13 anni fa
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Oggi sono stato al Palazzo di giustizia per un causa civile.

Corridoi ampi, palazzo enorme, 6° piano, una lunga coda davanti alla porta del giudice.

Siamo entrati, due note scritte, poi davanti al giudice.

Un sorriso, cortesia, due parole precise come una lama di coltello verso la controparte, la causa rimandata.

L'avvocato mi dice che il giudice, donna, aveva letto bene la causa prima di inizaire, sapeva già tutto, è stata rapidissima.

Io non so come andrà a finire la causa, ma so che c'è un giudice che merita la mia stima e la mia fiducia.

Stima e fiducia che non vanno alle toghe da avanspettacolo, agli specialisti del primo piano, ai comizianti in grembiule nero.

Stima e fiducia vanno a dei seri professionisti, cortesi e capaci, che fanno un lavoro enorme nel silenzio e nella umiltà e che permettono a questo paese di vivere.

La stessa stima e fiducia ad un giudice sempre civile che respinge un decreto di espulsione di uno straniero perché la Questura ha mentito, aveva un intreprete e non l'ha usato.

Io do stima e fiducia all'Italia che lavora, che si impegna, che fa il proprio dovere e che mette questo davanti a tutto, davanti anche alle ideologie.

A questi giudici milanesi per ambiente dico: grazie.

Questi sono i dipendenti pubblici che adoro.

avatar Paolo Basso Ricci 13 anni fa
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Che dire, sono d'accordo con te! " l'Italia che lavora, che si impegna, che fa il proprio dovere e che mette questo davanti a tutto, davanti anche alle ideologie. " Questa è anche la mia Italia, quella che...
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Anch'io vorrei lasciarla in eredità partecipata.