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Tutto bene, a condizione che non si faccia confusione tra i poteri del Consiglio e quelli della Giunta comunale. Il documento approvato è un ordine del giorno del Consiglio. È politicamente importante, ma non...
Tutto bene, a condizione che non si faccia confusione tra i poteri del Consiglio e quelli della Giunta comunale. Il documento approvato è un ordine del giorno del Consiglio. È politicamente importante, ma non crea alcun effetto giuridico. Perché diventi effettivo occorre che venga adottato un provvedimento in tal senso dalla Giunta mediante una delibera firmata dal sindaco. Altrimenti, il documento, per quanto importante e condivisibile, rimane nell'alveo delle buone intenzioni espresse dalla più importante assemblea cittadina. Spero che questo sia chiaro a tutti.
Altra sciocchezza di amministratori inetti.
L’attuale limite di velocità cittadino sarebbe più che sufficiente ……. se fosse rispettato .
Perché invece di tirare fuori dal cilindro quest’altra idea bislacca...
Altra sciocchezza di amministratori inetti.
L’attuale limite di velocità cittadino sarebbe più che sufficiente ……. se fosse rispettato.
Perché invece di tirare fuori dal cilindro quest’altra idea bislacca non si è pensato di lavorare seriamente per il rispetto dei 50 Km/h ?
Purtroppo quelli che non rispettano i 50 Km/h non rispetteranno nemmeno i 30 Km/h, visto che hanno modi ben collaudati per non pagare le eventuali multe.
Fra l’altro i controlli sono praticamente assenti, dal momento che ormai sono automatizzati e i sistemi di rilevamento velocità segnalati, tracciati con strumenti, che chi corre in auto, usa e sa usare con perizia.
Invece le persone usualmente corrette, non avvezze all’uso di tali strumenti, saranno coloro che “ingrasseranno” le casse del Comune di Milano.
Concetti anche intelligenti che messi lì a casaccio raccontano una realtà romanzata arretrata nelle conclusioni. Le Zone 30 si stanno facendo strada, motivatamente nell'Europa più evoluta, con risultati più che...
Concetti anche intelligenti che messi lì a casaccio raccontano una realtà romanzata arretrata nelle conclusioni. Le Zone 30 si stanno facendo strada, motivatamente nell'Europa più evoluta, con risultati più che incoraggianti e favore dei cittadini. Se ne faccia una ragione, ma sopratutto si documenti, resterà abbagliata.
Or ora, sento in TV profeti che asseriscono che il minor limite di velocità diminuirà gli incidenti. Certamente, ma se quello è l’obbiettivo allora portiamo il limite a zero, così siamo sicuri del risultato....
Or ora, sento in TV profeti che asseriscono che il minor limite di velocità diminuirà gli incidenti. Certamente, ma se quello è l’obbiettivo allora portiamo il limite a zero, così siamo sicuri del risultato.
“L’uomo che non fa niente non sbaglia mai !”
Non è invece una causa di incidenti il reale FATTO che sono molti gli utenti in strada che non rispettano le regole e fanno cose assurde, cose assurde che farebbero anche a 30 Km/h ?
“La maggiore incidenza di incidenti c’è perché in strada vi sono veicoli che vanno a velocità diverse, perché ora vi sono molti monopattini e biciclette elettriche” .
Uno dei motivi del boom di tali mezzi è che oltre il basso costo non hai obblighi di targa, assicurazione, bollo, casco ecc. , e soprattutto FAI QUEL CHE TI PARE.
Puoi salire e scendere dai marciapiedi, passare con il rosso, andare in controsenso, fare inversioni, parcheggiare dove vuoi e scappare se ne combini una, perché tanto la targa non te la può prendere nessuno.
La realtà sotto gli occhi di tutti, ma non si può dire …… , è che se vi mettete alle costole di questi utenti per solo mezz’ora, vedrete che in così poco tempo molti di loro fanno infrazioni per cui, in auto, gli verrebbe ritirata la patente.
Spesso sono in giro con un piccolo scooter, e vedo cose tremende alla cui base c’è sempre e solo il mancato rispetto delle regole, gente che fa cose assurde e spesso imprevedibili ed a fianco di questi circolano altri sconsiderati con mezzi leggeri elettrici senza alcuna dotazione di sicurezza e che se anche cadono da fermi possono rompersi la testa.
