Apertura nuovo dormitorio in via Barabino

E' evidente che la zona dove c'è la fondazione Prada e dove esistono case che vanno a circa 10000€ a mq, non puo' piu' accoglire il dormitorio di viale Ortles. Ormai non esiste ne' destra ne' sinistra. Esiste chi ha i soldi e chi non ce li ha, e devono essere ben separati, i poveri non possono inquinare le zone dei ricchi. Il PD a Roma vince nel ricco quartiere dei Parioli. E i ricchi vanno a votare a differenza dei poveri, bistrattati da decenni. Io indagherei bene nel Comune per capire se è prevista la chiusura di viale Ortles prima delle olimpiadi invernali nel 2026. I barboni vicino agli atleti di tutto il mondo? non sia mai.  Che tristezza !!! Pisapia non era come Sala

Gentilissimo Comune di Milano - Welfare e Salute, Egr. Assessore Lamberto Bertolé,

innanzitutto grazie di aver risposto all'appello.

Certamente non bisogna voltarsi dall'altra parte, ma parlare di accoglienza diffusa in Corvetto, nel contesto attuale, lascia molto perplessi.

Si va ad aprire infatti un servizio che prevede anche residenza notturna... se dovesse tradursi anche in maggiore presenza dei Servizi Sociali e di risorse qualificate per gestire la complessità e fragilità della zona potrei capire la ratio, almeno per i servizi diurni.

Staremo a vedere come sarà concretamente gestito nel medio lungo - termine l'accoglienza notturna, in locali comunque non idomei ne' progettati per questo tipo di necessità, al netto dei lavori di miglioramento e parziale adeguamento.

Ad ogni buon conto la segregazione sociale consiste esattamente nella concentrazione di grandi complessità in pochi punti periferici e ai margini, come quello di via Barabino.

Temo inoltre che abbiamo un'idea assai diversa di accoglienza diffusa e gestione della complessità: lo affermo massimo rispetto del lavoro che gli addetti ai lavori e dirigenti tecnici stanno svolgendo sul campo, con grande impegno e competenza, al massimo delle loro possibilità per quanto di mia conoscenza, con le risorse che hanno e che - mi auguro - saranno quantomeno ripristinate, se non addirittura implementate in modo strutturale (i fondi del PNRR infatti non dureranno in eterno), andando a sollecitare tutti i livelli per sbloccare i finanziamenti dall'alto.

Grazie ancora di questo primo prezioso riscontro: ci riserviamo di presentare a breve un'interrogazione ufficiale in Municipio 4 e formalizzare in modo corretto le nostre legittime osservazioni da cittadini responsabili, informati e fisicamente impegnati sul campo non solo a parole...

Tra le altre cose, infatti, posso affermare di aver personalmente partecipato alla rilevazione RacCONTAMI 2023 e 2024 da volontaria, oltre che seguito nella stessa modalità gratuita la fase di superamento del Campo di Vaiano Valle 2021-23, seguito la ricollocazione delle famiglie e monitorati alcuni nuclei più fragili in attesa dell'arrivo di associazioni strutturate che rispondessero al bando di accompagnamento educativo, disponibili a collaborare in modo leale e trasparente con la Pubblica Amministrazione.

Rimango a disposizione.

In fede, Roberta Cipolli 

Aggiornamenti

Trovata una delibera di gennaio 2022 al seguente link

https://delibere.comune.milano.it/documents/123690 

Il lavori erano fermi causa mancanza di fondi, ora il PNRR li avrebbe sbloccati.

Da una prima lettura rapida non trovo i riferimenti su via Barabino e mi manca il passaggio del Municipio 4 (se previsto).

Ma - come si dice a Milano? - ah, "me fà ballá l'oeucc"!

Più tardi tornerò a  cercare e controllare.. 

