I problemi con A.T.M., come rete di vendita di documenti da viaggio, si sono particolarmente intensificati per i rivenditori siti nelle metropolitane milanesi.
Le edicole di superficie lamentano da tempo una scarsa attenzione da parte di A.T.M. a voler effettuare un servizio accurato all’ utente. Sostanzialmente l’Azienda di trasporti pone una serie di paletti tali da costringere il rivenditore a non commercializzare i documenti da viaggio, in quanto nascono premesse tali da farli diventare un costo per il punto vendita piuttosto che un occasione di guadagno. Il rivenditore non guadagnerà, l’utente dovrà andare in giro a cercarsi il suo biglietto…I Pass per l’AREA C inoltre vengono distribuiti in una maniera tale da non consentire un giusto servizio all’utente milanese.
Mai però ci saremmo aspettati che, per quanto riguarda tutti i negozi di metropolitana, ci fosse un incomprensibile stato di irregolarità così diffusa. Da quanto viene riportato dal quotidiano free-press MetroNews e da quanto confermato dallo stesso Assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran(...leggendo l'articolo...), i negozi di Metropolitana non sono mai stati accatastati. Come ripreso nello stesso titolo si parla di negozi fantasma. Quindi, il soggetto che riscuote gli affitti attraverso un regolare contratto (?), che vessa anche molti di questi ( e non si parla delle sole edicole) con canoni non gestibili e che impone modifiche ai negozi per “messa a norma”, pretende locazioni per ambienti mai denunciate al catasto…Ancora più sconcertante è l’Ammissione dell’Assessore e conoscere che tale situazione è vecchia di decenni. A chi diamo i nostri soldi per l’affitto? Chi sono i nostri interlocutori?
Al fine di aver una maggiore chiarezza verrà richiesto nei prossimi giorni un incontro con A.T.M. e con L’amministrazione Comunale.