Furti, rapine, aggressioni (omicidi), non rispetto delle regole in tutta Milano, allarme criminalita'?

Abbiamo più forze di polizia noi che gli stati uniti.

Abbiamo un esercito di poliziotti, carabinieri, guardie di finanza, guardie forestali, guardia coste, vigili urbani, guardie penitenziarie, ecc. e non abbiamo sicurezza. Come mai ??

La mia impressione è che ogni corpo sia a se state ed abbia come obiettivo principale quello di mantenere se stesso, i propri privilegi, le proprie differenze, le proprie divise ecc.

A chi giova ?? Ma ai comandi, ai potenti, ai politici che hanno poltrone da attribuire, non agli agenti, sia chiaro.

In Francia c'è la Gendarmerie e basta, così mi dicono, in Italia di 7 ai 10 corpi, perché ??

Ma cosa fanno la parata in piazza del Duomo, dove manca la Marina Militare e poi ci sono tutti, se il territorio rimane sguarnito.

Cosa servono stuoli di vigili urbani negli uffici, invece di essere per strada ?? Mandiamoli sul territorio, non al caldo, altrimenti non facciano i vigili urbani.

Perché Pisapia ha rifiutato l'uso dei militari, nullafacenti in tempo di pace, invece di continuare la collaborazione ??

Perché alla sera non c'è neanche l'ombra di forze di polizia e sono tutti a casa, salvo 6 volanti o poco più (25 anni fa erano 6 ora non so) ??

In Italia ed a Milano ci riempiamo la bocca di idelogia e di demagogia, poi le cose pratiche non le facciamo.

Orsù riprendiamoci i militari e il sindaco e al giunta ed il responsabile sicurezza si coordino con tutte le forze di polizia, questore e prefetto, per garantire una vita serena a questa bella ed infelice città.

Basta tollerare la delinquenza, basta tollerare il mancato rispetto dell'ordine pubblico, cerchiamo efficienza, efficacia e sicurezza, ne abbiamo proprio bisogno.

Chiarisco che la disorganizzazione ha radici antiche, ed ora sta incrementando per prese di posizioni ideologiche. Chiudiamo i centri sociali, che sono illegali, non regaliamo loro cascine a spese nostre.

La legalità non è né di destra né di sinistra è di tutti.

p.s. Da wikipedia, ma troppo riduttivo

Le Forze di Polizia in Italia sono quelle elencate all'art. 16 della Legge n.121 del 1 aprile 1981 (Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza), rispettivamente:

• la Polizia di Stato,per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica;
• l'Arma dei Carabinieri, quale forza armata in servizio permanente di pubblica sicurezza;
• il Corpo della Guardia di Finanza, per il concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Fatte salve le rispettive attribuzioni e le normative dei vigenti ordinamenti, sono altresì forze di polizia e possono essere chiamati a concorrere nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica il Corpo di Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato.

Le Forze di Polizia possono essere utilizzate anche per il servizio di pubblico soccorso.

Per l'appunto.

Quando ero militare, da sergente portavo a spasso la ronda per la città.

Dove passava la ronda i militari erano tranquilli, ma anche gli altri.

I militari stanno ad oziare nelle caserme: ora i militari sono meno, ma il lavoro è lo stesso.

Tutti fuori, tutti in stada, si addestrino con la gente, in mezzo alla gente, ovviamente dopo un preaddestramento preventivo.

Non mi si dica che la Polzia è addestrata a trattare la gente: io ho incontrato tanti di quegli agenti arrogani e maleducati ed ignoranti al limite del saper legger o scrivere.

Si addestrino tutti e tutti in strada: i poliziotti, i vigili ed i carabinieri negli uffici non ci devono stare, devono stare in mezzo alla gente per fare il lavoro di forze di polizia e basta contratti per cui non puoi più muover nessuno perché ha diritto a stare in ufficio dopo una certa età.

Chi scava nelle miniere non ha età, chi fa altri lavori perciolosi non ha età, non nascondiamo dietro ad un dito. Abbiamo un sistema ridondante, ferraginoso, confuso, disorganizzato ed inefficiente e con gente malpagata e non motivata. Guardiamo i casi eclattanti: luoghi del delitto alterati, computer rovinati, indizi persi e dimenticati. Con la mafia siamo stati bravissimi, per il resto è una Waterloo. Andate a denunciare un furto ed il minimo vi ridono dietro, scrivono una pessima denuncia e poi l'archiviano. Serve solo per le statistiche.

Dobbiamo puntare alla professionalità che deriva da obiettivi precisi, addestramento coordinamento.

Solo allora saremo un minimo più sicuri.

Io non mi sento affatto tutelato dalle forze dell'ordine.

Per chi non ci crede basta che faccia i numeri di emergenza a partire di quelli dei vigili urbani per arrivare a carabinieri e forze di polizia, e veda quanto tempo occorre prima di una risposta.

Non portaimo poi i soliti esempi del vigile morto, del poliziotto ferito, del carabinere eroe: non è con l'eroismo di pochi che salviamno l'inefficienza delle strutture e le vistose mancanze del nostro sistema politico amministrativo italiano.

Cominciamo a coordinare da Milano: se si vuole fare, si può fare a costo zero.

Volere è potere.

I  militari ci sono, sono poco impiegati e sono gratis, le società di vigilanza si pagano.

Serve finalemente un coordinametno senza sovrapposizione delle forze di polizia in senso lato e via i militari o parificati dagli uffici, tutti per la città.

Notizia di ieri, in P.zza Repubblica una nota manager scippata e ferita gravemente per la caduta dalla bicicletta per uno scippo, ancora qualche dubbio sulla gravita' della situazione?