Nessuno della zona sapeva di questo progetto, non possiamo andare a leggere tutto quello che decide il Comune di Milano, certo che nessuno ha accennato qualcosa di quello che doveva arrivare in via Barabino, nel senso che è stato tenuto ben nascosto, anche se ci sono state visite e interventi sia del sindaco Sala che di altri, ma vabbè, colpa nostra che non siamo stati in allerta, ma chi poteva pensare mai di questo regalo? Ne parliamo spesso qui in zona con i residenti, di quello che succede ogni giorno e di cosa si vede qui attorno, tutti vedono e tutti sanno, tranne l'amministrazione! Parliamo spesso di riqualificazione, siamo tutti speranzosi che peggio di così non possa andare, c'è chi scappa da questa zona e chi spera in un miglioramento, ma adesso che è arrivata questa notizia, grazie a Roberta Cipolli che è intervenuta in un mio post del "Corvetto" siamo venuti in tanti a conoscenza di questo, malpensato "progetto"  Altro che riqualificazione! la notizia sta correndo tra conoscenti, amici e condomini, e tutti abbiamo lo stesso pensiero: ma chi è quel pazzo che ha pensato una cosa del genere? Certamente uno che, non vive o abita in zona, non ha ben presente della realtà di questo quartiere!!! Potrei andare avanti a scrivere tanto, ma non ho voglia, la demoralizzazione e troppa, sicuramente si trasformerà, come tutti, in arrabbiatura.

Spero che un domani, quando potrete realizzare i vostri sogni, capirete del perché di questo nostro disappunto.  Come dicevo in un altro post, è una bomba ad orologeria questo quartiere, pima o poi scoppia!

Mi sembra che si stia trattando un tema tanto complesso con non poca superficialità.
Lo stato del quartiere, non nascondiamocelo, dipende dalla presenza e dalla gestione dei caseggiati popolari ALER (gestito - malgestito direi - dalla Regione). Tutte le attività riferite al quartiere, al contrario, sono di competenza del Comune. Da un lato abbiamo una incuria totale che porta alla ghettizzazione di fasce della popolazione principalmente non italiane. Dall'altro abbiamo un'amministrazione che, seppur con difficoltà, si dimostra attenta ai bisogni di una fetta della società sempre più povera ed emarginata.
Premesso ciò, le osservazioni relative al dormitorio di Via Barabino (via in cui anche io risiedo) risultano in certi punti comprensibili e condivisibili (timori sulla sicurezza della via), in altri, però, appaiono sterili e faziose. 
Come già detto, sin dal 2022, lo stabile di Via Barabino fa parte del piano freddo grazie al quale 25 senza tetto hanno rievuto un tetto, dei pasti e dei vestiti per ripararsi dal freddo. Non mi sembra che in questi due anni ci sia stato questo scalpore e questo stracciarsi le vesti.

Cosa cambierà da oggi? Ben poco! 
Si aggiungeranno servizi civici e ci sarà un grardaroba strutturato che, si spera, potrà evitarci di continuare a guardare i cassonetti gialli divelti e svuotati da abituali ricettatori che stazionano quali improvvisati mercanti su viale martini.

Detto tutto ciò, invito a mantenere la calma e a evitare di fomentare le masse. Altrersì invito ad informare tutti coloro che sono stati già fomentati circa i dati che sono venuti in luce in questi giorni e sopra ben riassunti.

Ps: allego nostizie risalenti al 2022 e al 2023 riguardanti il piano freddo

Da quello che scrive con così tanta sicurezza, probabilmente non abita nel nostro quartiere, oppure sarà una persona legata alla politica, questo, mi perdoni, è il mio pensiero.

Avrebbero potuto fare tante cose qui dentro, visti gli spazi, un poliambulatorio o un centro per esami, visto che non si riesce mai a trovare un posto, e tanto tanto altro, ma non voglio star qui a commentare altro.

Siamo tutti tanto arrabbiati in queste vie, abbandonati da tutti!!!   comunque ci vediano nel 2025 quando aprono questo nuovo centro accoglienza, vedremo il miglioramente che lei dice.

Io penso che a volte la politica bisognerebbe metterla da parte.

Da una prima lettura, suppongo che il giornalista scriva per sentito dire e che non frequenti la zona...

