2 anni fa
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Buonasera a tutti.

Sono rimasto colpito dall'evidente crollo dei votanti alle ultime elezioni comunali, dove siamo passati dal già poco esaltante 57% del 2016 (al primo turno), al 47% dell'unico turno attuale.

I non votanti, sono passati dal 43%, al ben il 53%!

Questo dato inizia ad essere inquietante per la tenuta democratica del paese, dove di fatto a Milano (e non solo lì, purtroppo), i non votanti molto spesso sono sensibilmente più alti come numero e percentuali dei votanti.

Non ho sentito al momento risposte da parte dei partiti politici, dove si è invece oscillato tra chi ha parlato di "grande vittoria" e altri di pesante sconfitta.

- Quali contromisure vanno invece attuate per riportare stabilmente i cittadini al voto?

- Cosa devono fare i partiti per tornare a radicarsi nella società?

Mi sembra indicativo ripartire da Milano, dove con i "sindaci delle periferie", i votanti sono semplicemente crollati nelle stesse. Basta guardare sul sito del Comune nella banca dati elettorale, inserire il proprio numero della sezione, e controllare. Nella mia ha votato solo il 39% degli aventi diritto, con ben il 61% di non votanti! In altre è andata ancora peggio con votanti al 25% e non votanti al 75%..

E' evidente che gli slogan a cui non seguono i fatti; la mancanza di troppa manutenzione; lo scarso controllo e bonifica del territorio; il mancato decentramento (con relativi poteri e risorse ai Municipi ex Zone); la scomparsa dei partiti con sezioni vuote e senza iscritti; hanno in larga parte contribuito a tutto ciò.

Penso che per invertire questo trend occorrono varie azioni e interventi legislativi non più differibili:

1) Una legge elettorale che stabilisce un limite minimo del 50+1% come quorum dei votanti, pena annullamento delle elezioni e loro rifacimento. Nell'attesa momentaneo commissario straordinario per la gestione dell'esistente, fino alle nuove elezioni.

2) Maggiore decentramento, con più competenze e risorse ai Municipi ex Zone.

3) Valutare anche un referendum popolare sulla legge elettorale, che stabilisca il principio minimo del 50+1% dei votanti effettivi, per validare la stessa tornata ellettorale. Esattamente come nelle assemblee condominiali dove se non si raggiunge questa soglia, si va a casa e si ripete la riunione.

4) I partiti politici si devono ricostruire sul territorio, sia con presenza fisica (sezioni), nonchè con iniziative frequenti utilizzando bene anche le enormi potenzialità del web per dialogare/comunicare con i cittadini.

5) Procedure chiare e codificate per la scelta dei candidati in largo anticipo, attraverso le elezioni primarie obbligatorie sia per chi governa (sindaco in carica incluso); sia per l'opposizione. In questo modo si apre un ampio dibattito con programmi da illustrare e confrontare con i cittadini. Queste sono anche iniziative di finanziamento trasparente per i partiti...

Questo enorme aumento di chi non vota lo vedo molto pericoloso per la stessa democrazia, che non deve svuotarsi, o peggio ridursi ad una specie di simulacro. Va quindi curata amorevolmente, e in maniera decisa e adeguata.

Cosa ne pensano di queste tematiche, e ipotetiche modalità di intervento su come riportare i cittadini al voto, i partecipanti a partecipaMi? Voi cosa proponete di fare in concreto?

Milano 4 Novembre 2021

                                                                                                                      Cordiali Saluti

                                                                                                                    "Stefano Vigo"


Andamento dell'affluenza alle urne nelle gradi città...

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Sono d'accordo con te.
avatar Ernesto Grossi 2 anni fa
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Ascoltare realmente le istanze dei cittadini..... sembra scontato ma non lo è. La "disaffezione" deriva da un senso di impotenza rispetto ai problemi. Ma io penso che i nostri amministratori questo lo sappiano...