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Il sogno si avvera! Finalmente dopo anni di battaglie ed impegno, sabato 23 marzo 2019 abbiamo tenuto l'annuale Assemblea dei Soci del CSA Petrarca per la prima volta tra le mura di Casa Petrarca.

Ma i tempi sono mutati;
i re della  terra hanno dichiarato guerra alle lettere;
temono, io credo, di macchiare d’inchiostro l’oro e le gemme,
ma non d’avere un animo sordido e accecato dall’ignoranza. 

(Petrarca - Familiari, VII, 15, indirizzata a Luchino Visconti)

Sabato 23 marzo tutti i soci del CSA Petrarca avevano gli occhi lucidi per la commozione e il cuore gonfio d’orgoglio come quando si conquista una cima lungamente desiderata e dalla quale, finalmente, si può dominare tutto il panorama circostante.

Per la prima volta l’assemblea annuale dei soci si teneva a casa Petrarca, la sede che tutti hanno sempre avuto nel cuore e che per tanti anni si è fatta attendere. Casa Petrarca ospitava, aprendo le sue stanze avite, a noi tutti accogliendoci come se fosse sempre stata la nostra casa.

Non vi parlerò della seduta, lascio questo incarico al verbale ufficiale, io desidero parlarvi solo dell’emozione e dei sentimenti scatenati da questo luogo magico. Qui potremo progettare liberamente il nostro futuro culturale, non più in esilio, qui potremo issare ben alta la bandiera  dell’impegno culturale che ci ha sempre accompagnato anche nei tempi meno favorevoli. Qui potremo aderire alla richiesta del nostro amato nume tutelare che ci  invita, come nella lettera a Luchino Visconti, a tener duro e lavorare sempre per la cultura.

Verso il tramonto il sole penetrava dolcemente dalle finestre, la riunione era terminata, i soci si erano raccolti attorno al tavolo per un momento di festa, dall’empireo dei poeti Francesco Petrarca sorrideva felice di vedere un gruppo di amici che si riuniva in suo ricordo e con un cenno del capo ci benediceva.

La certezza di essere nel giusto, l’ostinazione che ci viene dal combattere una battaglia meritevole del nostro impegno ci ha sempre mosso e sostenuto, quindi, amici, ora che siamo arrivati, schiena dritta, teniamoci per mano e intoniamo il poderoso peana dei costruttori di città (noi invece di Cultura):

In luoghi abbandonati
Noi costruiremo con mattoni nuovi
Vi sono mani e macchine
E argilla per nuovi mattoni
E calce per nuova calcina
Dove i mattoni sono caduti
Costruiremo con pietra nuova
Dove le travi sono marcite
Costruiremo con nuovo legname
Dove parole non sono pronunciate
Costruiremo con nuovo linguaggio
C’è un lavoro comune
Una Chiesa per tutti
E un impiego per ciascuno
Ognuno al suo lavoro.

(T.S. Eliot, La Rocca, coro I)

Testo del vicepresidente Roberto Gariboldi.

Un momento emozionante, ben descritto anche dalle parole della nostra socia Mara:

Per la prima volta nella storia del CSA Petrarca Onlus, l'assemblea annuale dei Soci ha potuto svolgersi nella suggestiva cornice di Casa Petrarca (Villa Linterno), presso la quale soci e volontari hanno profuso negli ultimi mesi il massimo impegno affinché il suo secolare fascino tornasse a risplendere, in tutta la sua magia. E così, in una atmosfera serena e costruttiva, sono scaturiti nuovi progetti, idee e collaborazioni, atti a determinare un chiaro, seppur molto impegnativo, percorso di attività culturali da realizzare nell'immediato futuro.
Resta, più forte che mai, la convinzione in tutti noi che le estenuanti battaglie combattute per realizzare questo "legittimo" sogno, abbiano finalmente avuto il giusto, meritato epilogo.
Facciamo quindi nostro, ora più che mai, il motto che Francesco Petrarca dedicò a Gian Galeazzo Visconti, primo Duca di Milano:
... "A bon droit" ...

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