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3 anni fa
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I milanesi sono tradizionalmente attenti alle spese, alla sobrietà ma anche agli investimenti coniugati al miglioramento, se essi sono sensati. Per questo credo si debba davvero riflettere sui gazebo pensati dal commissario Arcuri e commissionati allo studio di architettura Boeri. Sembra una questione di poca rilevanza, di secondaria importanza, invece rimanda a concetti che fanno pensare a quanto tutto sia accettato passivamente o debba essere accettato come tale dai cittadini, i quali oramai sia adagiano su modelli di sviluppo negativi spesso in modo acritico. Certo su questo, insistono strategie che allontano il senso critico, fino a giocare sulle paure e le speranze della gente, francamente quanto di più odioso si possa fare in un momento come questo.

Dopo aver dato un’occhiata al rendering, sembra che queste primule siano dei mini presidi medico ospedalieri da assemblare come se dovessero accogliere chi sa quali pazienti, tuttavia privi di senso pratico se rapportati alla funzione che dovrebbero assolvere e ai criteri del costruire dei presidi para ospedalieri o similari. Se invece si pensa a qualcosa di diverso, che si dica. Se cosi fosse, mi viene da dire che questi presidi dovrebbero essere allacciati anche al sistema fognario, alla rete elettrica con una certa efficacia, dovrebbero avere il controllo delle sovrapressioni e del sistema di aereazione come del resto alcune tensostrutture degli ospedali militari, progettate per essere delle vere zone in asepsi se l’intento è quello di costruire un vero e proprio cloud medicale di primo intervento con tanto di triage. La primula è stata progettata modulare, probabilmente per essere costruita in serie e poi trasportata a pezzi ove dovrebbe essere locata. Forse di 2/3 taglie standard, pensata con il concetto del package. Insomma una cosa molto tecnologica ma tutto sommato semplice da costruire, dunque dal punto di vista della logistica e dei tempi di realizzazione, davvero efficace, ma mi fermo qui.

Alcune osservazioni: la sala dedicata alla cura delle eventuali reazioni avverse è di circa 9 m2 in cui è improbabile metterci le necessarie apparecchiature elettromedicali e tre operatori più non si sa quanti pazienti. Il resto degli ambienti è piuttosto ridotto, 2,6 mt di profondità degli spazi per anamnesi e vaccinazione in cui dovrebbero sostare almeno 4 persone tra operatori e pazienti/accompagnatori. Poi ci sarebbero i corridoi di 1,4 mt, quando un presidio ospedaliero ha i corridoi di 2,8mt. Del tutto indefinita la gestione dell'attesa, sarà fuori? Sarà in un altra struttura adiacente? 

Non dimentichiamo che siamo ancora in una fase in cui le distanze sono fondamentali. Non si capisce come questi contenitori dovrebbero essere classificati e certificati e come essi possano essere locati in mezzo alle piazze o in luoghi anche simbolici di paesi e cittadine d’Italia. Il costo pare si aggiri tra i 400 e i 500 milioni di euro cad’uno essendo una struttura molto sofisticata e tecnica (in allegato i dettagli). Questo è uno degli argomenti dolenti visto che non sembra ci sia bisogno di questo tipo di strutture per vaccinare, se mai meglio all’aperto come i drive through per i tamponi. Basti pensare che in Inghilterra si somministrino i vaccini anche nelle chiese, dove certo c’è lo spazio necessario per mantenere il distanziamento sociale. Io credo occorra vaccinare, ed ogni luogo può andar bene, purchè esso sia non distante da un ospedale in modo da ricorrere alle eventuali cure in tempi brevi, se necessario. Nel caso non vi siano luoghi aguati, una tensostruttura la si può noleggiare vista la crisi del settore, oltre alle note strutture sia della protezione civile che militare.

Se da una parte tutto questo in un paese normale non sarebbe neanche preso in considerazione, dall’altra oramai noi cittadini ci siamo abituati agli sprechi e agli abusi perpetrati dallo status quo declinato ora al politico di turno ora al personaggio famoso, in questo caso l’arch. Boeri, consolidando il suo comportamento davvero molto distante dal mio modo di pensare.

Mi auguro che questa giunta e quella che verrà, sia concreta e prenda le distanze da questa assurda vicenda e che in generale Milano valuti meglio i personaggi di casa oggi osannati da un certo ambiente meneghino. Sullo sfondo un commissario del Governo che lascia tracce di insensatezza se non irrazionalità, certamente non adatto al ruolo che ricopre e lontano dai codici deotologici che dovrebbero essere alla base di una cosi alta responsabilità governativa.

Gianluca Gennai

Allegati (1)

La Primula di Boeri: i dettagli dei Padiglioni realizzati per la campagna di vaccinazione anti Covid-19

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