1 anno fa
1 consensi
Segnala Segnala come rilevante - Segnalato rilevante da 0 persone.

Certo, oramai il twitter e l’hashtag è partito, ce ne faremo una ragione.

Di recente si è sollevato un gran polverone sulle dichiarazioni di Chiara Ferragni, rispetto alle condizioni in cui si trova la città dal punto di vista della delinquenza comune, decisamente in aumento (baby gang e rapper capo bastone), facendo calare drasticamente la percezione di sicurezza tra i cittadini, in particolare tra quei cittadini che fino ad oggi, leggevano la cronaca milanese con un tasso d’interesse pari a zero, visto che tutto era riconducibile alle solite periferie dove la vena violenta è sempre stata in salute. Il lamento di una Signora (Chiara Ferragni) che certo, lo dice anche Lei, gode di alcuni privilegi, non passa inosservato visti i numeri dei suoi social, dunque, pur a malincuore, il "maire" milanese ha dovuto in qualche modo e di sua sponte, rispondere pur ai margini di un altro discorso e in un contesto non esclusivo, sia mai non gli vengano aizzati i buldog dal click facile della brava e bella imprenditrice (ma non era una influencer?). 

C’è bisogno che certe voci fino ad oggi dissociate dai mali di strada, sollevino il problema, perché se c’è un responsabile di un lento ma progressivo disinteressamento rispetto agli investimenti sulla sicurezza, è proprio Sala con la sua politica di rendita che, associata al patto di stabilità, ha reso il Comune sempre più indifeso e ciò non può essere sempre una questione del Prefetto o del Ministro dell’Interno. Infatti, sulla base della Legge 65-86, si legge:

Art.2

FUNZIONI DEL SINDACO

Il sindaco o l'assessore da lui delegato, delle funzioni di cui al precedente articolo 1, impartisce le direttive, vigila sull'espletamento del servizio e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai regolamenti.

Art. 14.

COPERTURA DELL’ONERE FINIANZIARIO

All'onere finanziario derivante dall'attuazione della presente legge provvedono gli enti interessati, nei limiti delle disponibilità dei propri bilanci e senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio statale.

A firma: Francesco Cossiga.

Non c’è dubbio che certe derive siano state originate da una certa declinazione politica favorevole al "maire", per lo più ex 68inna, in gioventù motivata dalle lotte di classe e oggi certamente portavoce di una sinistra più borghese, benpensante, educata e tuttavia di carattere più centrista ma decisamente trendy sul green new deal, sul capitalizzare Milano come brand tralasciando ogni aspetto che ne rallenti l’appeal, se non occultandolo (come si dice? Parliamone bene che a parlar male si peccato). Ci dispiace il retrofront della bella Ferragni che, con un guizzo di marketing e amor proprio, o meglio di future aperture da parte del Comune, alle eventuali iniziative anche del marito Fedez, ha preferito ritoccare la sua dichiarazione. Certo signora Ferragni, il problema a Milano resta, cosi come altri e tanti temi che gravano sul cittadino questa volta forse un po' meno di periferia e un po’ più somigliante a Lei. I temi sociali dei quali sembra tanto interessarsi, oggi sono marginali rispetto al dilagare di bande senza quartiere, e il fenomeno non accenna a diminuire, anzi sembra che la mano di nero oramai stia dilagando impunita, con buona pace di tutti quelli di cui sopra, certamente ai tempi, contro la Polizia e qualsiasi organo di repressione, sul solco del voler comprenderne i perché, oggi inutili e ieri incompresi,  lasciati sospesi nelle occupazioni a Sesto San Giovanni degli anni 70, nelle aule magne del Parini se non del Berchet. Il fatto è sotto gli occhi di tutti, non passa giorno in cui non ci sia una rapina, una aggressione, uno scippo o un regolamento tra bande. Certamente oggi bisognerà attendere le finanze e i tempi tecnici per riguadagnare un numero congruo di vigili pro capite, intanto nessun può più pensare che in centro si stia tranquilli, vuoi vedere che questi compiono il miracolo della parità Sociale al posto degli ex bombaroli con in tasca la foto di Pol Pot e in camera l’immancabile Che, rivoluzionari con il jet-lag e che oggi alcuni, hanno giurato fede allo Stato, sedendosi sullo scranno del Comune se non della Camera o del Senato. Chi ascoltavano? A sì…gli Inti-Illimani.

Gianluca Gennai

Nessuna risposta inviata