Ricordate che qualche anno fa in via Melchiorre Gioia era stata atterrata un'altra donna per borseggiamento? Non ricordo se fosse morta...certo è terribile che a pochi metri nella stessa zona succede la stessa cosa ...

Pisapia e' il sindaco, tutto dipende dalle sue scelte, i messaggi dati dal Comune fino ad ora vanno nella direzione esattamente opposta, infatti vediamo come vanno le cose.

Quello che dice il Signor Mazzilli, sarà per assonanza di cognome, mi trova sostanzialmente d'accordo. Il coordinamento fra le forze dell'ordine e' fondamentale, anche il non tagliare i fondi a livello nazionale e' determinante. Non concordo sui militari, che come sa benissimo il Signor Mazzilli, che vedo molto preparato, non agivano da soli, ma in pattuglia mista. Meno che meno sulla vigilanza privata, piuttosto cerchiamo di fare vivere i quartieri, di attivare meccanismi di conoscenza del territorio, da qui anche il Vigile di quartiere.

Al comune tutto tace...

osservazione saggia.

Milano si sta manifestando sempre più come la città di graffitari, centri sociali, spettacoli teatrali blasfemi...

Ovvio che aumenti anche la microcriminalià.

Però per fortuna si combattono le "polveri sottili", che, come noto sono il più grave problema dell'umanità .

Speriamo che, dopo la guardia di finanza, il governo (?) mandi anche l' esercito per perseguire imbrattamuri, noglobal , venditori abusivi e tante altre categorie di delinquenti tuttora impuniti  (se non addirittura benedetti e finanziati dall'ente pubblico).

Sentito un amico ieri, in zona fiera rubata la Panda e varie cose dentro al box.

Provvedimenti?

Svaligiato alcune notti fa l'appartamento di una ragazza che per fortuna era fuori casa.

Sono entrati dalla finestra ed hanno devastato tutto, raccontandolo (sono solo alcuni casi che sento bevendo un caffe' la mattina) mi ha riferito di altri casi, sempre in citta' studi di furti ovunque, tagliano perfino i materassi ed i divani per cercare denaro, ogni orario e' "buono".

Noto  che nessuno raccoglie queste mie notizie, certo, si pensa sempre che succeda agli altri...

Ci vuole una presa di posizione del Comune riguardo al peggioramento progressivo della sicurezza a Milano.

E' preoccupante il dilagare, almeno nella mia zona, cioe' citta' studi, ma anche molte altre, di personaggi di ogni genere ed etnia che girovagano senza apparente scopo, mendicando, o altro, senza che nessuno si preoccupi di identificarli, ma di cosa vive questa gente?

giusto il rigore verso i cittadini, giusto indagare sui nostri redditi, ma poi si deve applicare a TUTTI questo teorema: devi dimostrare di cosa campi, oppure ti controlliamo a fondo.

Per forza poi rubano impuniti.

Ma in che film? In citta' studi e' vera emergenza, praticamente ogni giorno viene aperto un box, svaligiato un appartamento o altro, avvengono aggressioni, stupri, questo sindaco deve muoversi e pensare meno alle piste ciclabili inutili e piu' ai cittadini onesti indifesi, basta chiacchierare in un bar la mattina per capire che la gente e' stufa, le veline di propaganda fanno ridere...

Pesci e pesciolini nell'acqua di Milano

5 uomini armati di mazze da baseball hanno sfondato la porta e rapinato in pieno giorno una gioielleria in piazzale Corvetto, dopodichè se ne sono andati indisturbati.

Nei corridoi ed aule vuote durante l'ultimo giorno dell'anno scolastico, poi ha allargato la sua esibizione al teatro dove si teneva la recita e, alla insegnante 62enne che l'ha ripreso, le ha spaccato la faccia.

Sperare di pescarli tutti o di cambiare l'acqua?

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_giugno_9/rapina-gioielleria-corvetto-mazze-baseball-201536890382.shtml

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/09/news/c_era_anche_una_santabarbara_nella_bat-casa_di_moratti_junior-36828193/

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/09/news/irrompe_nella_scuola_in_bici_e_prende_a_pugni_una_prof-36832220/

http://it.wikipedia.org/wiki/Acqua

Nella lussuosa abitazione, spacciata per deposito dal figlio dell'ex sindaco milanese, oltre a tutto quanto c'era, non mancava una santabarbara (quattro pistole, un fucile a pompa, una rivoltella, una carabina; e una montagna di pallottole).

Bullo 14enne ha pericolosamente volteggiato con la mountain bike

Malano

Orecchio strappato a morsi e naso fratturato nel Parco Forlanini.

Picchiato e ucciso a coltellate vicino al campo nomadi di via Idro.

4 feriti in rissa a colpi di machete.

Se non pigliamo in mano il territorio... (a tutti i livelli: dalla jungla viabilistica all'ordine pubblico).

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_luglio_9/stappa-orecchio-morsi-lite-parco-forlanini-milano-201934176795.shtml

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_luglio_9/idro-omicidio-nomadi-cologno-monzese-201933870514.shtml

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_luglio_9/rissa-colpi-machete-extracomunitari-feriti-201928765328.shtml

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

POLIZIA LOCALE. FURTO DI UNA BORSA DA UN’AUTO. TESTIMONE SU UN TRAM AVVISA AGENTI CHE ARRESTANO IL LADRO

Milano, 15 luglio 2012 - La Polizia locale ha arrestato un venticinquenne di origini marocchine autore del furto di una borsa da un’auto. L’episodio si è verificato venerdì scorso, quando la pattuglia in servizio in via Valenza per il presidio di zona Navigli è stata chiamata da una donna che si trovava a bordo di un tram. La signora, poco prima e sempre dal tram, era stata testimone del furto: tre uomini, approfittando del finestrino leggermente aperto di un’auto, avevano preso la borsa che si trovava all’interno. Tutti e tre erano quindi saliti sul tram dove si trovava la testimone, che ha poi indicato alla Polizia locale uno degli autori del furto sorpreso con ancora in mano la borsa. Gli uomini della pattuglia hanno proceduto all’arresto del ladro. I due complici, che non erano stati segnalati dalla testimone, sono riusciti ad allontanarsi tra la folla che defluiva dal mezzo pubblico.

