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La Lusiroeula, conosciuta anche come “Danza delle lucciole”, è uno spettacolo naturale emozionante che solo la natura può offrire. Robinie in fiore, profumo del fieno maggengo appena tagliato, rane gracidanti e, in sottofondo, il frinire dei grilli. Siamo a Milano, negli splendidi angoli naturalistici del Parco delle Cave e del Boscoincittà: le lucciole si danno appuntamento qui per la Lusiroeula, la loro poetica e luminescente danza nuziale. Hanno aspettato tutto l’anno questo momento ed ora sono pronte per il corteggiamento: si illuminano e lampeggiano appena dopo il tramonto, richiamandosi tra loro ed emettendo luce ad intermittenza.

Anche quest’anno, durante 3 serate di fine maggio, abbiamo percorso, insieme ad adulti e piccini, i sentieri che conducono alle selve dei due Parchi naturalistici, progettati e gestiti dal CFU ItaliaNostra dagli anni ’70.

Le nostre amiche Lucciole hanno danzato assieme a noi per tutto il percorso.


La Lusiroeula rappresenta il periodo di massima luminescenza dei coleotteri, il momento migliore per cercare di avvistarli. Ogni lucciola usa ritmi e intensità di luce caratteristiche della propria specie e la luminescenza è utilizzata dalle lucciole come strategia di accoppiamento per il proseguimento della specie.

Questi minuscoli coleotteri sono presenti in tutta Europa. In Italia vive la Lampyris noctiluca Linnaeus, un coleottero appartenente alla famiglia Lampyridae. Nei nostri territori vivono: «Le italiche, punteggianti, e le splendidule, più sporadiche, che lasciano una scia nel buio della notte».

I maschi sono alati, con un corpo lungo e snello, e possono essere lunghi più di un centimetro. Possono volare a circa un metro da terra o posarsi su steli. Le femmine, più rare, sono anch’esse alate, ma il corpo è più tozzo e corto e si trovano frequentemente a terra, magari appena nascoste dall’erba. Le lucciole emettono una luce fredda di intensità variabile. L’habitat naturale è vicino a fiumi, laghi o sorgenti; le femmine preferiscono rami degli alberi, foglie e siepi.

La produzione della luce avviene attraverso una reazione chimica che impiega ossigeno, energia e enzimi (luciferina e luciferasi). La reazione avviene senza produzione di calore: è una luce fredda.

Le larve di lucciola si nutrono di chiocciole anche di grandi dimensioni, di lumache (limacce) e di altri invertebrati con corpo molle. Gli adulti in Italia in generale non si cibano, nei paesi tropicali invece si nutrono di vari insetti.

La sopravvivenza delle lucciole è minacciata dall’uso dei pesticidi in agricoltura e dall’inquinamento luminoso nelle aree urbane.

È importante non toccarle. Si rischierebbe solo di danneggiarle. Sono insetti in via di estinzione, vanno lasciate libere e rispettate il più possibile.

Siamo a pochi chilometri dal centro di Milano.

Questo spettacolo naturale, per la gioia di grandi e piccini, rende unica la notte di Milano – dalla metà di maggio alla metà di giugno – per godersi la città e la natura.

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CSA Petrarca

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