1 anno fa
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Egregio Sindaco,

la parola spesso lascia le cose come stanno ma talvolta smuove le ragioni radicate e qualche volta riesce a dare un contributo, solo se viene ascoltata con la giusta attenzione e se non si giudica a priori chi la stia dicendo. Lei ha ragione, ha il sacrosanto diritto di fare quello che meglio crede della sua Milano, dei suoi cittadini, dei suoi terreni, in nome del suo credo, delle sue radici e delle sue convinzioni che probabilmente sono anche cambiate negli anni, prima le spinte di gioventù e gli errori, poi gli studi e il lavoro, un crescere d’impegni e di responsabilità, le delusioni e gli insuccessi ma anche i successi e i traguardi, sempre in certi ambienti, a certi livelli. Dolori nella vita privata e gioie al tempo stesso. Lei tuttavia ha fatto di tutto per primeggiare, con strategie tutte sue, molto attente ad essere una figura pacata ma anche decisa e decisiva, cercando di dare di se l’immagine del leader capace, un manager a tutto tondo, in grado di essere anche un oratore, uno scrittore, ci sono i suoi libri che lasciano una traccia di sé ai posteri, ai suoi eredi, oggi un politico con la taglia del fare perché Lei è il Sindaco di Milano, Lei è quello che i milanesi hanno scelto per farsi rappresentare per taluni e sostituire per talaltri, anche in Europa si è guadagnato affiancamenti di un certo rilievo, prendendo anche le sembianze di un normale cittadino che, ad un certo punto della vita, decide d’impegnarsi per il prossimo, fino a sposare le correnti nordiche dell’ecologia salvifica a tal punto da assumersi anche delle responsabilità decisionali per i tanti cittadini milanesi che non comprendono, non capiscono ma capiranno, o abdicheranno perché figli di radici incolte, poco scolarizzati o scolarizzati ma incapaci di mettere a frutto i propri guadagni. Lei oggi è un faro per i milanesi, ed è giusto che vada avanti con barra a dritta, faccia di tutto e di più nel nome della ragione, del sapere e della coscienza superiore perché Lei sa, perché lei è in grado di decidere cosa è bene e cosa è male. Complimenti Sig. Sindaco, ha centrato il bersaglio, è riuscito a far tacere gli scettici, a far parlare i muti e vedere ai ciechi il suo mondo meraviglioso, una Milano perfetta, bella, appagante, di grande "appeal" e soprattutto attrattiva per i grandi investitori, con i quali fa giusti affari, un pezzetto della città per tanti, tanti soldi da rilasciare sul territorio, sui cittadini, dunque un benefattore, quasi un sant’uomo che ben rappresenta il milanese bravo, pronto a rinunciare ai propri interessi per dare ai meno fortunati, soprattutto ossigeno, aria buona, bei palazzi, un centro bello, un nuovo stadio e forse degli straordinari navigli che riporterebbero Milano agli antichi splendori ma senza ratti, senza puzze perché lei saprà anche profumare questa nostra bella città, oggi grazie a Lei ancora più bella e iper-ossigenata grazie ai suoi divieti di circolazione alle macchine più inquinanti, quei brutti mezzi spesso malconci, guidati da quei poveri vecchietti e quella gente rozza e incapace di mettersi un foulard e andare sorridente in bicicletta dal Corvetto in P.zza Duomo o da Quarto Oggiaro a Mind ma in questo caso meglio così. Tra breve darà a Milano un nuovo e scintillante stadio attorniato da belle costruzioni innovative e luoghi dove i milanesi potranno spendere quei 2 o 300 euro avanzati alla fine del mese o fare dei sani debiti rispettando il trend dell’economia moderna, soddisfatti di avere un pezzo di bellezza straordinaria vicino a casa al posto di un simbolo per il mondo ma si sa, Milano è capace di rinnovarsi e con Lei ha raggiunto l’essenza, l’apice. Grazie davvero Sig. Sindaco, noi sapremo essere dei bravi cittadini, l’abbiamo eletto per fare tutto questo, siamo fieri di essere uguali a Parigi anche senza la Torre Eiffel e il centro Pompidou e quei tanti treni metropolitani. Lei Sig. Sindaco ha anche dato molto lavoro ai CAF della città, quelli delle periferie nei quali i tanti anziani e i cittadini incapaci, riescono a stare dietro alle sue innovazioni sacrosante, ai tanti cavilli e gabole tra APP e siti "ad hoc" dove si deve per forza entrare per sopravvivere. Ma certo, che razza di milanese è quello che non sa come si usa una APP! Grazie Sig. Sindaco, vada avanti e mi raccomando non si fermi, sia deciso, non ascolti le voci dei più sfigati, non intacchi il suo brand di: sindaco/manager /ecodisinistraunpodidestracattosportivodelpdverdeeuropeoriformista/ e soprattutto milanese tutto d’un pezzo che certamente guarda con pacatezza e senso del buon principe, a quei poveri insensati cittadini che hanno bisogno di un faro, un uomo al comando capace come Lei. Si ricordi di portare sempre con sé la fotografia di Lei con alle spalle la sua Città che respira aria nuova, verde/grigia, intrisa di un nuovo umanesimo, fatta da lei medesimo, a suo ritratto di giovane esponente maturo e soprattutto competente, di colui che sa, savio direi, un uno di due in cui Lei è il doppione di se, paladino del verde totale anche a scapito di una parte di quegli strani cittadini che si ostentano a non adeguarsi,  la mostri con orgoglio ai suoi commensali, il giorno in cui festeggerà gli anni passati a fare del bene per chiunque sia stato capace di investire su di Lei o trarre beneficio da Lei, indomito portavoce della giusta misura di noi (voi), abile sportivo del dribbling  indossando quei vestiti da taglio di sartoria, cuciti da mano abili e sapienti, capaci di valorizzare il suo splendente e scultoreo alter ego in cambio di adeguati guadagni (per i suoi benefattori).

Gianluca Gennai

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