“La presenza capillare della Polizia locale consente interventi rapidi sul territorio che tutelano i cittadini. Invitiamo ancora una volta alla segnalazione di episodi di illegalità al fine di moltiplicare l’efficacia di questa presenza”, dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale del Comune di Milano.

Qualità e cortesia

"La rissa è avvenuta in un locale in via Paolo Sarpi fra un cliente, un 40enne italiano e il titolare, un pregiudicato cinese".

Ma, un "pregiudicato cinese", può avere un ristorante?

Chi (non) controlla?

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_7/contesta-conto-ristorante-cinese-titolare-spacca-boccale-testa-cliente-rissa-2111728586519.shtml

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

OMICIDIO MILANO. GRANELLI CHIEDE A PREFETTO DI CONVOCARE COMITATO ORDINE PUBBLICO
"Massima collaborazione con Forze dell'Ordine nell'ambito delle competenze previste dalla legge"

Milano, 11 settembre 2012 - L'assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli, anche a nome del sindaco Giuliano Pisapia che si trova all'estero per una missione istituzionale, ha scritto una lettera al Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi per chiedere la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica alla luce di quanto accaduto ieri sera in via Muratori.

"Attendiamo ovviamente l'esito delle indagini per i fatti di ieri sera - ha dichiarato Granelli - ma ho chiesto al Prefetto, anche a nome del sindaco, di convocare un incontro del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica dove porre all’ordine del giorno la situazione relativa alla criminalità organizzata e alle strategie in atto e in previsione da parte delle competenti autorità". 

"Il Comune di Milano - ha aggiunto l'assessore -  intende continuare a mettere a disposizione tutte le proprie energie per promuovere le migliori condizioni di sicurezza per i propri cittadini. Per questo ho ribadito al Prefetto nuovamente la piena disponibilità dell’intera Amministrazione a collaborare, nell'ambito delle proprie specifiche competenze indicate dalla legge, con istituzioni e Forze dell’Ordine al fine di rinforzare il sistema di azioni necessarie a contrastare ogni forma di criminalità organizzata presente sul territorio milanese e a mettere in atto tutte le politiche opportune a prevenirle, comprese quelle situazioni che le favoriscono".

Gentile assessore Granelli..magari è la volta buona che Milano diventi sicura e vivibile...tolleranza zero nei confronti di tutti e sottolineo tutti quelli che delinquono...compresi i numerosi pluricensurati, italiani e non, che sistematicamente vengono fermati anche per reati minori!

che il comune risparmi su altro ma non sulle forze dell'ordine.

cordialmente

Fabiana

Due sparatorie in strada in meno di due giorni

Quest'ultima - solo per fortuna senza morti nè feriti - con vari colpi sparati, in pieno giorno, da un'auto contro un'altra in una parte molto popolosa della città: via Giacosa angolo via Pietro Crespi (tra viale Monza e via Padova, a due passi da piazzale Loreto).

D'accordo sulla difficoltà di intervenire immediatamente su fatti imprevedibili e improvvisi, ma bisognerà pure fare qualcosa.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_11/sparatoria-strada-nessun-ferito-via-giacosa-zona-via-padova-2111781115664.shtml

Il giorno dopo la duplice esecuzione in via Muratori

Milano, un'altra sparatoria in strada

I colpi sono stati sparati da un'auto in direzione di un'altra, in zona via Padova. Indagini in corso

L'auto in sosta centrata da un proiettile (Newpress)

MILANO - Ancora una sparatoria in strada a Milano: nessun ferito, ma dopo l'agguato di lunedì sera il fatto è ugualmente molto grave, anche perché gli spari sono partiti in pieno giorno, nel traffico cittadino. I colpi, esplosi da un'Audi A2 di colore grigio, erano destinati a una Ford Focus blu. È accaduto attorno alle 15 in via Giacosa, angolo via Pietro Crespi, in zona via Padova, ad alta concentrazione di immigrati. Secondo alcuni testimoni ascoltati dai carabinieri, a bordo dell'Audi c'erano 3-4 persone (forse sudamericani) che hanno esploso 4-5 colpi contro il guidatore della Focus. Nessuno è rimasto ferito ed entrambe le auto sono scappate in direzione opposta.

La sparatoria in via Giacosa

LE INDAGINI - Un colpo ha centrato un'auto in sosta, una Peugeot 106 di proprietà di un residente. Al momento non sono stati trovati bossoli sul posto, quindi i militari fanno due ipotesi: o le pallottole sono rimaste conficcate nella scocca dell'auto, oppure il commando ha usato un revolver. Sono in corso accertamenti negli ospedali della zona per cercare feriti da arma da fuoco, ma per ora non ne risultano. Per gli investigatori saranno fondamentali le immagini delle telecamere di sicurezza della zona.

Redazione Milano online 11 settembre 2012 | 20:58

No alla militarizzazione della città

Questi nostri soldati, questi nostri ragazzi - tra l'altro - non sono nemmeno addestrati ad affrontare i problemi (che esigono specializzazione) della criminalità.