Oppure il giornale è come quelli "politicamente inclusivi" che ci hanno respinto e chiuso la porta in faccia mesi fa, per la petizione sulla delibera 1374 del 12.10.2023 sul dimensionamento scolastico, fino a quando i genitori si sono rivolti altrove?

L'articolo sembra  infatti sminuire l'impatto sociale e la testimonianza diretta riportata dai cittadini residenti e dal loro rappresentante legale, commentando senza nemmeno essere venuto a vederli in faccia e ascoltarli.... 

Ha valore quanto una lettera anonima.

Siamo infatti messi di fronte alle evidenze di una città in cui oltre al consumo di suolo e alla speculazione edilizia (vedi discussione informata sulla gentrificazione) che continua a sottrarre ossigeno si aggiunge il carico di una complessità in continuo aumento, una pressione divenuta via via insostenibile nei quartieri popolari come Corvetto (da Piazzale Gabriele Rosa in giù) e Gratosoglio sud a titolo di esempio.

Rimango nell'ambito di cose risapute da tempo, conosciute da tutti, già riportate alle autorità competenti dalla cittadinanza anche nei tavoli istituzionali. Nessuna esagerazione o ingiustificato procurato allarme; solo fatti, lasciando le interpretazioni alle sedi competenti, nei modi e tempi ritenuti opportuni.

Ieri sera, in Municipio 4, quando i cittadini hanno potuto prendere parola nella prima mezz'ora e portare ufficialmente a completa conoscenza la Giunta con messa a verbale (valore legale), ci abbiamo messo tutti la faccia  dichiarato i nostri nomi e cognomi mentre prendevamo la parola ed esponevamo fatti oggettivi in escalation, non timori e proiezioni...

Ho perfino apprezzato l'intervento di Vito Maino, che è intervenuto con un discorso più equilibrato e moderato di quanto abbia letto in risposta qui su partecipaMi, probabilmente dopo essersi confrontato con i suoi vicini di casa e forse preso opportune informazioni sulla scrivente.

La sala era piena, gente in piedi e fuori in fila ad ascoltare da entrambe le porte.

A breve aggiornerò con una piccola sintesi di quanto ci siamo detti e appena uscirà il verbale lo metteremo tra gli allegati a questa discussione.

La cosa importante di ieri sera ė aver attivato un tipo di interlocuzione istituzionale con messa a verbale e aver individuato obiettivi comuni su cui lavorare con TUTTE le forze politiche, maggioranza e opposizione.

Io la chiamo democrazia e senso di responsabilità per amministrare i beni comuni e garantire una convivenza civile e dignitosa per tutti.

Pertanto devo gentilmente declinare l'invito dell'Assessore Marco Cormio di istituire una delegazione per andare a parlare in qualche ufficio del Comune, in forma privata.

Il comitato inquilini di via Barabino e quelli di quartiere hanno infatti diritto ad essere correttamente informati e avere risposte chiare e trasparenti nella sede municipale preposta all'ascolto e dialogo con i cittadini.

Appuntamento giovedì 19 settembre alla 18.45 per il prosieguo dell'interrogazione con richjesta di inserimento all'OdG in una seduta PUBBLICA, con richiesta motivata agli Assessori competenti per la Sicurezza, le Politiche sociali ed Educazione che sono stati sollecitati ad attivarsi nel frattempo per istituire una Commissione sull'argomento.

Aggiornamenti...

Ė stata pubblicata la registrazione audio del Consiglio di Municipio del 5 settembre

Cfr. allegati al link https://www.comune.milano.it/web/municipio-4/municipio/consiglio-di-municipio/archivio-sedute-del-consiglio 

Per il video bisogna attendere, questo il link per seguire anche le sedute precedenti https://m.youtube.com/@ComunediMilano-Municipio4/streams 

Primi riscontri in presenza - esito incontro di Municipio 4 18.09.2024

All'incontro ė presente la giunta municipale, responsabili di Commissione e tutti i consiglieri di minoranza.

