Il racconto dell’incontro culturale “I Misteri dei Celti. Miti, credenze e leggende”
Casa Petrarca di Linterno, 9 marzo 2025. CSA Petrarca Onlus ha presentato, con aspetti inediti, la terza edizione della rassegna sul mondo dei Celti. Il pomeriggio di studi è stato dedicato ai misteri che avvolgono questi popoli che, sebbene divisi in numerosi clan, erano accomunati dalla lingua, dalla cultura e dalla spiritualità. La cultura era tramandata oralmente dai sacerdoti: i druidi. Le discipline di studio andavano dalla matematica all’astronomia, dalla teologia alle scienze naturali.
La conferenza è stata inaugurata dal Presidente del CSA Petrarca, Massimo de Rigo che ha fatto una premessa importante: il nostro territorio, posto ad ovest di Milano sulla direttiva di marcia dei primi coloni Celti Insubres (VI secolo a.C.) conserverebbe la testimonianza di un misterioso Nemeton (area sacra ellissoidale) nell’attuale Parco delle Cave di cui ci parlerà in termini scientifici l’astrofisica Silvia Motta.
Annalisa Locatelli (Annemeton) – “Graal, le origini celtiche di un mito”
Sebbene le prime notizie sul Santo Graal provengano dalla letteratura medievale, nel suo interessante intervento Annalisa Locatelli (Annemeton) esperta di cultura e tradizioni celtiche, ci ha guidato in un viaggio alle origini di questo misterioso simbolo.
Attraverso il racconto di leggende irlandesi e gallesi accompagnate da un ricco repertorio di immagini, ha mostrato come, nella cultura precristiana del Nord Europa, esistessero calderoni e vasi rituali associati a magia, abbondanza e trasformazione, qualità sorprendentemente simili a quelle attribuite al Sacro Graal.
Più che ricondurre il Graal alla tradizione cristiana, Annalisa ha esplorato il suo legame con il simbolismo pagano, offrendo una lettura radicata nella visione celtica e nelle sue antiche mitologie”.
Lucia Zèmiti – “Le druidesse. Mito o realtà”
Partendo dall’opera lirica di Vincenzo Bellini “Norma”, ambientata ai tempi dei Celti, la ricercatrice Lucia Zemiti, studiosa di storia medievale e degli ordini monastici cistercense e templare; già docente presso l’Università del tempo libero di Abbiategrasso, ha analizzato la possibilità che tra i Celti si annoverassero anche delle donne nella casta sacerdotale dei druidi. Poiché la loro cultura era tramandata solo oralmente, la loro esistenza potrebbe essere confermata solo da due importanti fonti storiche: le prime furono le cronache romane, le quali però, potevano fare riferimento solo a figure femminili della loro tradizione come le Vestali o le Sibille. E la seconda da fonti medievali trascritte da monaci durante l’opera di cristianizzazione europea, che però non contemplano mai la possibilità che le donne possano assumere ruoli così alti nella casta sacerdotale. Eppure tra i Celti, le donne godevano degli stessi diritti degli uomini, compreso quello di essere comandanti in capo degli eserciti, come la famosa regina Boudicca.
La conferma dell’esistenza di Druidesse, potrebbe essere convalidata dai miti Irlandesi, terra dove la tradizione celtica è rimasta fortemente radicata più a lungo che in qualsiasi altro luogo, e dove vengono riconosciute con un nome specifico: Bandrui ovvero Druide donna, confermando così il loro importante ruolo nella storia di questo antico popolo.
Silvia Motta – “Il nemeton. Verso l’Infinito e Oltre”
Silvia Motta, laureata in Fisica, indirizzo Astrofisica e Astronomia, associata all’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Brera-Milano, ha prodotto un contributo inedito alla storia del territorio in cui è inserito l’edificio “Cascina Linternum (Infernum)” identificando la traccia di un nemeton celtico, la cui caratteristica struttura ellittica astronomicamente orientata rimanda alla tipologia dei luoghi sacri celtici, i nemeton, appunto, contenente la radice “nem” che in tutte le lingue celtiche indica la” Sfera Celeste”.
Lo studio archeoastronomico del sito ha permesso di suggerire un orientamento degli assi verso target astronomici in determinati giorni dell’anno. Inoltre l’elaborazione delle immagini satellitari digitali evidenzia la presenza di possibili strutture interrate.
La giovane e brava lettrice Dumitrita Morau presentatrice nella Radio universitaria dell’Università Statale e aspirante giornalista, ha intercalato gli interventi con letture recitate: invocazione per la buona fortuna e la poesia preghiera celtica.
Stefano Crippa, studioso della cultura celtica con la passione del tamburo di pelle Bodhran, ha concluso il pomeriggio culturale con un vorticoso ritmo musicale ricco di suggestioni che ha coinvolto i presenti.
Commiato del Presidente del CSA Petrarca.
Desideriamo esprimere il nostro più sentito ringraziamento alle relatrici Annalisa Locatelli (Annemeton), Lucia Zèmiti e Silvia Motta per l’alta qualità degli interventi. Grazie alla lettrice Dumitrita Morau eal suonatore del tamburo Bodhran, Stefano Crippa che hanno fatto rivivere il mondo fiabesco dei Celti, un mondo parallelo popolato da fate, elfi, gnomi e folletti che ha fatto sognare generazioni di bimbi e che ritroviamo, alla fine di maggio, nella tradizionale Lucciolata, passeggiata notturna nel Parco delle Cave organizzata da CSA Petrarca.
Arrivederci a tutti alle prossime occasioni.