Galleria Vittorio Emanuele II: concluso il restauro del salotto di Milano... al via la valorizzazione!
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
Galleria Vittorio Emanuele II
Concluso il restauro del salotto di Milano
Milano, 21 dicembre 2011 – Sono terminati i lavori di restauro della Galleria Vittorio Emanuele II. Dopo 50 anni il "salotto di Milano" si è rifatto il look e si prepara in tutto il suo splendore ad accogliere milanesi e turisti per le feste natalizie.
"In soli 200 giorni abbiamo restituito alla città uno spazio celebre in tutto il mondo", ha commentato l'assessore alla Casa e lavori pubblici Lucia Castellano, aggiungendo: “E' un lavoro molto prestigioso, fatto con grande impegno da tutti coloro che vi hanno preso parte, dal Comune di Milano al'’impresa esecutrice".
"Milano ritrova oggi una delle sue vetrine migliori e un rinnovato asse turistico che raccorda le due principali attrazioni storico-culturali, Scala e il Duomo. Questo restauro ha permesso di recuperare il piacere della celebre passeggiata in Galleria, con il suo fascino tra storia arte e stile tutto italiano", ha detto l’assessore al Commercio, attività produttive, turismo e marketing territoriale Franco D'Alfonso.
L'intervento di restauro conservativo della pavimentazione della Galleria Vittorio Emanuele II è stato effettuato dall'Amministrazione comunale con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, in coordinamento con l'Unione del Commercio e l'Associazione Salotto di Milano.
I lavori sono iniziati il 4 maggio 2011: la pavimentazione della Galleria è stata portata a termine in 210 giorni, secondo un crono-programma ben dettagliato che ha consentito di rendere il più veloce possibile il piano degli interventi. I lavori non hanno pregiudicato la fruizione del salotto di Milano.
La superficie già restaurata è di 4.050 mq. A questo intervento seguirà la sistemazione della pavimentazione dei portici settentrionali e meridionali con termine nell'aprile 2012, per una superficie complessiva restaurata di 6.300 mq. Il costo totale dell'opera ammonta a 1.970.000 euro.
I restauri sono stati condotti su tre turni lavorativi, con un impegno costante 24 ore su 24 e una presenza media giornaliera di 35 artigiani. È stato un vero e proprio "cantiere evento", in quanto l'impiego di cesate trasparenti con descrizioni sintetiche delle opere ha consentito a tutti i passanti e ai turisti di assistere ed essere sempre partecipi all'iniziativa.
"Ho voluto premiare le maestranze con una targa - afferma l'assessore alle Politiche per il lavoro Cristina Tajani – dopo avere constatato lo zelo e la passione con cui hanno eseguito i lavori. In particolare, mi ha colpito l'impegno delle giovani restauratrici nel portare avanti un difficile compito qual è il restauro della pavimentazione".
La pavimentazione della Galleria era stata oggetto di manutenzione nel 1908, cui era seguito un intervento massiccio a seguito dei bombardamenti del 1943. Nel 1966 il Comune aveva condotto un rifacimento completo che si era caratterizzato, in particolare, per la sostituzione con manufatti in ottone dei lucernari a rosone originariamente in ghisa.
L'intervento, eseguito su progetto dell'Amministrazione comunale è a firma degli architetti Silvia Volpi (Responsabile del procedimento) e Pasquale Mariani Orlandi (progettista, direttore dei lavori e coordinatore della Sicurezza). È stato condotto dall'impresa Trivella Spa con il supporto tecnico della Società Mapei Spa.
Le operazioni di restauro sono state eseguite conservando i materiali presenti e le tracce storiche che il tempo aveva impresso sulla pregevole pavimentazione. In presenza di materiali degradati, rotti o compromessi si è proceduto alla sostituzione con marmi analoghi, al restauro e alla integrazione degli inserti in pasta di vetro e delle tessere di mosaico. In particolare, si sono sostituite porzioni puntuali delle parti non più recuperabili mediante l'asportazione e la reintegrazione delle singole tessere e delle lastre di pietra al fine di ripristinare la continuità della tessitura interrotta da numerose cavillature e rotture.