Il racconto della conferenza "Petrarca poeta…ignorante?"
Francesco Petrarca, poeta ignorante?
Un'offesa imperdonabile ricevuta a Venezia, città poco amica
Il Prof. Franco Sanna, già docente di materie letterarie in licei di Milano e provincia, del laboratorio di Multimedialità e studi letterari presso l’Università degli Studi di Milano, collaboratore dell’Archivio di Stato di Milano, ha intrattenuto lo scorso 12 aprile una platea attenta e incuriosita, raccontando un episodio poco noto di Francesco Petrarca.
Petrarca, dopo il lungo periodo milanese (1353 - 1361) interrotto dall'epidemia di peste, scelse Venezia (1362 - 1368) per cercare una sistemazione sicura.

Aveva presentato una domanda al Senato della Repubblica di Venezia per avere assegnata “una casa non grande ma decorosa” con la promessa di lasciare l’intera sua biblioteca (la famosa “Libraria”) alla città e far sorgere una prestigiosa biblioteca pubblica. A Venezia mancavano: strumenti di studio, la campagna, l’acqua ispiratrice, il silenzio, un ambiente amichevole e un posto sicuro per i libri.
Il suo fu “un domicilio saltuario” durante il quale cambiò il giudizio sulla città e i suoi abitanti usando parole di un’attualità impressionante. Durante il suo soggiorno veneziano, il poeta venne giudicato “ignorante” da quattro presunti amici che frequentavano la sua casa. In questa occasione i quattro giovani aristocratici considerarono Petrarca un sempliciotto per aver rigettato il pensiero aristotelico.
Petrarca raccontò il fatto in una lettera scritta all’amico Donato Albanzani nella quale attribuì all’invidia le accuse mossegli.
A seguito di questa scortesia Francesco Petrarca abbandonò Venezia, tornò a Padova, e ritirò il lascito della sua preziosa biblioteca alla Repubblica di Venezia.
Il Presidente CSA Petrarca ha dato l'avvio all'incontro culturale che ha conquistato i presenti per la sua originalità.
Laura Viganò ha coinvolto il pubblico con il suo straordinario pathos, recitando brani scelti tratti da "de ignoranthia" e da “inferno” dantesco canto XXI (7-15).
A cura di Maria Maffucci, M. de Rigo
Considerazione finale: invidia e ignoranza sono all’origine della dispersione della famosa “Libraria” del Poeta. L’eredità culturale di Petrarca va meritata.

