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Nell'anno della Maddalena, sabato 19 Novembre 2022 il CSA Petrarca Onlus ha organizzato nella dimora milanese in cui il poeta visse per otto anni in epoca viscontea, una conferenza-studio dedicata ad una figura biblica preminente, ma tuttora argomento di discussione, Maria Maddalena.

Nonostante sia stata testimone oculare della Risurrezione di Cristo, i Vangeli canonici la citano solo marginalmente e, in questo nostro contesto, sono stati analizzati anche i Vangeli gnostici/apocrifi.

Durante la presentazione dell'evento Massimo de Rigo, Presidente del CSA Petrarca Onlus, ha illustrato come a Milano siano tuttora presenti testimonianze legate alla tradizione ed ai culti riferiti a Maria Maddalena, come la colonna in Piazza De Angeli, posizionata nel luogo in cui sorgevano la chiesa e l'hospitale templare a lei dedicati. Il borgo della Maddalena, sorto nel punto dove la strada per Baggio, sulla direttiva di Infernum, passava sul ponte del fiume Olona, era considerato uno dei famosi "Corpi Santi" appartenenti al territorio della nostra città. De Rigo cita anche Petrarca che, nel suo "Elogio di Maria Maddalena" - recitato in seguito da Laura Viganò - ha dato prova del suo pellegrinaggio alla grotta di Sainte-Baume, in Provenza.

Segue l'intervento di Roberto Gariboldi: "Maddalena e il mondo certosino". L'ordine certosino, fondato nel 1084 da San Bruno, scelse come figura di riferimento Maria Maddalena, l'apostola di Cristo che, alla sua morte, decise di ritirarsi a vita eremitica sulle Alpi francesi. Nella liturgia certosina, la santa ha sempre occupato un posto di rilievo.

Interviene successivamente Maria Maffucci: "Al di là della leggenda - Vita e missione di Maria Maddalena". Grazie ad approfonditi studi di tutte le fonti disponibili, Maffucci ha raccolto numerose testimonianze sulla Maddalena che, nel corso dei secoli, è stata spesso giudicata in modo controverso, generando illazioni confutate in questa circostanza dalle scrupolose ricerche della nostra studiosa. Ne emerge una figura decisamente diversa da quella tramandataci nel tempo: una donna benestante e, quindi, lontana dall'immagine di "prostituta" che le venne attribuita. La sua devozione verso il Cristo la indusse, alla sua morte, ad intraprendere un lungo e tortuoso viaggio che dalla Palestina la condusse, toccando anche la Sardegna (e da qui il nome dato all'arcipelago) verso il sud della Francia, in Provenza, su una "barca senza vela e senza remi" (immagine immortalata da Giotto in un famoso dipinto del 1320). Nella località oggi chiamata Saint- Maximin-La-Sainte-Baume, nei dintorni di Marsiglia, la Maddalena si ritirò a vivere in una grotta; alla sua morte, fu sepolta nel luogo diventato in seguito l'attuale cripta della basilica.

Anche San Francesco fu un suo devoto: in Toscana gli fu donato da un nobile un santuario e, proprio in una celletta dedicata a Maria Maddalena, il santo si ritirava in preghiera.

Laura Viganò, che ha accompagnato i singoli interventi, ha concluso la conferenza con la lettura recitata, preannunciata all'inizio da Massimo de Rigo, di Francesco Petrarca "Elogio di Maria Maddalena", tradotto dal francese da Maria Maffucci.

 

 

Passando dalla stirpe di Sangue Reale (Sang Real, da cui Sangraal), alla stirpe dei Merovingi, e toccando temi che spaziano dalla religione, alla storia, ai sentimenti che ciascuno di noi può provare verso un argomento così delicato e sensibile, questo suggestivo ed avvincente incontro ha comunque donato, non solo ad un pubblico dimostratosi particolarmente attento e coinvolto, ma a tutti noi, una forte, evocativa e misterica emozione.

Mara de Rigo - foto dell'evento a cura dei soci.

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CSA Petrarca

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