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14 anni fa
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Il trappolone a Vendola (e a Pisapia)

Come ti faccio crollare il candidato sindaco della sinistra a Milano e, a catena, pure Vendola. Con grande soddisfazione di Berlusconi e D'Alema.

Come si fa.

Semplice: monto in campagna elettorale un gran casino sul secondo bubbone irrisolto (il primo è Filippo Penati e la sua nomenklatura Pd) che si trascina dietro questa sinistra milanese: il Leoncavallo.

I fatti finora. Domenica scorsa c'è stato il party per Halloween nel centro sociale. Un paio di ragazzi, imbottiti di droga (ectasy e cannabis) stanno male. Vengono portati al Niguarda. Uno è in coma irreversibile con il fegato sfasciato. Ieri muore.

Si è aperta un'indagine da parte della Magistratura. Molto probabilmente, al di là di eventuali responsabilità individuali (a mio avviso secondarie), accerterà due reati: che dentro il Leoncavallo di droga, leggera quantomeno, ne gira. Ed è reato, fino a prova contraria. E alla coltivazione e distribuzione libera di cannabis (anche se leggera, a quanto dicono)  si aggiunge l'occupazione abusiva di stabili privati.

Sulla vicenda indaga la procura di Milano: il sostituto procuratore Gianluca Prisco, sulla base della relazione della squadra mobile, ha aperto un fascicolo nel quale s'ipotizza il reato di "morte per conseguenza di altro reato", in questo caso lo spaccio di droga. L'autopsia stabilirà con esattezza le cause della morte, ma già i medici del Niguarda parlano di una quantità spaventosa di metanfetamine presenti nel sangue del ragazzo che hanno provocato in lui un'epatite fulminante.

Il magistrato concluderà le indagini. Il tutto passerà a chi di dovere. Il Vicesindaco De Corato, avversario storico del Leoncavallo, disporrà per lo sgombero del centro sociale. Arriveranno le forze di polizia e ne seguiranno forse episodi di scontri fisici, forse guerriglia urbana  in tutti e 13 centri sociali occupati di Milano.

Daniele Farina e i suoi tireranno fuori i loro vecchi caschi, spranghe e molotov (oltre agli spinelli, sempre autoprodotti e equi e solidali) e si daranno alla guerra di liberazione contro De Corato, la polizia e la magistratura? Sarà un replay del 1989, del 1993 o del 1994?.

Balleranno la solita danza degli anni 70? Ma ora in un paese quasi-fallito. Dove i suoi giovani hanno ben altri problemi.....Non lo so. Non lo credo. Ma altri forse lo faranno.

Con maggiore probabilità, di fronte alla possibile sconfitta (la gente anche di Milano è ormai in buona parte stufa di loro), il centrodestra presenterà, ancor prima, un candidato sindaco di legge e ordine. Tipo Albertini. La "guerra infinita del Leoncavallo" sarà il suo vero cavallo di battaglia, contro l'illegalità e la droga nei centri sociali. Esattamente come fece Marco Formentini della Lega nel maggio-giugno del 1993. E vinse.

I giornali e i media del centrodestra faranno da grancassa. Più o meno a marzo-aprile, quando l'inchiesta sarà conclusa e le elezioni imminenti (e forse partiranno gli sgomberi). I tempi ci stanno perfettamente, come si vede, a partire dal decesso (un po' strano, in verità) di domenica scorsa.

Il candidato della sinistra, sia esso Boeri o soprattutto Pisapia, di fronte alla bufera mediatica, tenterà una debole  e obbligata difesa d'ufficio dei centri sociali (un bubbone politico mai risolto, nemmeno con la scissione di Rifondazione in Sel). Come fece ingenuamente Nando dalla Chiesa nel 1993*, di fronte alle barricate**. E avrà contro tutta la Milano moderata e conservatrice (eccettuata, ovviamente, quella di sinistra radicale). Quindi ben più del 60%. Quindi perderà le elezioni. E in questa città, grazie alla cannabis del Leoncavallo e ai suoi forti padrini politici (in primis Daniele Farina, leader storico del Leoncavallo e oggi coordinatore milanese di Sel), ancora una volta nulla cambierà.