Assessore Bertolé lascia la riunione alle h. 19.00 dopo una prima presentazione sommaria, con ascolto e breve risposta ai primi due cittadini in una sala gremita, delegando la giunta e i dirigenti tecnici del Comune nel prosieguo. Consiglieri di maggioranza assenti in massa.

Ora, rimanendo corretta e rispettosa verso tutti, chiedo cortesemente che significato "politico" possa avere un tale atteggiamento nei confronti dei residenti e cittadini contribuenti? 

In attesa di un verbale di sintesi, slides di presentazione e pubblicazione registrazione audio da parte del Municipio di quanto ci siamo detti, si anticipano i servizi previsti nella struttura denominata "STAZIONE DI POSTA" in via Barabino 6:

- lavanderia; 

- guardaroba e deposito bagagli;

- distribuzione pacchi alimentari (anche ai cittadini ...);

-  anagrafe per residenza fittizia;

- spazi polifunzionali (ancora da definire es. cineforum e uno 'spazio eventi' non precisati...).

Ho acquisito una lettera dai cittadini residenti, ma non ho autorizzazione a pubblicarla.

In essa ci sono delle richieste precise, quelle già rese pubbliche dai cittadini intervenuti, tra cui in particolare una richiesta di accesso da via della Piazzetta 19 come alternativa possibile all'ingresso.

Dopo averne preso atto ed aver effettuato un sopralluogo, mi preme sottolinearne impraticabilitá e criticità nell'eventualità di un'attrazione.

Da qui infatti accedono addetti per lavori di manutenzione interna del Comune e addetti Milano Ristorazione per il servizio mensa.  Le responsabilità e competenze quando il cancello viene aperto ricadono sul Dirigente scolastico dell'IC Marcello Candia, a cui è stato aggregato il plesso di via Ravenna 15, Scuola Primaria Fabio Filzi, scorporandolo dall'ICS Fabio Filzi per effetto della sua soppressione e dimensionamento scolastico.

Presente fino a poco tempo fa anche un piccolo orto scolastico in questo punto.

Alla sera viene tutto chiuso, ovviamente, con tanto di allarme e custode: il luogo rimane presidiato per evitare che qualcuno entri nel cortile interno e nei locali scolastici.

Attenzione pertanto a quello che si chiede nella lettera presentata l'altra sera al Municipio 4 - Comune di Milano ... potrebbe innescare un effetto domino e portare allo spostamento e ricollocazione altrove di circa 90 bambini.

Per capire la portata di una tale operazione cfr. stato dell'arte Scuola Vallarsa, di cui abbiamo evidenziato le criticità in altra sede e nei presidi sindacali di piazza della Scala di fronte a Palazzo Marino lo scorso giugno.

In pratica, qualora in una zona periferica complessa venisse a mancare un presidio educativo strategico, non ci sarebbe più un argine e la situazione di via Barabino 6, paradossalmente, potrebbe peggiorare in escalation finendo in occupazione illecita di tutti i locali contigui a cui si può accedere da questo cancello (vedi foto).

Non ė da sottovalutare infatti il ruolo di un certo associazionismo operante nel territorio che arriva a tollerare, giustificare e sostenere attivamente occupazioni di tal genere.

Se una delegazione di condomini intende presentarsi per accordi privati con il Comune, lo faccia almeno con cognizione di causa e piena consapevolezza dei possibili scenari che si aprirebbero e abbiano cura a tenere aperte le comunicazioni e connessioni con i cittadini più coinvolti.

Perché la questione riguarda, a mio avviso, anche le vie limitrofe e quella porzione di quartiere compresa da Piazzale Gabriele Rosa fino a depuratore di Nosedo.

Forse è arrivato il momento di pensare a un Comitato di residenti del quartiere indipendente, non politicizzato, che sia in grado di interfacciarsi e confrontarsi con la Pubblica Amministrazione. Insieme la voce dei singoli che si unisce all'unisono acquisterà più forza e accederà alla possibilità di una autentica mediazione e introduzione di correttivi alla delibera.

Grazie a tutti per l'ascolto e la gentile condivisione in presenza, ci incontreremo nei prossimi passaggi istituzionali e nel confronto diretto tra cittadini.

