Come elaborare i lutti in rete?
Con la diffusione dei servizi in rete - dagli spazi di lavoro, alle reti sociali e civiche, fino ai siti commerciali/finanziari e della pubblica amministrazione - oltre ad eventuali violazioni della riservatezza (privacy, oggetto di altre discussione) nasce il problema di gestire le perdite, drammatiche in ambedue i versanti dello OnLife:
- La gestione dei dati del nostro defunto.
- La perdita dei nostri dati in vita.
meno drammatiche, ma importanti, sul lavoro:
- La gestione dei dati del collaboratore dimissionario.
Vecchio problema, quando i nostri dati stavano sulla carta (faldoni) o sull'hard-disk (backup), ma meglio percepito con l’affermarsi dell’elaborazione in rete (cloud computing), che ci promette assoluta sicurezza e riservatezza.
Infatti, se è vero che l’elaborazione in rete affronta guasti tecnici ed errori umani, con valide procedure di ripristino (disaster recovery), restano i limiti delle procedure amministrative a monte, per cui, ad esempio, è difficile cambiare fornitore senza perdere la documentazione pregressa, archiviata sulla vecchia piattaforma on-line.
Personalmente ho remore a cancellare la casella email di mia moglie, morta anni fa, mi è rimasto qualcosa sui miei trascorsi lavorativi, ma tengo diversi rapporti in rete (account) con le associazioni con cui collaboro, oltre a quello personale.
Tengo anche rapporti (account) con diversi servizi pubblici e privati, sempre con il timore di perdere la loro documentazione, a seguito di qualche sbaglio o cambio di fornitore, come successo a qualche amico, che si è anche scontrato con il muro di gomma del fornitore stesso.
Quindi chiedo pareri e suggerimenti su tali problemi, negli omonimi filoni di discussione, che seguono.