L'intelligenza artificiale potrebbe contribuire alla partecipazione civica?
Se valesse per l'intelligenza collettiva il principio olistico per cui "il tutto è più della somma delle sue parti" non dovremmo avere problemi dalle assemblee condominiali e neanche dalla partecipazione civica al governo della città e della nazione.
Purtroppo le assemblee condominiali sono un inferno e la partecipazione civica si limita al totocalcio elettorale, inframezzato da folcloristici scontri tra comitati e amministrazioni.
Nel frattempo l'informatica civica ha reso disponibili siti di dibattito informato in rete (come quello ospitato da questo forum) e portali evoluti, in grado di aggiungere al dibattito la deliberazione, ma spesso senza successo tale da giustificare lo sforzo del cittadino e l’impegno dell'amministrazione.
Pertanto ci si chiede se l'intelligenza artificiale possa semplificare e rendere appetibili i servizi digitali di partecipazione civica, sulla falsariga delle reti sociali o commerciali, che seducono l'utente garantendo un tempestivo riscontro, dalla collettività o dal mercato, a qualsiasi suo intervento o richiesta.