"The Economist" Classifica delle città più vivibili al mondo: Milano passa dal 43° posto, al 46°. Come mai questo peggioramento? Cosa fanno Palazzo Marino e la Regione per migliorare Milano?

La notizia mi pare non debba stupire. I parametri per stilare la classifica sono numerosi ed i piu' vari e curiosi, ma non penso sia difficile girare per Milano e guardarsi intorno per comprenderne la posizione. Aria pessima e insalubre, clima orrendo (bollente d'estate, gelato di inverno), degrado sporcizia diffusa, cemento imbrattato ovunque,  si parla tanto di Roma ma io non rilevo - da cittadino "extracomunitario" che seppur residente da 25 anni in citta' non puo' essere sospettato di "parigianeria" - che Milano sia poi molto meglio quanto a decoro, cura del verde, pulizia, qualita' della PA, servizi al cittadino, "mentalita'" del cittadino.  Basta passare le Alpi e rilevo come il confronto con Lione, Zurigo, Monaco di Baviera o appunto Vienna sia impietoso. Poi ok, se si parla di economia, finanza, moda ecc nell'ambito italiano puo' vincere facile, l'aperitivo, l'happy hour, la "movida" (chissa' poi perche' si deve usare un termine spagnolo... mah)  ma la qualita' della vita e' altra cosa. L'impressione è che EXPO abbia, in modo un po' provinciale,  montato  la testa a Milano. Ci vorrebbe un bagno di umiltà e rivedere le priorita', l'"a" , "b", "c" piuttosto che le opere faraoniche,  o bearsi per il nuovo skyline che francamente non impressiona nessuno... Ha detto bene la questione dell'Ente del Farmaco e' emblematica, nonostanza abbastanza ridicolmente sia riproposta una "revisione del caso" cui forse credono solo quelli del TG3 Regionale. Le reazioni dei dipendenti all'idea che potessero essere trasferiti a Milano mi pare emblematica...