/expo che sbocca in Via Aldini, angolo Mambretti, resta irrisolto ( mi chiedo perchè la porta di accesso non è monitorata da un sistema di controllo accessi o video sorveglianza ).

Si aggiunge l'aggravante dei materassi che ostruiscono la via di fuga in caso di emergenza incendio in galleria, oltre ad essere essi stessi fonte di un possibile incendio.

Il luogo è divenuto un sicuro approdo notturno e non solo, dei diversi " senza fissa dimora " che stazionano, con ogni probabilità, nella zona di Largo Boccioni,  ma anche un rifugio per altri.

Venerdì 31 Agosto, durante il nubifragio mattutino, la rampa di evacuazione, era piena di gente che vive fuori dai circuiti di accoglienza ufficiali, certamente per scelta e non per altro, vista l'imponente macchina di solidarietà meneghina, che pare funzioni solo in alcune zone della città, prevalentemente in centro.

Si chiede un intervento DEFINITIVO sulla comunità di disadattati che occupa il quartiere, in modo da dare a tutti una sistemazione dignitosa viste le ottime strutture di accoglienza presenti in città, e una sistemazione dei dispositivo di sicurezza stradale, attualmente utilizzato come " abitazione " e non come rampa di evacuazione d'emergenza stradale in galleria. 

Gianluca Gennai.

A:

Gentile  Dottoressa Anna Scavuzzo ( interim Assessore alla Sicurezza )

Egregio Dott. Ciacci: Direzione sicurezza Urbana.

Egregio Direttore Architetto Salucci, Direzione Mobilità visto l’estratto (di seguito) dove si legge:

• Coordinamento e gestione delle attività del Nu.I.R. sulle infrastrutture viabilistiche, sul territorio cittadino ed in emergenza a supporto della struttura comunale in caso di urgenze e possibili pericoli per l’incolumità pubblica.

pur senza foto, data l’invarianza, credo si possa sostenere che a nessuno interessa la questione anzi, a qualcuno va bene che ciò avvenga fatta salva la legge, che in questo caso è totalmente elusa e parlo di materia SICUREZZA DELLE GALLERIE anche se qui il comune può aver applicato una deroga che, tuttavia, non può mai contravvenire al tema della sicurezza stradale.

Allora mi chiedo se è tempo di denuncia alla magistratura dopo le tante segnalazioni e telefonate alle Forze dell’Ordine e su questo portale che comunque arriva a chi “di dovere”, grazie all’ottimo Oliverio attraverso le tante vie social. 

Ad oggi un sistema di sicurezza adibito all'evacuazione in caso di incendio in galleria o incidente grave, è de facto un dormitorio totalmente fuori controllo e fuori legge in materia di sicurezza stradale.

Da una segnalazione del cittadino Sig. Chianca prende spunto quanto segue:

ANAS. Linee Guida per la progettazione della sicurezza nelle Gallerie Stradali.

• 2.1.4.10.1Gallerie di lunghezza compresa tra 500 e 1000 m

4.2.1.4.10.1.1 Uscite dirette verso l’esterno Le porte di accesso devono essere dotate di sensori ed all’apertura deve attivarsi un allarme ottico acustico locale temporizzato. L’impianto di illuminazione delle uscite verso l’esterno dovrà essere collegato ad alimentazione elettrica di sicurezza.

4.2.1.4.10.1.2 Cunicoli di sicurezza I cunicoli di sicurezza sono adibiti a via di fuga protetta e devono condurre direttamente all’esterno. Il cunicolo di sicurezza deve essere realizzato ed attrezzato in modo tale da consentire agli utenti in fuga di raggiungere l’esterno in completa autonomia. L’impianto di ventilazione deve contemplare una unica modalità di funzionamento in grado di garantire la qualità dell’aria all’interno del cunicolo di sicurezza. L’impianto ventilazione del cunicolo di sicurezza deve essere collegato all’alimentazione elettrica di emergenza.

DEFINIZIONI DEL CASO.

• Passaggi di fuga che conducono direttamente da un’uscita d’emergenza alla superficie o in altro luogo di sicurezza. Tali passaggi sono generalmente possibili soltanto per le gallerie con poca copertura (ad esempio le gallerie cut and cover).
• Sistemi di vie d’uscita ( estratto da Certifico )

Luogo sicuro statico contiguo comunemente con una via di fuga verticale o in essa inserito. Tale spazio non dovrà costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo e avere caratteristiche tali da garantire le permanenza di persone con ridotte capacità motorie in attesa dei soccorsi.

Non credo ci sia da aggiungere qualcosa all’ovvietà che, in questo caso, passa all’incoscienza dei responsabili ( comunali ), essendo una strada interquartiere (via Castellammare).

Una riflessione:

La questione delle presenze storiche di piccole comunità di Homeless nel quartiere, è oramai da affrontare con metodo e definitivamente, non tanto rispetto alla tolleranza o l'intolleranza del fenomeno, quanto rispetto alla dignità di questa gente che dovrebbe trovare ristoro nelle politiche di una sinistra che pare sia altrove,  cosi come i cittadini costretti a convivere con un senso di abbandono pressoché costante se non in aumento da parte degli organi di sicurezza.

Gianluca Gennai.