Esprimendo perplessità su quanto dichiarato da Pisapia: "Milano non è il Far West" (le due sparatorie stradali in due giorni cosa sono state: roba da mondo di Heidi?) il problema credo vada risolto fornendo alla città uomini professionalmente preparati e mezzi adeguati, resi insufficienti (come correttamente detto dal nostro Sindaco) dai tagli del precedente governo (che da una parte faceva perversa demagogia invocando militari dappertutto e dall'altra tagliava i fondi delle forze dell'ordine).

http://video.repubblica.it/edizione/milano/pisapia-milano-non-e-il-far-west-la-sicurezza-e-una-priorita/105083/103463

13 settembre 2012

Pisapia: ''Milano non è il Far West, la sicurezza è una priorità''

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, dopo l'incontro con il prefetto ha affermato che la Sicurezza è una priorità assoluta della sua giunta, anche se non c'è una vera emergenza: "gli omicidi sono diminuiti anche se i fatti di questi giorni sono inquietanti; ho piena fiducia nelle forze dell'ordine e auspico che si arrivi rapidamente alla verità." Il sindaco ha continuato affermando che il numero ridotto delle forze dell'ordine è un problema che riguarda tutta Italia. "Milano è una città sicura, certo è che se ci fosse una presenza maggiore di forze dell'ordine, sarebbe una garanzia in più"

(a cura di Giorgio Ragnoli)

Di seguito il comunicato stampa che ho diramato...

COMUNICATO STAMPA GHEZZI, PD SICUREZZA:
"Rinverdire il fallimentare modello di sicurezza del centro destra? No grazie!!!"

Con buona pace per l’ex Vice Sindaco De Corato e l'ex Ministro della Difesa La Russa, nessuno ha mai negato l'esistenza di un problema sicurezza nella città.'  A Milano come in tutto il territorio italiano.  Forse la città di Roma con il collega di partito dei due sia da considerare una città sicura?  Ci differenzia la politica della sicurezza e i rimedi che la stessa propone.  Il centro-destra ripropone il modello che per anni ci hanno propinato e che è fallito miseramente.  Impiego dell’Esercito e delle patetiche ronde, più o meno padane. E la pericolosa sostituzione delle funzioni di pertinenza costituzionale delle Forze dell’Ordine quali Polizia di Stato e Carabinieri con la Polizia Locale.  La maggioranza che sostiene il Sindaco Pisapia ha una ricetta ben diversa, nella quale punta ad un effettivo coordinamento e collaborazione tra le forze dell’ordine. Attraverso il riconoscimento delle attribuzioni funzionali che sono previste dalla Costituzione e dalle normative vigenti.  Ma non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire.  Poi viste le polemiche estive legate alla spending rewiev, in relazione ai servizi di scorta, sarebbe importante verificare se nella città tali servizi possano essere in qualche modo ridimensionati.  Regalando alla sicurezza dei cittadini milanesi risorse che potrebbero essere in questo momento importanti.  E' un compito che spetta al Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, ma anche alla sensibilità che taluni personaggi potrebbero avere nel rinunciare a tale servizio, come fece al momento della sua elezione il Sindaco Pisapia.

Consigliere Comunale  Partito Democratico Gabriele GHEZZI

bei paroloni.. e nella pratica, quindi, il cittadino lo difendiamo con la pertinenza, il coordinamento, la sensibilita' dei personaggi etc etc??

parole, mi permetta, vuote. La citta' e' in preda di violenze e soprusi su chi non ha come difendersi, ci vuole una maggior controllo e forze sul territorio, nel concreto.

Ecco di seguito il testo dell'intervento che ho fatto durante il Consiglio Comunale straordinario sulla sicurezza.

Anna Scavuzzo

Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza
Milano, 25 ottobre 2012.

Non riprenderò tutti i concetti espressi, molti dei quali condivido e mi concentro ora su una domanda: che cosa sta alla base della costruzione di una città sicura, di un Paese in cui ci sentiamo “al sicuro”?

Parlando con le persone, ascoltandole anche in ambiti informali e senza la distanza che purtroppo spesso la politica frappone, ecco, ascoltando le persone ci si accorge che questo è un tema centrale, che sta a cuore a tutti.
Insieme alle preoccupazioni per la salute e per il lavoro, proprio e dei figli, il tema della sicurezza è il più sentito.

E’ chiaro che chiedere conto al Sindaco di una città, ancorché importante come Milano, è pretestuoso e strumentale.
Il Sindaco è interessato al tema perché interessato al benessere dei suoi concittadini, ma il punto sta altrove.

Allora mi chiedevo, che cosa sta alla base di un Paese sicuro, in cui vivere in modo sereno, sentendoci “al sicuro”?

In prima battuta io risponderei che è la fiducia: fiducia nelle istituzioni, innanzi tutto.
Nell’onestà, nell’impegno e nella loro responsabilità nei confronti di tutti noi.
“Siamo in buone mani”, si dice spesso.
Penso alle istituzioni qui rappresentate, ciascuna per le proprie competenze e nei propri ambiti di attività.
Ciascuno fa del proprio meglio perché tutto funzioni ed è il concorso di azioni virtuose che permette la costruzione di una città, di un Paese, libero dalla paura.
La sicurezza è per tutti, non solo per pochi e non è un fatto solo personale, che ciascuno può costruirsi da sé.

E’ esperienza quotidiana: non è solo la paura di uno scippo o di una rapina a renderci insicuri e preoccupati, ma anche un piano di evacuazione che non funziona, il mancato rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi in cui lavoriamo, le povertà e le disuguaglianze che generano tensioni e conflitti, l’assenza di bellezza e pulizia che contribuiscono a dare disvalore ai luoghi in cui viviamo.

