Piste ciclabili corso Sempione

Ciao Igor,

grazie della risposta, penso che la pista dovrebbe passare sotto gli alberi e poi dopo via biondi andare sul controviale. Senz'altro sarà fatta nel migliore dei modi.

Saluti Walter

Discussione molto interessante.

A mio parere è necessario rimettere al centro del dibattito un serio (anche se non necessariamente oneroso) ripensamento di Corso Sempione.

Si tratta di una risorsa enorme sotto-utilizzata in modo impressionante.

Corso Sempione è più largo degli Champs-Elysée, ha elementi di maestosità e unisce una parte semicentrale della città (quella che parte da Piazza Firenze) al centro dell'Arco, del parco e del castello.

E' un enorme cannocchiale che andrebbe valorizzato, viste le dimensioni, visto che ai propri lati ha zone di interesse monumentale o caratteristico (in termini di locali o edifici), come il City life, Paolo Sarpi, Vigorelli, via Fauché, Piero della Francesca, la sede RAI, noti edifici razionalisti etc etc.

Il tutto sarà inoltre valorizzato dalla metropolitana 5, che risolverà un problema storico della zona.

Insomma, è come avere in casa un'opera di Duchamp e usarla come appendiabiti.

Mi sembra che ci sia MOLTO spazio sprecato, anche se il parcheggio sul terrapieno non si può cancellare di colpo, anzi. Sono un residente che si muove quasi sempre a piedi o coi mezzi pubblici ma parcheggi in zona non sono tanti e chi ha anche un'auto sola, sebbene munito di coscienza ecologica e buona volontà, non può ingoiarla o parcheggiarla a Rozzano.

Tralasciamo il gigantismo del progetto di Siza...

http://milano.corriere.it/cronache/articoli/2008/07_Luglio/30/progetto_alvaro_siza_corso_sempione_expo.shtml

ma pensiamo a una razionalizzazione degli abbondantissimi spazi che non sia punitiva per i residenti: che senso ha avere due ampie aree di prato non valorizzato tra il controviale e le macchine parcheggiate sul terrapiano? Non si potrebbe eliminare per aggiungere 3 corsie per lato (con diversi sensi di marcia) e fare un'ampia e vivibillissima passeggiata centrale, con pista ciclabile al centro, che magari ospiti attività e varie situazioni per adulti e bambini?

Ciao,

ho appena inviato una email all'assessore per chiedere esattamente la stessa cosa. Andare in bici in corso Sempione è un percorso a ostacoli per giunta pericolosissimo.

Eppure, è una via dritta, gigante, che collega una piazza importante come Piazza Firenze alla piazza dell'Arco e poi al parco e quindi Cairoli. Un asse importante. Corso Sempione come sai ha due corsie centrali e due controviali, oltre ai binari del tram (da un lato). Tra le corsie centrali e i controviali ci sono due stradine asfaltatate. Lungo questa stradina ci siano anche panchine. Sarebbero delle perfette piste ciclabili. In pochi minuti potresti arrivare in centro, e collegheresti una parte della città che non ha nemmeno la metropolitana. Ho anche letto che il Comune dovrebbe mettere delle stazioni BikeMi proprio in corso Sempione.

Peccato però che oggi queste stradine vengano usate solo dalle auto per parcheggiare a spina di pesce intorno al viottolino. Andarci in bici è pericoloso - di giorno a orario di punta - perché le auto scendono e salgono dai parcheggi. Inoltre tra un tratto e l'altro della strada - agli incorci - non ci sono i saliscendi, ma i gradini alti del marcipiede (mi chiedo anche come facciano le carrozzelle). Ai bordi della stradina ci sono anche alberi ovviamente lasciati lì senza recinzioni per cui le auto parcheggiano sopra le radici addosso ai tronchi... è un miracolo che siano ancora vivi.