AGGIORNAMENTO DAL COMUNE DI MILANO

Arrivata email da Unità di Grave emarginazione sociale con invito aperto alla cittadinanza.

"Gentilissim*,

Siamo lieti di invitarvi:

Terza Giornata cittadina delle Unità Mobili della rete di contrasto alla Grave marginalità Adulta che si terrà Sabato 28 Settembre p.v. presso l'ex CSRC (oggi Casa di Quartiere) di Via Cenisio, 4 dalle ore 14.00 alle 17.00.

Il Comune di Milano è attivo nell'ascolto e accompagnamento delle persone più fragili che abitano la nostra città ed in collaborazione con moltissimi Enti del Terzo Settore lavora da anni per l'elaborazione e lo sviluppo di servizi e politiche a contrasto della grave emarginazione adulta.

In particolare, negli ultimi quattro anni si è impegnato a lavorare per consolidare la Rete delle Unità Mobili cittadine che svolgono il loro servizio in fascia serale per portare una parola di prossimità, un sorriso, costruire una relazione, orientare ai servizi, leggere un bisogno e consegnare beni di prima necessità (un the caldo, un sacco a pelo) alle persone che vivono in strada.

Più di 25 organizzazioni di volontariato (da grandi esperienze del Terzo Settore ed imprese sociali a piccole associazioni di cittadini nate dal basso) che in questi anni hanno lavorato per trovare un'identità comune, dei valori condivisi, un comune modo di lavorare e strumenti operativi che le rendessero più sinergiche nell'accompagnare e ascoltare coloro che incontrano in strada la sera.

L’evento vuole essere un momento di confronto tra i volontari delle Unità Mobili, ma anche un momento di riflessione aperto alla cittadinanza e ai Municipi.

La giornata si concluderà con l'evento “Milano senza dimora”, mostra fotografica e spazio culturale temporaneo, che verrà inaugurata nella stessa giornata di sabato 28 settembre alle 18.30 presso Sala Colonne alla Fabbrica del Vapore.

L'idea nasce da un progetto di ricerca e documentazione fotografica promosso da Codici, la Direzione Welfare e Salute del Comune di Milano e la Rete grave marginalità adulta del terzo settore e volontariato cittadino. Le oltre 160 fotografie esposte, scattate dal pluripremiato fotografo Luca Meola, esplorano la quotidianità delle persone senza dimora, raccontando itinerari, luoghi di incontro e reti di sostegno che spesso restano invisibili.

Apertura tutti i giorni dal 28 settembre al 6 ottobre con spettacoli, laboratori e talk.

Durante le giornate di apertura della mostra si svolgeranno anche workshop (gruppi di lavoro tematici) interni dedicati agli Enti del Terzo Settore coinvolti nel sistema a contrasto della grave marginalità adulta milanese sui temi: della Food Policy e della risposta al bisogno di cibo a Milano, dell'abitare per le persone senza dimora (accoglienza, residenzialità e casa), della rete cittadina delle docce.

In allegato le Locandine dei due eventi ed il programma di sala della Giornata delle Unità Mobili.

A breve vi invieremo anche la brochure di "Milano senza dimora" realizzato dal Comune di Milano.

Intanto potrete trovare ulteriori informazioni ai link:

https://www.fabbricadelvapore.org/web/fabbrica-del-vapore/-/milano-senza-dimora-mostra-e-spazio-culturale 

https://www.codiciricerche.it/it/milano-senza-dimora-mostra-e-spazio-culturale 

Cordiali saluti

Dott.ssa Miriam Pasqui"

Ad aggiornare e sbloccare la situazione di stallo (non si trova la pubblicazione audio della Commissione straordinaria, non essendo riunione di Consiglio, nè sono reperibili le slides proiettate dai Dirigenti tecnici del progetto lo scorso 18/09...) ci pensa ancora una volta il periodico Quattro, con un articolo della sua Direttrice Stefania Alemi (che ringraziamo), che ci informa puntualmente sull'argomento:

"Che cos'è una Stazione di Posta?".

Cfr. articolo in allegato