Sentirsi insicuri significa sentirsi in balìa di qualcosa che non si conosce e che potenzialmente potrebbe farci del male.
Il lato oscuro della nostra società va illuminato, a tutti i livelli e in tutti gli ambiti.
Non nascondo un tratto di polemica in queste mie parole a ciò che ha proposto il Ministro Barca, apprezzato in molti passaggi, ma non sulla questione dell’illuminazione delle strade.

Ecco che fidarsi di chi prende decisioni “per il nostro bene” assume un’importanza a mio avviso straordinaria.
Un clima di insicurezza percepita genera quel senso di paura che mette instabilità, crea agitazione, prepara terreno fertile a chi vuole speculare facendo leva sui nostri timori.

Se non mi fidassi di chi lotta contro la criminalità organizzata, potrei sentirmi al sicuro?

Se non mi fidassi di chi si occupa dei quartieri popolari, che sempre più spesso subiscono le pressioni di quella criminalità, potrei sentirmi al sicuro?

Se non mi fidassi di chi cerca di sottrarre denaro a quanti speculano in città, alimentando il lavoro nero, il commercio clandestino, lo spaccio di droga, il racket della prostituzione, quello dell’elemosina… potrei sentirmi al sicuro?

Io penso di no.
Però…

Come parlare di lotta alla criminalità nei quartieri popolari quando chi si occupa di casa e territorio in regione Lombardia è in carcere per voto di scambio con la ‘ndrangheta?
E ad ascoltare le ultime notizie che arrivano dalla Procura, purtroppo non è un episodio isolato, pesanti sospetti gravano perfino su candidati al Consiglio comunale, eletti e non eletti.

Come parlare di emersione del sommerso, di promozione del commercio, di sostegno ai piccoli imprenditori che cercano di uscire dalla crisi economica, quando si affittano capannoni a individui che si arricchiscono con la vendita di merci contraffatte?
E se ci riferiamo a ex assessori proprio alla sicurezza, non rimaniamo senza parole?

Come parlare di investimenti per poter mettere in sicurezza i cantieri, per promuovere l’occupazione dei tanti giovani – italiani e migranti – che vivono sul nostro territorio, quando ogni giorno fioccano avvisi di garanzia con accuse di corruzione, truffa alle istituzioni e appalti truccati?

Dimentichiamo che ci sono personaggi che si sono arricchiti speculando perfino sulle vacanze dei nostri bambini? O truffando le istituzioni con falsi corsi di formazione?

Pensiamo davvero che la contiguità fra la politica e il malaffare possa essere trascurata in questo Consiglio straordinario sulla sicurezza?

Che non abbia a che fare con la sicurezza nella nostra città?
Che la malavita non abbia un ruolo in tutto questo e che la mancanza di onestà, pulizia e rigore non debbano essere al centro della nostra riflessione oggi? Dove sono i criminali?
Sono furti anche quelli commessi in giacca e cravatta, sono scippi eleganti, ma sempre di criminali stiamo parlando.

Non mi sento di appoggiare le proposte di repressione e di linea della fermezza.
Non mi fido di azioni solitarie, voglio sentire aria pulita fin dai piani alti.
Bonifichiamo gli ambienti politici.
Torniamo a fidarci delle nostre istituzioni, di tutte le nostre istituzioni.
Togliamo gli orchi, i ladri e i malavitosi dai nostri Palazzi.
Se ne andranno anche dalle strade e vedremo che la città, la regione e l’intero Paese potranno respirare un’aria diversa.

E di certo ci sentiremo tutti più al sicuro.

Anna Scavuzzo
Pres. GC Milano Civica x Pisapia – 25.10.2012

Mazzilli, mi ha tolto le parole dalla tastiera...

Signor Mazzilli,

c'è un problema di fondo: vi hanno raccontato che è il Sindaco a doversi occupare di sicurezza e ordine pubblico. Ma NON è così. Esiste un Questore, esiste un Prefetto: ci sono competenze che vanno rispettate, altrimenti si rischia di armare i vigili urbani e di mandarli in giro come fossero poliziotti, salvo poi trovarsi un poveraccio stecchito da un colpo di pistola esploso da distanza ravvicinata proprio da un vigile che si crede uno sceriffo.

La sicurezza è un problema importante, ma non è un fai-da-te.

Non è il sindaco a decidere quante volanti di polizia girano per la città. Non il sindaco a organizzare i turni e a impostare i pattugliamenti. Ed è giusto così, perché la sicurezza per cui ha competenze l'assessore Granelli è quella che può garantire con la polizia locale.

Non è questione di fare gli scarica barile, anzi: il Sindaco siede spesso al tavolo con Prefetto e Questore perché porta la voce della città, le esigenze, le domande, le difficoltà.
Nessuno si tira indietro e il dialogo, il confronto e le valutazioni congiunte sono all'ordine del giorno.

Attenzione a seguire chi faceva il vicesindaco pensando di poter fare lo sceriffo.
Non si imposta la sicurezza di una città a compartimenti stagni, ognuno facendo in maniera autonoma percorsi solitari e fuori dalle proprie competenze. Rischiamo il caos o i surrogati.

Ci sono stati tagli alle forze dell'ordine e i nostri poliziotti non si trovano a lavorare in condizioni adeguate alle mansioni che devono svolgere, sono pochi e spesso senza auto o senza attrezzature. E questo non è colpa del Sindaco.