Dati gli spazi si potrebbero fare davvero un bel progetto, magari riducendo l'are dedicata alle auto e ampliando quella di pedoni e ciclisti. Togliendo parcheggi (così magari si incentiva l'uso die mezzi pubblici). Consentendo a tutti di vivere meglio e di rendere la via anche molto, molto più bella.

Sogno impossibile?

in qualità di residente automunito (e non proprietario di box auto) auspico piu km di piste ciclabili, di reti di piste e percorsi ciclabili, anche a discapito di posti e parcheggi auto: la priorità assoluta deve essere data al trasporto elettrico (pubblico e privato) e ciclistico; e ringrazio di cuore i residenti automuniti che tanto apprezzano come parcheggi le piste ciclabili (ovvero i mozziconi di pista che abbiamo) della zona Sempione: vedi foto di settimana scorsa di via Vincenzo Monti usata come posteggio.

molto bello: esiste un piano per mettere le auto ??

non voglio essere polemico ma... a cosa serve un anello di ciclabili attorno al parco sempione per partire dall'arco della pace e arrivare davanti al castello???

esiste già il parco come piste ciclabili... oltre i marciapiedi già predisposti sul lato acquario civico/arena...

davvero non comprendo l'opportunità di questo intervento (e spesa di soldi) che potrebbero essere investiti, per esempio, proprio su corso sempione

Il progetto denominato Duomo-Sempione non è solo il completamento dell'anello intorno al parco ma è una rete di piste ciclabili in sede protetta, continua a tutti gli incroci, che si estende a tutto il quadrante nord ovest della città consentento ai ciclisti (compresi quelli meno abili) di percorrere in sicurezza e confort itinerari oggi non disponibili se non in promiscuo con un traffico veicolare intenso e pesante (Ad Esempio (Naviglio grande) Cadorna-Castello-Lanza-Teatro Strehler- Garibaldi-San Marco-Martesana , Corso Como-Lega Lombarda-Arco Della pace-VAlpini-Baracca ecc.

Oltre a questo agevola l'accesso dei ciclisti in senso radiale, Da Sempione e Duomo. Appunto, senza costringere il grosso dei ciclisti ad utilizzare a tale scopo i viali storici del parco.

I parchi, tranne quelli molto grandi, non sono fatti per essere attraversati da fiumi di ciclisti frettolosi di raggiungere il posto di lavoro o peggio, dai cicloamatori in allenamento. Hanno altre funzioni (riposo, svago, contemplazione, gioco). Sono più un origine e destinazione di spostamenti ciclistici che un luogo di transito. In un parco ci voglio poter mandare i miei figli piccoli o a fare jogging o discutere camminando come Socrate e i suoi discepoli senza il timore di essere investito da un ciclista affaticato e, quindi, molto poco propenso a dissipare con una frenata l'abbrivio tanto faticosamente raggiunto.

Non è un caso se  tutti i parchi storici delle principali città del mondo hanno il perimetro attrezzato con piste ciclabili di arroccamento in maniera di dare la possibilità a chi ha fretta di evitarli.  Fanno eccezione i parchi lineari  quelli sopra il Kmq di superficie (genere Parco Nord), troppo grandi per essere aggirati senza penalizzare eccessivamente i ciclisti. Queste eccezioni, peraltro, non fanno che confermare la regola. 

Quanto all'idea di dirottare i soldi su Corso Sempione va detto che il progetto di Corso Sempione non è alternativo ma strettamente complementare al progetto Duomo-Sempione, senza il quale ha poca utilità. Il progetto Duomo-Sempione consente infatti ai ciclisti arrivati all'Arco della Pace di proseguire verso Garibaldi, verso Cadorna, verso zona Magenta o verso Piazza del Duomo.  Il progetto Duomo-Sempione, peraltro, gode di un finanziamento statale ad esso dedicato che non può essere dirottato e che è già nelle casse comunali da troppo tempo. A parte questo, il progetto per un corso Sempione Ciclabile ancora non esiste e non ci sono tutti i soldi che servono (parecchi milioni) per dare continuità alla pista a tutti gli incroci e a tutti i percorsi pedonali. Ma il costo più grande è quello sociale: centinaia di posti auto abusivi che saltano. Su questo occorre una decisione politica.

