13 anni fa
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Comincio col fare un confronto parallelo tra una casa e la città.

Mettiamo che il padrone di casa ha bisogno di una governante e ne assume una.

A lei affida il compito di tenere la casa in ordine e pulita, occuparsi delle piccole manutenzioni e anche della sicurezza impedendo agli ospiti sgraditi di entrare senza permesso.

Ovvio che per far questo ci sono delle spese: lo stipendio della governante in primis, il materiale necessario a svolgere le sue mansioni quotidiane, i soldi per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, e l'accordo con la governante è che faccia una lista dettaglita di queste spese cosicché il padrone possa controllare e dare i soldi necessari.

Immaginate che sia casa vostra, e che un giorno, rientrando, trovate una tappezzeria a fiorellini rosa in cucina.

All'ovvia domanda: "Cos'è questa cosa?" la governante vi risponde: "La vernice era un po' scrostata là nell'angolo e ho pensato di far mettere questa tappezzeria che è molto carina e abbellisce la cucina".

Ovvio che prima di fare un'operazione tanto straordinaria avrebbe dovuto come minimo avvertirvi, visto che siete voi a pagare.

Col tempo, poi, vi accorgete che la lista delle spese sostenute è sempre meno dettagliata e pizzicate anche la governante che si intasca qualche mancia extra.

Nel frattempo l'ordine e la pulizia lasciano sempre più a desiderare, e ogni tanto in casa entrano degli sconosciuti poco raccomandabili senza permesso, ma... "Sono amici miei, mi aiutano a fare i lavori più umili, e poi sarebbe disumano lasciarli per strada no? Bisogna aiutarli." e voi pagate, anche se a ben guardare ormai la governante sembra molto più ricca di voi e se c'è da fare un lavoro fatto bene in casa dovete farvelo da soli.

Le spese aumentano, i servizi diminuiscono, la governante, molto più ricca di voi, ormai si stabilisce lo stipendio che dovete darle da sola e si comporta come fosse a casa sua facendo altre stanze o cambiando l'arredamento a piacere per subaffittarle ad altri perché ormai voi avete le tasche e il conto in banca vuoti.

Ultimo tassello, di punto in bianco, la governante vi avverte che ha fatto un enorme debito in banca a nome vostro e per risanarlo dovrà vendere oggetti e parti della vostra casa.

Se ritenete che questa serie di eventi alla Fantozzi possa succedere anche a casa vostra è bene fare chiarezza su alcuni punti.

1) Il padrone di casa siete voi. Quando la governante supera i limiti o avete anche solo il sospetto che possa farlo va licenziata in tronco e sostituita. Non importa quanto sia esperta o rinomata. Lei vi dirà che è indispensabile per gestire la vosta casa ma non è così: se serve se ne cambiano anche 10 a fila, ma si deve trovare quella giusta, perché è il padrone di casa a comandare.

2) La governante deve seguire i vostri ordini fedelmente, occuparsi della manutenzione, del decoro, e della sicurezza, e mai realizzare modifiche o far fare lavori non richiesti esplicitamente.

3) La casa deve essere in ordine e pulita. Se non lo è la governante sta lavorando male.

4) Il padrone paga solo quello che è ben specificato nella lista delle spese: niente lista niente soldi.

5) La governante non può assolutamente far debiti a nome vostro o stabilire il proprio stipendio.

Tornando alla città, quindi, è necessario (partendo proprio dal 5° punto):

1) Il sindaco e il consiglio stabiliscono un piano d'uscita dalla situazione debitoria del comune e realizzano una serie di norme che impediscano alla presente e alle future amministrazioni di indebitarsi con soggetti privati.

2) Stabiliscono altresì un metodo equo di calcolo per gli stipendi dei dipendenti comunali con un tetto massimo annuale che non potrà essere superato in alcun modo (liquidazioni, premi, o altri mezzucci).

3) Pubblicano un bilancio consuntivo che sia comprensibile ai più, suddiviso tra stipendi, spese di manutenzione ordinaria, spese per i materiali, opere straordinarie, sovvenzioni/patrocinii/consulenze/ecc.

4) Tutte le spese superiori ad un tot che si riferiscono a lavori straordinari di nuova costruzione o consulenze/patrocinii/ecc. (e quindi non rientrano nel mandato dei cittadini) che non siano state specificate nel programma elettorale devono essere autorizzate tramite consultazione popolare, o per lo meno, deve essere dato modo ai cittadini di bloccarle o modificarle prima che diventino progetti esegutivi.

Se questi 4 punti non vengono realizzati celermente, un buon padrone di casa cambia governante, e continua a farlo fintanto che non ne trova una che capisce che lei non è lì per fare i propri comodi, ma per svolgere un importante lavoro.

Passando all'attuale governo cittadino:

L'economia va male, e questa città non può prescindere dalla ricchezza del suo mercato.

I campi di intervento su cui agire sono principalmente quattro:

1) Introiti (quando l'economia va bene ma c'è il rischio di accumulare debiti vanno aumentati)

2) Spese per stipendi e manutenzioni ordinarie (quando l'economia rallenta si distribuisce più ricchezza per ravvivare l'economia)

3) Grandi opere (quando l'economia va bene e c'è un avanzo di soldi da investire in infrastrutture).

4) Controllo sulle voci di spesa (quando agendo sui precedenti tre campi non si ottengono risultati è sintomo che si sta spendendo molto male il denaro dei cittadini)

A mio modesto avviso in questo momento il punto focale è il secondo.

L'amministrazione dovrebbe dare impulso all'economia attraverso gli stipendi e le piccole manutenzioni, distribuendo a pioggia sul territorio cittadino la ricchezza in grado di ridare sicurezza e ossigeno alle famiglie.

Certamente è necessario recuperare i fondi necessari, agento anche sugli introiti al punto 1 specie i presenza di un debito.

Questo sta avvenendo: potrei fare un elenco di iniziative comunali volte ad aumentare i costi dei servizi.

Quello che serve ora è sapere come questi soldi verranno reinvestiti.

Serve la lista della spesa, e in questa lista non dovrebbero starci cose come l'expo che costa molto e non da certezze di guadagno.

Ma anche i nuovi alloggi per studenti sono un controsenso.

Le nostre università sono forse vuote?

Perché si vuol far risparmiare gli studenti che vengono da fuori città?

Sono comunque soldi che finiscono nel mercato cittadino e lo arricchiscono.

Paradossalmente stiamo spendendo soldi per diventare più poveri.

Era meglio dare una sovvenzione a chi affittava già le case dei milanesi?

In questo momento è una follia fare opere straordinariamente costose.

Si costruiscono nuove case per densificare, per fare housing sociale, poi però ci ritroviamo con le polveri sottili ai massimi livelli perché abbiamo densificato troppo e dobbiamo fermare il traffico e diminuire i riscaldamenti.

Ok, sto saltando di palo in frasca, ma servono riscontri sul buon governo cittadino, altrimenti si passerò a un'altra governante.

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