E' normale che ci si rivolga al Sindaco e forse è anche corretto far emergere problemi e portarli alla sua attenzione: ma il Sindaco non può fare tutto, a lui è chiesto di portare le istanze dei cittadini sui tavoli di competenza.

Anna

Gentile Signora,

so che esiste un Questore e un Prefetto e le competenze vanno rispettate, ma al Sindaco compete la responsabilità della Polizia Locale. E' sotto gli occhi di tutti che qualcosa non funziona, dove sono i vigili di quartiere? dove sono i vigili in generale? Possibile che tutti si lamentino della mancanza di vigilanza? Siamo noi cittadini troppo esigenti o c'è qualche problema da risolvere? Nessuno vuole i vigili armati, ma vorremmo i vigili presenti sul territorio.

G. Pedrazzoli

Il discorso non mi convince, fin dal principio.

Chi governa dovrebbe aver ben chiaro un concetto: si può e si deve agire in massima parte sulle norme e sul territorio e solo in minima parte sui cittadini.

La prima domanda da porsi è cosa sia la sicurezza per il cittadino.

Io la vedo come l'essere rassicurati sul fatto che ciò che abbiamo non ci venga tolto.

In ordine d'importanza:

- La vita (nostra e dei nostri cari). [Criminalità, Povertà estrema, Inquinamento gravissimo, Malasanità]

- La salute [Piccola criminalità, Inquinamento, Malasanità].

- La dignità sociale [Nepotismi, Disoccupazione, Discriminazioni, Soprusi, leggi e giudici iniqui].

- La libertà. [Censure, Leggi troppo restrittive, Caste di privilegiati]

- La casa [Controlli e normative di sicurezza inadeguate, Manutenzioni, Vigili del fuoco]

- I soldi [Criminalità, Disoccupazione, Sistema di imposte sbagliato]

A grandi linee chi ha la salute, la dignità sociale, la libertà, una casa e abbastanza soldi ha il benessere.

Aggiungendoci un po' di buona cultura (che va preservata attraverso l'insegnamento) si ha un cittadino contento e soddisfatto.

L'intervento di chi amministra va quindi focalizzato sui temi posti tra le parentesi quadre.

Come procedere in merito?

Semplice: la logica ci suggerisce che le suddette componenti del benessere ci possono essere sottratte da tre tipologie di persone.

1) Chi non ha una di esse e tenta quindi di appropriarsi dei nostri beni.

2) Chi è malvagio dell'animo e nonostante non ne abbia bisogno gode nel sottrarci i nostri beni essenziali.

3) Gli stupidi, che senza rendersi conto distruggono il benessere di tutti per incapacità.

Quindi si parte col punto 3 impedendo agli stupidi e agli incapaci di accedere a posti di responsabilità e già qui sarebbe un grande passo avanti.

Sul punto due poco si può fare: esisteranno sempre persone malvagie ma non è compito di chi governa cambiare l'animo umano.

Anche in questo caso si può fare in modo che dopo aver dimostrato non già la propria incapacità ma la propria incompatibilità con ruoli di rilevanza sociale a queste persone sia impedito di ricoprire dei ruoli chiave che possano intaccare il benessere di altre persone.

Questo non è semplice ma ci si deve almeno provare.

Tanto può invece essere fatto sulla prima categoria: la soluzione è dare a chi non ha, portare tutti sullo stesso livello, in definitiva ottenere una popolazione omogenea che ha mediamente un buon tenore di vita.

Questo è alla base del sistema sociale.

Se in un paese di 100 anime 99 stanno bene e una è povera è tutto interesse delle altre 99 aiutare quest'ultima e portarla allo stesso loro tenore di vita.

Così avranno la certezza che non dovrà rubare per sopravvivere.

Problema spinoso, e datemi pure del razzista se credete, che diventa irrisolvibile se si "importa" continuamente gente povera da altre parti del mondo.

Se nel famoso villaggio dell'esempio precedente i 99 benestanti devono aiutare 200 poveri, le opzioni sono solo due: creazione di una casta di ricchi che non aiuta i poveri ma li teme, oppure un impoverimento di tutta la popolazione se si obbliga chi sta bene ad aiutare più poveri oltre quanto sostenibile.

Quindi va bene accoglienza, Milano è una città ricca, ma con giudizio.

A questo punto, trovandoci in una città dove l'immigrazione di persone povere è sostenibile, gli incapaci non arrivano ai posti di potere e i malvagi ne sono allontanati il prima possibile si può passare alla seconda fase: garantire a tutti il giusto benessere attraverso una saggia gestione del territorio che combatta criminalità, povertà, inquinamento, malasanità, disoccupazione, discriminazioni, soprusi, censure, privilegi e fornisca nel contempo servizi di assistenza al cittadino (sanità, pronto intervento, istruzione) attraverso un buon sistema di imposte.

P.S.: Come si può pretendere fiducia dal cittadino quando non vi è un responsabile? La nostra sicurezza è spalmata e suddivisa tra enti, cariche pubbliche, associazioni, ecc. e se qualcosa non funziona siamo quasi sempre abbandonati senza un responsabile che si faccia garante delle ragioni di chi ha subito un maltolto.

A proposito di sicurezza vorrei segnalare il mio articolo su z3xmi:

http://www.z3xmi.it/pagina.phtml?_id_articolo=2860-Piazza-Leonardo-da-Vinci-torna-leroina.html

Tanto non fanno nulla, sono contrari alle forze dell'ordine per ideologia, figuriamoci, loro pensano solo alle bici e a togliere parcheggi sotto gli alberi, se poi si viene derubati, picchiati a morte, stuprati amen...