Come dal 1993, anno del primo scontro politico-elettorale sul Leoncavallo, ad oggi. Ovvero: 18 anni filati di centrodestra. Senza alternativa.

Questo è il grave rischio. E poi ce n'è un secondo.

La sconfitta milanese darà un duro colpo anche alle speranze di Nichi Vendola sul piano nazionale. Vendola verrà anche lui messo sulla griglia sul caso milanese e sulle illegalità diffuse dei centri sociali. Abbozzerà, per onore di partito, una debole difesa. E verrà messo in serie difficoltà.Con conseguenze politiche tutte da valutare.

Punto. Fine dello scenario in atto.

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Bibliografia:

Milano, 3 nov. (Adnkronos) - "Mi chiedo se sia accettabile che in luoghi occupati abusivamente dai centri sociali dei ragazzi possano morire di droga. E se sia moralmente accettabile che di fronte a questo dramma il centrosinistra milanese, dai candidati ai consiglieri comunali, si chiuda in un silenzio assordante". A domandarselo e' il vice sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, dopo che un ragazzo e' finito in coma al termine della festa di Halloween al Leoncavallo a causa di un cocktail di droghe.

"E' anomalo -prosegue- che i giudici facciano le pulci al Comune sulle occupazioni abusive ma poi non intervengano per luoghi abusivi come il Leoncavallo dove si muore per droga. Giusto che si mettano i sigilli alle discoteche dove circola 'roba', ma perche' non si attua la stessa misura per luoghi totalmente fuorilegge dove si organizzano rave party fai da te a base di alcol e consumo di sostanze stupefacenti?"

Il caso del Leoncavallo "deve fungere ormai da spartiacque per dire basta alle occupazioni abusive dei centri sociali che sono ormai diffuse a Milano a macchia di leopardo. Perche' c'e' una mappa chiara di 13 stabili sotto il controllo dei 'bravi ragazzi' che -conclude- aspetta solo il ripristino della legalita'".

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Come evitare il trappolone. Semplice: immediato e clamoroso auto-sgombero di tutti i centri sociali illegali di Milano

Oltre a immediate dimissioni di Daniele Farina da segretario di Sel a Milano.

- Motivazione politica: basta con anni di auto-illegalità per sopperire alle politiche suicide del Comune di Milano in tema di giovani. Preferiamo auto-esiliarci e contribuire legalmente al cambio di guida nella città. Lottiamo da ora legalmente, e a viso scoperto, contro il proibizionismo, che aiuta il business della criminalità organizzata, e l'emarginazione culturale e fisica dei giovani milanesi. Terremo i nostri concerti altrove, magari nelle piazze e nelle strade, fino alla fine del nostro esilio -

(e poi, con il nuovo sindaco, politiche sociali e territoriali per l'aggregazione giovanile appropriate)

Morale: la questione centri sociali abusivi resta un grave problema aperto per la sinistra milanese. Una bomba dormiente che anche un bambino saprebbe far esplodere di nuovo, al momento opportuno. Disinnescarla è cruciale, se Pisapia vuole vincere a Milano. E così anche Boeri.

E' inutile, a mio avviso che Farina tenti oggi (in ritardo) la strada "diplomatica" della regolarizzazione de-facto del Leoncavallo. De Corato oggi ha il coltello per il manico e non la concederà mai. Il centrodestra ha invece tutto l'interesse a radicalizzare la questione, e allargarla a tutti gli spazi abusivi (o autogestiti che si voglia) per farne fatturato elettorale. Si notino sopra le dichiarazioni di guerra dello stesso De Corato. Sono eloquenti.


http://blogs.it/0100206/images/compass2.gif Vale invece una scelta politica adulta e cosciente, di sacrificio, di dignità, di legalità, e costituzionale. Statemi a sentire, compagni e amici. E' tempo. Fatela.

