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1 anno fa
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Il platano di Piazza Buozzi è stato massacrato per decenni da cordoli, marciapiedi, muretti, pista ciclabile, sottoservizi; assetato da una aiuola microscopica e calpestato migliaia di volte dalle persone. Le radici sono nere. Il tronco si è aperto e la parte interna esposta è coperta di funghi e muffe. 

L'ultima perizia lo da per spacciato. L'assessorato ha sospeso l'abbattimento e chiesto una ulteriore perizia di confronto.

Lodevole, ma l'albero è comunque spacciato: se sarà deciso di tenerlo, per evitarne la caduta dovrà subire tante di quelle amputazioni da renderlo ancor più irriconoscibile e comunque con una speranza di vita minima.  

Già da tempo la chioma di 14 metri di diametro e l'altezza di 31 metri sono scomparse. Ridotto e rimpicciolito, non ha cessato di soffrire, anzi è peggiorato.  

Questo albero ci chiede di far qualcosa prima, prima che sia troppo tardi e prima che schiere di censori, ai piedi dell'albero morente, diano spettacolo di sé stessi per poi andarsene e tornare alle loro occupazioni. 


Noi che per anni siamo passati davanti a quell'albero ed a tantissimi altri nella città, ignorando il soffocamento delle radici, il taglio e la strozzatura, asfalto pietra e sassi a coprire e schiacciare le radici, siamo per caso assassini? un pochino sì, complici di chi ha fatto quegli scempi sì, direi di sì. Così come per quelli massacrati dal peso dei veicoli e dagli innumerevoli urti sul tronco. Ed anche per l'impossibilità di assorbire l'acqua che scivola sulle pietre ed asfalto che coprono il terreno. Sì, un po' complici lo siamo. 

Noi che potevamo liberarli, chiedere di liberarli, farli liberare tutti. Se non per amore almeno per egoismo: se salvi gli alberi, salvi la tua vita. L'indifferenza è morte. Per gli alberi e per noi. 

Ripartiamo da qui, davanti ad un albero di più di cent'anni, morente ed ancora calpestato assetato e offeso. 

Facciamo giustizia per quelli che ancora possono essere salvati e possiamo farlo con un censimento su partecipaMi. Pubblichiamo la foto e la posizione degli alberi e dei filari da liberare. Raccogliamone tantissime, da tutta la città e chiediamo che siano liberati, ripuliti, difesi. Una testimonianza che diventa lotta per la vita. 
Forse per molti sarà troppo tardi, ma per altri sarà la rinascita. 

Sono stato in piazza Buozzi ed ho registrato questo breve video: 
https://youtu.be/CWcfvu6bmMY

E' davvero breve e propone un approccio diverso ai problemi dei nostri alberi. 

avatar Oliverio Gentile 1 anno fa
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