Forse la Questura dovrebbe chiuderlo

Il locale sul marciapiede del quale è stato ucciso a calci e pugni un ragazzo di 18 anni sabato 3 e luogo di sparatoria martedi 27 novembre.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_novembre_27/sparatoria-tunisino-ferito-viale-zara-marche-bingo-spari-2112912239586.shtml

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_novembre_3/lite-droga-filippino-ucciso-connazionali-sala-bingo-viale-zara-calci-pugni-2112539032327.shtml

Uomo accoltellato in Centrale, si è costituito un minorenne «simpatizzante di estrema destra»

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_4/uomo-accoltellato-minorenne-estrema-destra-2113009810906.shtml

chiudiamo anche i centri sociali ed espelliamo gli immigrati delinquenti.

Giuliano, non ti si stanno drizzando le antennine?

29 tra scippi, rapine e furti nelle abitazioni in città nelle ultime 24 ore.

D'accordo che Polizia di Stato e Carabinieri non sono di competenza comunale, però (per esempio): i vigili di quartiere?

Il Comune cosa sta facendo per cercare di arginare questo pericolosissimo fenomeno?

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_6/rapine-donne-anziane-picchiate-stampelle-naso-rotto-2113429781479.shtml

Parole che forse era meglio tacere

"Milano non è il Far West. Non c'è un problema di emergenza sicurezza. Gli omicidi, anzi, sono in diminuzione" (Giuliano Pisapia, 13.09.2012)

Certamente non è il Far West, pare però si dia da fare per assomigliargli.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/01/18/news/terrore_per_strada_in_zona_bocconi_spara_a_un_uomo_e_viene_arrestato-50836519/

Jungla, Far West o savana violenta?

Un 33enne marocchino (che forse poteva essere più accorto) tira fuori un rotolo di banconote (circa 4mila euro che doveva dare ad un connazionale che avrebbe acquistato biglietti aerei per lui e la sua famiglia) per pagare una consumazione in un fast food nei pressi di piazzale dei Laghi e viene notato da 3 rom pluripregiudicati - ora arrestati ed accusati di rapina e tentato omicidio - i quali poi lo trascinano fino a un palazzo disabitato dove vivevano e lo colpiscono con una bastonata al capo e un colpo d'ascia che gli sfiora la testa andandosi a conficcare nell'avambraccio sinistro (70 punti di sutura e 15 giorni di prognosi).

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/04/02/news/ferito_con_un_colpo_d_ascia_e_rapinato_credevano_che_fosse_uno_spacciatore-55792496/

Situazione molto preoccupante

Tre donne scippate della catenina in meno di due ore (tra le 12,30 e le 14,20) da tre aggressori diversi in tre diverse vie.

Tre borseggiatrici bloccate in metrò; egiziano 40enne arrestato per violenza sessuale; 5 sudamericani arrestati per rissa a bastonate; arrestato per avere picchiato la fidanzata e due vicini di casa.

Sono segnali di un imbarbarimento cittadino che non lasciano ben sperare.

La sicurezza dei cittadini e' una priorità di tutte le amministrazioni e anche della nostra. Non ho mai visto un programma elettorale di una forza politica che voglia più criminalità.
Anche il controllo del territorio e' importante, in città come Milano però realisticamente non puoi mettere i soggetti preposti in ogni via, in ogni piazza.
Ho letto che qualcuno ha scritto che a poche decine di metri da dove e' avvenuto il tragico episodio di ieri c'era un comando di zona della Polizia locale, come a dire non hanno fatto nulla.
Cosa avrebbero potuto fare a fronte di un simile episodio mi chiedo?
Ed allora ragioniamo però sul tema realisticamente, ci sono poche forze dell'ordine, perché ? Forse perché negli ultimi anni tutti i governi hanno fatto tagli al comparto sicurezza? Perché c'è troppo personale in ufficio? Non lo so parliamone ? I vigili di quartiere dicono alcuni sono pochi, assunzioni ne sono state fatte, altre e' complicato farne.
Vogliamo spostare agenti di polizia locale da alcuni servizi ad altri, se ne discuta.
L'esercito serve? Poteva evitare il fatto? Qualcuno dice la sicurezza percepita e' importante, io sono stradaccordo, come la decliniamo, mettiamo i blindati, mettiamo più poliziotti, possiamo farlo, ci sono le disponibilità, serve o se fosse possibile fare girare per assurdo 100.000 agenti di polizia locale la gente si sentirebbe più sicura?
Avere la sera piazze illuminate, frequentate serve? Evitare che zone si degradano allontana la criminalità o la criminalità e' data da altri fattori?
Mi pare che la ricetta magica non l'abbia avuta mai nessuno, i 9 morti in un solo mese negli anni passati sono un esempio.
È possibile discutere serenamente di questo fatto, senza demagogia e strumentalizzazioni, ognuno nei propri ruoli?

Mirko Mazzali
Presidente della Commissione consiliare Sicurezza e Coesione Sociale - Polizia Locale - Protezione Civile e Volontariato

Mirko, cominciamo dai numeri:

Per ogni forza di polizia:

Quanti agenti in totale, dirigenza inclusa

Assenteismo

Quanti presenti in ufficio

Quanti in strada

Gli stessi dati per ognuna delle 9 zone

Quanti delitti in senso lato

Quanti delitti per agente

Quanti militari max nella precedente gestione

Cofronto fra le due gestioni

Analisi delle informazioni

Conclusioni e raccomandazioni

Se si avverasse questo tuo mondo idilliaco, saremmo in paradiso.

Dio si fece uomo e scese sulla terra e predicò il bene, dando l'esempio.

Il mondo continua con il male.

Nel frattempo che arrivi il mondo perfetto, dove ci sia la giustizia perfetta, cosa dici se prendiamo qualche precauzione ??