Avevo scritto anche io in proposito alla sistemazione di corso sempione, piste ciclabili comprese. E vista la grandezza del viale non dovrebbe essere così difficile. Magari ci sono altre priorità, ma qui basterebbe davvero poco, come già dicevo.

Bisogna poter eliminare le automobili parcheggiate (decisione politica) e bisogna intervenire per rendere attraversabili in sicurezza gli incroci (progetto tecnico non banale che è tutto ancora da fare e che sicuramente non viene via in poco tempo e con due lire).

L'illusione di poter fare ciclabilità (o qualunque cosa) senza pagare il prezzo dovuto è una delle prime cause della difficoltà a portarle avanti il tema con la serietà che merita.

Le piste ciclabili vere, che non si interrompono agli incroci costano circa 1000 euro al metro e portano via posti auto. Ovunque sono state realizzate è stato pagato questo prezzo economico e questo prezzo sociale. E' meno rispetto a tutti gli altri sistemi di trasporto ma non è comunque niente. Chi vuol far credere il contrario punta, consapevolmente o meno a non far niente. Non per niente l'idea della ciclabilità a costo zero unisce gli opposti estremismi dei detrattori a priori della bicicletta e dei ciclisti d'assalto.

Diceva un filosofo dell''800 che "ogni scelta è una rinuncia". Ma quel filosofo, angosciato dal problema della scelta, non a caso, era danese e non italiano.

Noi preferiamo frasi del tipo "Voi che avete provato il desco nudo ..... io vi darò l'Impero" (sic, compreso l'anacoluto)

A me viene in mente solo questo

Dichiarare che bisogna asetticamente seguire gli standard europei, non basta per il suicidio di massa.

Io ho sempre evitato di andare contro mano, perchè lo consideravo un vero suicidio.

Non avendo dati sottomano, propongo una prova:

1. un paio di gruppi di ciclisti volontari, si offrono di provare ad andare contromano in una strada appositamente indivduata e poi raccontano le loro impressioni.
2. la strada viene ripresa 24 ore al giorno da almeno un paio di potenti e nitide telecamere con Audio / Video e tutte le registrazioni devono essere a disposizione dei cittadini e delle assicurazioni
3. gli automobilisti possono essere avvisati solo con cartelli stradali ufficiali.
4. L'assicurazione è disposta a riconoscere eventuali risoluzioni di danni 
5. alla fine dell'esperimento si ha una presentazione al pubblico in un palazzetto dello sport con proiezione delle riprese, ed un paio di vigili urbani commentano le riprese.
6. l'esperimento può essere aperto a esperti stranieri

Tenga conto che per ora le piste ciclabili sono un fiasco clamoroso, visto che sono sempre totalmente vuote, quindi non esasperei il confronto, visto che chi desidera queste cose deve essere disposto a finanziarle in proprio.

Io no, ma qui bisognerebbe che la gente acquistasse un pò di senso pratico oppure si scontassero i funerali.

Questa proposta è come quella del software free e viceversa: manca di una visione della realtà, troppo ideologica.

Purtroppo sono passati quasi 3 anni da queste segnalazioni e nulla è stato fatto... e dire che basterebbe poco a rendere accessibili le due "piste", basterebbe mettere delle rampe per disabili (come tra parentesi vorrebbe la legge su ogni marciapiede...)

Poi se ci mettiamo qualche lampione in più non ci fa schifo... molte panchine sono occupate da clochard (e poverini hanno diritto di vivere anche loro) ma spesso si segnalano furti e danneggiamenti alle auto... magari con un po' di luce si scoraggerebbero queste pratiche.