Così si vince, si cambia, e si crea un futuro.



http://blogs.it/0100206/images/giuliano_pisapia_temi.jpg Pensaci Giuliano, prima che sia troppo tardi.



Post segnalato sul blog di Giuliano Pisapia, sulla sua pagina Facebook e su quella di Valerio Onida, di Stefano Boeri e di Gad Lerner. Inoltre sul sito di Giulio Cavalli. E messo in pubblica discussione su partecipaMi-Comunali Milano 2011

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*20 giugno 1993 Nando dalla Chiesa, candidato sindaco della sinistra perde il ballottaggio contro Marco Formentini della Lega, in una Milano scossa, tra l'altro, dai disordini seguiti al caso Leoncavallo. E' l'unico nome di spicco della sinistra di quella tornata elettorale a perdere contro un avversario di centrodestra. Di fronte a un crollo storico dei candidati Dc seguente all'impatto delle inchieste poi passate sotto il termine di Mani Pulite.

** il link si riferisce a un resoconto del Corriere della Sera su barricate per strada fatte dai cittadini di Sesto S.Giovanni nell'ottobre del 1993 contro l'ipotesi di trasferimento del Leoncavallo nello stabilimento dismesso della Magneti Marelli in Via Adriano. Seguono alle barricate anche scontri con la polizia di lieve entità.


(cari candidati sindaci, nascondere sotto il tappeto la storia di Milano recente, anche se amara, è un grave errore. Il silenzio è altrettanto suicida. Urgono soluzioni di buon senso e di legalità)

Allegati (4)

I fatti

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La reazione di De Corato

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L'ultimo sgombero secondo il Giornale di Feltri

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avatar Fedora Ramondino 14 anni fa
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Ma davvero il Leoncavallo è un così grande/grave problema per Milano?!!!??? Più della 'ndrangheta aggrovigliata ad ogni escavatrice già pronta per i lavori dell' Expo?...
avatar Beppe Caravita 14 anni fa
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Concordo con te, il Leoncavallo è un problema minore a Milano, e così quello dei centri sociali. Il problema però è che sono facilmente utilizzabili in una campagna elettorale. E non...
avatar Fedora Ramondino 14 anni fa
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Appunto! Vedi che alla fine ci troviamo concordi su alcuni punti...? Avevi inveito talmente tanto con toni persino aspri che mi sono "quasi" sentita in dovere di difendere uno dei pochi centri di aggregazione...
avatar Beppe Caravita 14 anni fa
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Mi scuso per la veemenza dei toni. Ma il mio è un post politico, non contro il Leoncavallo in quanto tale. Ma sul trappolone alla sinistra milanese. Anzi è un post sulla vulnerabilità...
avatar Fedora Ramondino 14 anni fa
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Presumo gli stessi che ciclicamente tirano fuori lo "spauracchio" dei Centri Sociali come "problema sicurezza". E' la pochezza degli argomenti ai quali ci hanno abituato, argomentazioni da "bar sport"... Milano...
avatar Beppe Caravita 14 anni fa
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Purtroppo in un città a maggioranza di centrodestra, di una stampa aggressiva di quello schieramento e di altri media che ben conosciamo è un po' troppo facile, scusami, liquidare la questione come...
avatar Fedora Ramondino 14 anni fa
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Non è mia abitudine "liquidare", soprattutto con luoghi comuni, argomentazioni di un certo spessore... ma il contesto me lo impone: nel senso che non posso mettermi qui a dilungarmi oltremodo. Quindi...
avatar Beppe Caravita 14 anni fa
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Scusami non volevo essere scortese. Ma è ora che la questione sia risolta. E che i cittadini milanesi facciano pressione, in modo positivo. La mia provocazione serve solo a questo.
avatar Fedora Ramondino 14 anni fa
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Sì, certo, concordo. Sarà difficile comunque tener fede a tutti gli impegni o "promesse"  che i candidati hanno espresso... Milano ormai è una giungla, inciampiamo nelle liane,...