Possiamo cercare di prevenire gli assassini, controllando la società ?? Possimao evitare di avere gente illegalmente non controllabile ?? Possiamo evitare di importare altra povertà oltre quella che abbiamo ??

Non servono le forze di polizia in strada ?? bene, licenziamoli tutti, visto che sono un costo e non parliamone più ?? Il pronto intervento dei vigili non interviene ?? licenziamoli tutti, così non serve a niente. Gli automobilisti lasciano al macchina in divieto di sosta, magari agli incroci ?? Non facciamo più produrre automobili, così diminuisce il problema.

Su una cosa sono d'accordo: cerchiamo di fare il bene. Allora tagliamo brutalmente il numero e gli stipendi ai politici e al loro entourage e distribuiamo il mal tolto alla gente bisognosa. Puniamo gli assenteisti che non lavorano o lavorano poco, perchè impediscono alla società di funzionare, soprattutto verso i deboli.

E poi che ci fanno tanti individui stranieri clandestini per strada: mandiamoli a casa loro, perché possano peccare a casa loro.

amen.

Controllo del territorio (il varietragico)

Ci dovrebbero essere tante auto delle forze dell'ordine nelle strade che quando si telefona alla centrale per segnalare qualcosa ci si perda in meno chiacchiere possibili per arrivare subito sul luogo indicato.

Invece qui siamo ad una varietà di numeri, con una varietà di centralini ed una varietà di attese.

Poi l'Italia è un paese tutto strano: ci sono militari in abbondanza, tanto che al posto di usarli per fare la guerra (a questo servono i militari), dato che la guerra noi non la possiamo fare (vedi Costituzione), li usiamo per fare i poliziotti e invece di poliziotti che ci servono tutti i giorni per controllare le strade ce ne sono troppo pochi.

È come se la FIAT che ha bisogno di 20 operai e solo 10 uomini delle pulizie (è un'azienda che fa automobli!) assumesse 15 operai e 15 uomini delle pulizie e poi 5 uomini delle pulizie li mette a fare gli operai.

Scusate, sarò un po' populista, ma assumere meno militari e più poliziotti no?

No guarda io non ho la più pallida idea dei numeri che tu giustamente vorresti avere.

Il mio ragionamento (che più che un ragionamento è una provocazione) nasce solo dal fatto che si parla di mettere i presidi militari a Milano come se trovare un militare che fa il presidio è una cosa semplicissima e invece trovare un poliziotto per fargli fare il suo mestiere è impossibile.

Io dico: se è così semplice trovare questi militari, vuol dire che attualmente ci sono dei militari che non hanno proprio niente da fare. E allora mi chiedo: come mai teniamo così tanti militari a non far niente? Assumiamone di meno e usiamo i soldi risparmiati per addestrare nuovi (più utili) poliziotti.

Ma come giustamente puoi obiettare senza numeri questo è un discorso un po' populistico.

Ho voluto scriverlo però perché comunque è una cosa che fa pensare e dunque ho voluto condividerla con i partecipanti al forum.

Hi hi hi caro Andrea, in effetti anche questo è vero.

Ma temo che, a guardare bene, ci siano davvero tante realtà in cui ci sono troppi dipendenti a scaldare la sedia da una parte e pochi altri che mandano veramente avanti la baracca dall'altra :)

Anche scegliere di avere n aerei militari, che in buona sostanza non ci servono a nulla, è una scelta che costa ma non porta benefici concreti, se non l'attività all'industria appaltata..

Pero' vabbè, avremo n-mila (o n-centinaia...?) militarotti che anzichè marciare tutti i giorni dentro una caserma, pagati dallo stato (chè il militare obbligatorio mi risulta non esista +..) quindi anche da noi, vanno in strada a fischiettare alle bionde :) Almeno loro saranno contenti, no?

Buongiorno Sig Pozzati

leggo la sua opinione abbastanza contraria all'utilizzo dell'esercito.

Volevo comprendere meglio il razionale; mi spiego meglio: da come è descritto sull'articolo le truppe militari saranno risorse destinate solo ai presidi fissi, per liberare le risorse già esistente sulle attività in movimento sul territorio.

Di per sè non mi sembra possa essere controproducente, pero' forse mi sfugge qualcosa?

Peraltro riflettevo sul tema del "numero unico": utilissimo, però credo che in Italia, soprattutto nelle grandi città come Milano, vada accompagnato ad una cultura della collaborazione tra cittadini che, al momento, credo sia totalmente inesistente.

Leggi: ok al numero unico ma poi ci sarà qualche cittadino che lo utilizzerà?

Ovviamente sono solo riflessioni..

Grazie

Andrea

Ho letto nell'articolo citato del Corriere la dichiarazione di Pisapia secondo cui "Milano resta comunque una città sicura".

Mi piacerebbe avere dei dati storici per meglio avvalorare quanto dico, ma la sensazione che avrei camminando di sera lungo Via Padova, Viale Monza , Lorenteggio, Citta' studi etc non e' proprio definibile come "sentirmi sicuro", anzi...

Non penso neanche di essere il solo a pensarla cosi', tutto sommato....

Io alla privacy ho sempre preferito la legalità e la sicurezza.

Speriamo che queste telecamere possano aiutare a scovare più velocemente i criminali che girano per la città.

Tutte le forze dell'ordine in pratica seguono l'orario di ufficio: vietato il crimine dopo le 18.

Ci mancherebbe...

Le forze di polizia non ci sono, sono negli uffici a scaldare le sedie, però c'è la polizia locale.... a perdere tempo...... mentre potrebbe essere sul territorio attivamente.