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2 settimane fa
Viale Gabriele D'Annunzio, 30, 20123 Milano MI, Italia
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“Il Gud Vista Darsena si arrende”.

Tra i tanti titoli che scorro al mattino, mi colpisce questo.

Il Gud è il famosissimo locale sulla Darsena che per anni ha accompagnato i milanesi nei bei momenti di relax, per un drink e altro, in Darsena.

La parola: ”arrendersi” colpisce, perché viene dopo un’altra parola: “combattere”.

Viene da chiedersi a che cosa si possa associare quel: “combattere”, quando si parla di uno dei pilastri della movida milanese che mai penseresti possa chiudere. Il primo pensiero va verso possibili problemi economici o di successione dinastica, poi di eventuali diatribe con gli Enti come permessi o concessioni ecc. Niente di tutto questo, il Gud si arrende all’insicurezza di Milano, al degrado di Milano e lo fa proprio nel momento in cui la Città viene proclamata un modello di benessere, qualcuno scrive che a Milano, la qualità della vita è molto alta. Enormi punti interrogativi e domande su come questa valutazione sia stata fatta, visto che nel 2024, Milano ha confermato e consolidato di essere la città più insicura d'Italia da anni, con i suoi più di 6000 casi di aggressioni e furti registrati, su 100.000 abitanti. Va detto che probabilmente sono il doppio poiché molti non denunciano e altri riescono a scappare o a difendersi.

Ma questo è un tema complesso e purtroppo non in discussione, i parametri di valutazione, non possono essere che confermati e usati come sigillo di un successo sedicente, ad appannaggio del Mainstream.

Si diceva, il Gud si arrende all’insicurezza e al degrado in cui sono scivolati i Navigli, oggi definito da tanti luogo di Malamovida. Il problema è che questo è stato per anni il cuore di una Milano che cerca un momento di relax, un luogo di giovani in cerca di amicizia, di bei momenti. I nostri ragazzi. Nessuno s’indigna, nessuno spreca un filo del proprio tempo per riflettere su come la nostra Città sia potuta sprofondare a livello di degrado sociale epocale, contrapposto a una classe dirigenziale e politica che insiste nel rifiutare la realtà fino alla negazione, una classe politica che si aliena pur di non offendere la corrente di pensiero dominante, con la quale c’è connivenza e partecipazione al dominio di ogni forma di giudizio mediatico e social per fare in modo che la città resti un luogo attrattivo per la Finanza e per il business. Mentre tutto questo ostentato benessere impatta in una condizione di fragilità generalizzata della classe media che per anni ha assicurato l’economia della città, dove anche le classi meno agiate potevano sperare, la realtà si fa sempre più spazio e fa luce in questa Dark Room in cui si muovono con padronanza i padroni di Milano.

https://milano.cityrumors.it/cronaca/milano-mai-piu-aperitivi-a-bordo-darsena-troppo-pericoloso-chiude-gud-il-noto-locale-meneghino.html


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